
Vita di città
Rimodulazione piano di riequilibrio finanziario: si discute sulle alienazioni
Alcuni emendamenti puntano ed escludere dei beni comunali
Andria - giovedì 11 marzo 2021
17.00
Circa cinque ore di una lunga discussione, con le dichiarazioni del Sindaco Bruno su "Un piano per salvare la città dal fallimento" e la presentazione di alcuni emendamenti per modificare il piano delle alienazioni, accluso alla rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario.
E' la prima parte del consiglio comunale di oggi, giovedì 11 marzo, forse l'ultima chiamata per salvare andria dal fallimento, la città in cui "i servizi sono già ridotti al minimo e le tasse già aumentate al massimo", come ha sottolineato la Sindaco Bruno nella sua lunga relazione. Margini per modificare il piano di riequilibrio approvato nel 2018 dall'allora amministrazione di centrodestra guidata da Nicola Giorgino non ce n'erano molti ma comunque la maggioranza di centrosinistra con in testa la Prima cittadina ha deciso di provarci. Egoisticamente ha detto nell'introduzione Bruno "avremmo potuto attende la pronuncia della corte dei conti sulla manovra, che già aveva evidenziato più di qualche criticità, ma invece vista la possibilità che la legge concede la decisione è stata quella di rivedere i parametri".
Quattro gli ambiti di riformulazione: durata, che passa da 15 a 20 anni, dunque fino al 2037 lo scenario non sarà certo semplice. "Se il deficit fosse stato inferiore avremmo provato a comprimere il tempo ma per la gravità della situazione - ha riferito la sindaca - ciò non è stato possibile, altro ambito quello del personale per cui è stata maggiorata la spesa, poi attenzione alla Multiservice e più alienazioni, rispetto a quelle inizialmente previste.
Ed è su questo ultimo aspetto che si sono confrontati alcuni degli interventi dei 31 consiglieri presenti, da remoto ed in presenza, con soluzioni che mirano ad escludere alcuni dei beni di famiglia dall'ipotesi alienazioni. Precedentemente l'assise comunale aveva licenziato con ventuno voti a favore, 10 astenuti ed uno non espresso la proposta di Deliberazione di Consiglio Comunale di validazione del Piano Finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per l'anno 2020. Si è trattato di una presa d'atto prima della trasmissione all'Arera, ovvero all'Autorità che si occupa della Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ovvero del controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.
E' la prima parte del consiglio comunale di oggi, giovedì 11 marzo, forse l'ultima chiamata per salvare andria dal fallimento, la città in cui "i servizi sono già ridotti al minimo e le tasse già aumentate al massimo", come ha sottolineato la Sindaco Bruno nella sua lunga relazione. Margini per modificare il piano di riequilibrio approvato nel 2018 dall'allora amministrazione di centrodestra guidata da Nicola Giorgino non ce n'erano molti ma comunque la maggioranza di centrosinistra con in testa la Prima cittadina ha deciso di provarci. Egoisticamente ha detto nell'introduzione Bruno "avremmo potuto attende la pronuncia della corte dei conti sulla manovra, che già aveva evidenziato più di qualche criticità, ma invece vista la possibilità che la legge concede la decisione è stata quella di rivedere i parametri".
Quattro gli ambiti di riformulazione: durata, che passa da 15 a 20 anni, dunque fino al 2037 lo scenario non sarà certo semplice. "Se il deficit fosse stato inferiore avremmo provato a comprimere il tempo ma per la gravità della situazione - ha riferito la sindaca - ciò non è stato possibile, altro ambito quello del personale per cui è stata maggiorata la spesa, poi attenzione alla Multiservice e più alienazioni, rispetto a quelle inizialmente previste.
Ed è su questo ultimo aspetto che si sono confrontati alcuni degli interventi dei 31 consiglieri presenti, da remoto ed in presenza, con soluzioni che mirano ad escludere alcuni dei beni di famiglia dall'ipotesi alienazioni. Precedentemente l'assise comunale aveva licenziato con ventuno voti a favore, 10 astenuti ed uno non espresso la proposta di Deliberazione di Consiglio Comunale di validazione del Piano Finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per l'anno 2020. Si è trattato di una presa d'atto prima della trasmissione all'Arera, ovvero all'Autorità che si occupa della Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ovvero del controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.