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Rifiuti radioattivi: la Regione corre ai ripari. Convocati i sindaci e ribadito il No alla localizzazione

"La Puglia è categoricamente contraria a ospitare la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi”

"Il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato l'elenco delle aree idonee alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, una pubblicazione che serve ad avviare la procedura di auto candidatura di siti non rientranti nelle lista stilata dalla Sogin. Tale elenco presenta 51 siti di cui 5 ricadenti nel territorio pugliese. Una lista che, riguardo i siti pugliesi, si basa su dati non corretti e datati. Come abbiamo già espresso nella procedura di osservazioni alla Carta dei siti idone, la Puglia è categoricamente contraria a ospitare la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi". Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all'ambiente della Regione Puglia, che prosegue: "questa nostra posizione di contrarietà è stata già ufficializzata dal consiglio regionale e si fonda su studi tecnici e scientifici condotti insieme a università, enti di ricerca, enti locali, agenzie regionali, associazioni e ordini professionali, già portati a conoscenza della Sogin e del Governo. Inoltre, nell'area fra Gravina in Puglia, Altamura e Laterza vengono prodotti nove alimenti e undici vini a denominazione controllata e protetta. Lavorano 600 produttori del biologico e 270 aziende zootecniche. È chiaramente impensabile che possa ospitare un deposito di rifiuti radioattivi".
Nella giornata di oggi l'assessora Maraschio ha promosso un incontro a cui hanno partecipato i Comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Laterza (i cui territori sono interessati da questo elenco) il Presidente del parco nazionale dell'Alta Murgia e il consigliere Francesco Paolicelli, per analizzare la situazione e adottare una linea comune per contrastare un'ipotesi che non si coniuga con le caratteristiche geomorfologico, idrogeologiche e di sviluppo sostenibile del territorio murgiano. Tutti hanno manifestato la loro contrarietà alla conferma dei 5 siti pugliesi tra le 51 aree ritenute potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e hanno deciso di convocare a breve una conferenza stampa aperta ai consiglieri comunali dei tre Comuni, ai consiglieri regionali e ai parlamentari pugliesi.
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