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Territorio

Riconversione vigneti: le domande slittano al 15 maggio

A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione allo slittamento della data di scadenza

Slitta al 15 maggio la scadenza per la presentazione delle domande di sostegno per la campagna 2025/2026 relativamente alla Riconversione e ristrutturazione dei vigneti, con la definizione delle graduatorie di finanziabilità che è posticipata al 30 dicembre. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione allo slittamento della data di scadenza comunicata da Agea delle domande di sostegno (con eventuale richiesta di anticipo). Pertanto – precisa l'Agea – le operazioni di estirpazione, oggetto di ristrutturazione/riconversione, possono essere effettuate solo dal 30 ottobre 2025.
Successivamente per le domande finanziabili sarà possibile presentare eventuali domande di variante/modifica minore e domanda di pagamento di saldo a intervento concluso. Per le domande di sostegno è indispensabile – spiega Coldiretti Puglia - indicare la finalità, specificando se si tratta di domanda iniziale o di modifica, nonché la tipologia di pagamento (con anticipo o a saldo) e il cronoprogramma.
Intanto, è scattata la proroga di tre anni su tutto il territorio dei diritti di impianto in scadenza nel 2024 e 2025, dando ai produttori l'opportunità di rinunciare ai diritti senza dover pagare sanzioni per il mancato utilizzo. Si tratta di un intervento che viene incontro alle difficoltà del settore vitivinicolo che sta attraversando una fase complessa, sia per le conseguenze dirette e indirette dei cambiamenti climatici, sia per le modifiche della domanda in Italia e a livello internazionale, afferma Coldiretti Puglia sulla base di un report dell'Ismea che comunque conferma il primato del vino tricolore. Ma i consumi languono per il calo della domanda e per le difficoltà del mercato estero che hanno comportato una flessione degli scambi, anche a causa della ennesima ondata di demonizzazione degli alcolici che sta subendo il settore.

Con il calo dei consumi di vino e il rischio dei dazi che incombe sulle cantine, servono misure contro le speculazioni con controlli capillari per stanare i vigneti abusivi e una stretta sul catasto vitivinicolo per avere una fotografia reale del settore in Puglia. "Il catasto vitivinicolo è l'unico strumento che può dare l'esatta consistenza del settore vitivinicolo, dei numeri e delle potenzialità reali del settore – dice Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - per costruire una strategia di filiera, puntando su qualità e su rese per ettaro appropriate per rafforzare e promuovere il settore".

"Proprio rispetto al calo dei consumi, vanno sensibilizzati i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea – aggiunge Pietro, Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino, i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli".

Puntare sulla qualità e sulle peculiarità dei singoli vitigni – conclude Coldiretti Puglia – devono essere i principi cardine che potranno riportare su corretti parametri i prezzi di mercato che soddisfino sia i produttori che i trasformatori.
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