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Regione: Sì della Commissione al potenziamento della Rete ospedaliera

L’obiettivo è quello di incrementare i posti letto: 474 posti per acuzie, 123 per la riabilitazione e 658 per lungodegenza

La III Commissione regionale, presieduta da Pino Romano ha espresso a maggioranza, nella seduta odierna, parere favorevole alla delibera di Giunta che contiene modifiche al Regolamento regionale del 2019, con l'obiettivo di potenziare la Rete ospedaliera.

Si tratta di modificare e integrare il Regolamento che contiene la tabella degli ospedali pubblici e le strutture private accreditate (Case di cura, Enti ecclesiastici ed IRCCS).

In particolare la delibera contiene l'incremento di 275 posti letto di terapia intensiva rispetto ai posti letto già attivi di Terapia intensiva. Questo incremento ha previsto l'attribuzione dei posti letto non solo agli ospedali individuati per il trattamento dei pazienti Covid, ma anche agli ospedali insistenti sul territorio regionale, al fine di potenziare l'attività chirurgica di "elezione". Sono previste equipe itineranti per poter svolgere attività chirurgica anche negli ospedali di base, garantendo che soprattutto i DEA (Dipartimento emergenza e accettazione) di II livello possano dedicarsi alle prestazioni di alta complessità e in condizioni di emergenza – urgenza, secondo anche le reti cliniche a tempo delineate.

Saranno convertiti 282 posti letto dell'area medica in terapia semintensiva, allocati prevalentemente in ospedali dedicati al trattamento dei pazienti Covid.
Sarà potenziata ulteriormente la rete ospedaliera attraverso l'attribuzione di posti letto in terapia intensiva aggiuntivi, non solo agli ospedali DEA di II livello, ma anche negli ospedali di base, sprovvisti di T.I: qualora nella stessa provincia non sussistano le condizioni strutturali per allocarli nei predetti ospedali garantendo l'erogazione di prestazioni chirurgiche in elezione anche in caso di recrudescenza della pandemia.

Sarà riorganizzata la rete emergenza urgenza ospedaliera, i DEA di II e I livello e dovranno essere riorganizzati e ristrutturati i pronto soccorso con l'obiettivo prioritario di separare percorsi e creare aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi che garantiscano i criteri di separazione e sicurezza. Il tempo di permanenza nel pronto soccorso deve essere ridotto al minimo, garantendo il distanziamento ed evitando sovraffollamenti e rallentamenti.
Saranno implementati i servizi di trasporto dedicati ai trasferimenti per tutti i pazienti.

L'obiettivo è quello di raggiungere lo standard massimo incrementando i posti letto. 474 posti per acuzie, 123 per la riabilitazione e 658 per lungodegenza.

La stessa Commissione, ha altresì espresso parere favorevole a maggioranza, nella stessa seduta, al Regolamento regionale che ha per oggetto le "Definizione dei requisiti strutturali organizzativi e tecnologici delle strutture specialistiche eroganti prestazioni chirurgiche e procedure diagnostico-terapeutiche".
Questo regolamento è in attuazione della legge che disciplina in materia di autorizzazioni alla realizzazione e all'esercizio dell'accreditamento per le strutture socio - sanitarie pubbliche e private.
Vengono definiti gli studi professionali e gli standard per la classificazione differenziandoli dagli ambulatori sanitari, chirurgici o medici. Tutta l'organizzazione deve essere ispirata alla prevenzione ed alla gestione del rischio clinico, nell'ottica primaria della sicurezza del paziente e del lavoratore. In tal senso la gestione del rischio è un criterio per l'accreditamento.
Sono individuati i criteri ed i requisiti delle strutture specialistiche eroganti prestazioni chirurgiche e procedure diagnostico – terapeutiche.
Gli interventi chirurgici in anestesia generale devono essere realizzati rispettando severe procedure distinguendo in prestazioni di chirurgia ambulatoriale semplice e complessa, identificando i pazienti per i quali non sia prevista la degenza notturna.
Sono distinti i livelli di complessità chirurgica da elevato, intermedio e di base, sulla base dei possibili rischi per il paziente e per garantire gli standard d di sicurezza.
La Regione definisce gli standard strutturali, organizzativi, tecnologici e impiantistici, gli standard di qualità e sicurezza.


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