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Vita di città

Raccolta rifiuti: protestano i dipendenti della Sangalli mentre si paventa una irregolarità nei punti cardine della gara ponte

Dal 1° luglio sarà l'ATI Gial Plast Srl e Sieco Spa a svolgere questo servizio primario

Non sono solo i dipendenti della Sangalli, a manifestare nei riguardi della Società che da qui a pochi giorni, leggi 30 giugno espleterà il servizio raccolta rifiuti. Adesso si paventano gravi irregolarità circa un punto cruciale della c.d. "gara ponte" cui ha partecipato l'Associazione temporanea d'impresa composta da Gial Plast Srl e Sieco Spa che si è aggiudicata, a partire dal 1° luglio 2022 e per due anni, il servizio raccolta rifiuti porta a porta ad Andria.

Ma procediamo con ordine. In queste ultime settimane numerose proteste, non formalizzate ma solo verbali, hanno interessato i lavoratori della Sangalli, stanchi di non aver ricevuto il vestiario estivo, come anche della scarsa sicurezza sui mezzi in dotazione, che è andata via via diminuendo, a mano a mano si avvicinava la data del fine servizio da parte della Sangalli, dopo circa 12 anni dall'appalto tanto discusso che la vide vincitrice. Una riunione sindacale è in programma questa settimana ad Andria, presso il cantiere di via vecchia Barletta, tra l'azienda ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori per discutere alcune di queste vicende.

Intanto, una nota da parte del legale che tutela gli interessi della ditta Tekno Service srl, che ha in piedi un contenzioso amministrativo, presso il TAR Puglia contro l'ATI composta da Gial Plast Srl e Sieco Spa, che ripetiamo si è aggiudicata per due anni il prossimo servizio di raccolta porta a porta ad Andria, sta gettando ombre su rilievi di ordine legale, circa uno dei criteri che hanno permesso l'ammissione a partecipare al suddetto bando di gara. Criterio legato al numero della popolazione servita, che ha permesso all'ATI di vincere questo appalto ponte, legato appunto al numero degli abitanti di città simili ad Andria per le quali la ditta già svolgeva questo servizio.

Infatti uno requisiti del bando di gara riguardante la gara ponte di Andria prevedeva che «avrebbero potuto avere accesso alla gara solo le imprese che avessero dimostrato di aver reso, per almeno 12 mesi consecutivi nel triennio 2017-2019, un servizio di igiene urbana per un'amministrazione comunale che contasse una popolazione residente non inferiore a 100.000 abitanti».
Su questo aspetto l'ATI Gial Plast Srl e Sieco Spa ha prodotto circa il possesso di questo criterio un documento dal quale risulta di aver servito la città di Catanzaro «avente una popolazione residente, come certificazione dalla stessa rilasciata, pari a 90.240 abitanti, in luogo dei 100.000 minimi previsti dal predetto bando specialis». Tale indice minimo, invero, sulla base dello stesso certificato, risulterebbe integrato soltanto mediante l'inclusione degli "abitanti equivalenti" (ricomprendendo cioè anche le utenze rappresentate da studenti fuori sede, utenze domestiche non residenziali, attività produttive e turisti).
Ebbene, il legale della ditta ricorrente, la Tekno Service ha contestato questo dato relativo alla popolazione servita di una città simili ad Andria, qual'è Catanzaro.
Infatti, leggendo la memoria prodotta ed inviata, oltre ai vertici politico amministrativi del Comune di Andria, dell'Ager Puglia, all'Autorità Nazionale Anticorruzione ed alla Procura della Repubblica di Trani, viene evidenziato come avendo la Tekno Service «proposto una istanza ostensiva, nella quale ha domandato al Comune di Catanzaro di avere accesso agli atti che dimostrino come e su quali basi ha proceduto a computare gli abitanti equivalenti presenti in Catanzaro negli anni 2017, 2018 e 2019; e accesso agli atti che illustrino la formula e/o il criterio adottato per calcolare gli abitanti equivalenti nel triennio surrichiamato. Tale istanza di accesso è stata riscontrata dal Comune di Catanzaro, con un atto nel quale l'amministrazione calabrese ha affermato di non essere in grado di computare gli abitanti equivalenti presenti in Catanzaro negli anni 2017-2019».
Il Comune di Catanzaro, in pratica ha sostenuto di non poter determinare il numero esatto di cittadini costantemente presenti sul territorio. Ma, soprattutto, il Dirigente del settore ha scritto che «non è stata rinvenuta alcuna documentazione attestante il numero degli abitanti equivalenti presenti in Catanzaro negli anni 2017, 2018 e 2019 e, di conseguenza, non può neppure fornirsi alcun atto e/o documento che possa illustrare la formula e/o il criterio adottato per il calcolo di tale dato».
A questo punto la Tekno Service si è vista costretta, in attesa di discutere il proprio ricorso al Tar Puglia che sarà fissato entro il 30 giugno 2022, a procedere alla notifica a tutti gli organi interessati alla gara, amministrativi e giudiziari, perché vi sia «il massimo interesse di approfondire la vicenda, giacché quanto attestato nel certificato rilasciato in data 31.5.2022 dal Comune di Catanzaro lascia chiaramente intendere che l'Ente calabrese non è in grado di dimostrare quanti abitanti equivalenti la Sieco ha servito nel periodo 2017-2019. Si ritiene, dunque, opportuno che codesti Enti effettuino le dovute verifiche, che sono necessarie anche ai sensi dell'art. 32, comma 7, del d.P.R. n. 50/2016».

Un bel brogliaccio che è necessario sbrogliare al più presto, tenuto conto che dal 1° luglio subentrerà al servizio raccolta rifiuti porta a porta un nuovo gestore, che ha già pronti, oltre al cantiere individuato su via Trani, i primi mezzi, fatti giungere ad Andria e pronti per entrare in azione.
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