
Attualità
Progetto legalità a Noci: Don Riccardo Agresti incontra gli studenti della scuola Cappuccini
Il progetto diocesano "Senza Sbarre" ed il lavoro di risocializzazione e di giustizia riparativa spiegato ai cittadini di domani
Andria - martedì 18 marzo 2025
17.00
Nell'ambito del progetto legalità "Albero Falcone", a cui si sono dedicati attivamente per lunghe settimane, gli studenti della Scuola primaria "Cappuccini" della Città di Noci, nei giorni scorsi hanno potuto vivere un incontro emozionante con don Riccardo Agresti, l'ormai famoso presule che con don Vincenzo Giannelli, guidano con successo il progetto diocesano di reinserimento sociale ed educativo di giustizia riparativa "Senza Sbarre". Come suo solito, amabilmente e con le testimonianze di alcuni suoi ospiti, don Riccardo Agresti ha spiegato ai ragazzi la vita quotidiana alla masseria San Vittore, che con i suoi dieci ettari di terra, alle pendici di Castel del Monte, ospita questa iniziativa straordinaria di riscatto di persone che hanno sbagliato e che decidono di darsi una seconda chance, attraverso il lavoro e rieducazione.
"Tutti meritiamo una seconda opportunità, perché tutti possiamo sbagliare e non è giusto etichettare" ha sottolineato più volte don Riccardo Agresti, che dalle carceri, con le autorizzazioni di ministero e tribunali vari, ha portato fino ad oggi, dall'avvio di questo progetto voluto dalla Caritas, oltre cento detenuti alla masseria di San Vittore, dove il contatto vivo con la natura, con il lavoro, con la produzione di pasta e taralli, sostituisce il freddo delle sbarre.
E la piantumazione di semi di legalità si è tradotta anche in un atto fisico. Nell'aula natura di cui la scuola dispone, al termine dell'incontro, i ragazzi e le loro insegnanti hanno piantato infatti un albero di magnolia, simbolo di vita e di speranza, che è in attesa di essere trasferito in uno dei giardini cittadini.
"Tutti meritiamo una seconda opportunità, perché tutti possiamo sbagliare e non è giusto etichettare" ha sottolineato più volte don Riccardo Agresti, che dalle carceri, con le autorizzazioni di ministero e tribunali vari, ha portato fino ad oggi, dall'avvio di questo progetto voluto dalla Caritas, oltre cento detenuti alla masseria di San Vittore, dove il contatto vivo con la natura, con il lavoro, con la produzione di pasta e taralli, sostituisce il freddo delle sbarre.
E la piantumazione di semi di legalità si è tradotta anche in un atto fisico. Nell'aula natura di cui la scuola dispone, al termine dell'incontro, i ragazzi e le loro insegnanti hanno piantato infatti un albero di magnolia, simbolo di vita e di speranza, che è in attesa di essere trasferito in uno dei giardini cittadini.