Vita di città
Piscina comunale, Di Pilato: "Proroga illegittima"
La consigliera di Fronte Democratico presenta esposto alla Procura di Trani
Andria - venerdì 29 marzo 2019
13.43
Mercoledì scorso, 25 marzo c.a., la consigliera comunale di Fronte Democratico, Laura Di Pilato, ha depositato un esposto presso la procura della Repubblica del Tribunale di Trani sulla piscina comunale di Andria.
"In data 18 marzo 2019 sarebbe dovuto avvenire lo sgombero forzato. Ho inviato ben due pec, il 18 e il 19 marzo, in cui chiedevo determinazioni in merito alla dirigente comunale.
Le due p.e.c. sono state indirizzate anche al Sindaco e al Segretario Generale del Comune di Andria. Ad oggi nessuna risposta. Si parla di un presunto accordo tra i gestori della piscina comunale e l'amministrazione: i concessionari lascerebbero le attrezzature sportive di loro proprietà in cambio di una proroga ulteriore fino a giugno 2019. Proroga che ritengo illegittima", spiega la Di Pilato.
"Non solo, la dirigente comunale, non ottemperando alla sgombero, avrebbe commesso un'omissione di atti d'ufficio. Si precisa che detta ordinanza, infatti, non è stata mai ritirata ad oggi.
Intanto nessun riferimento è stato fatto in merito al credito che il comune di Andria vanta nei confronti dei concessionari.
Sarà mia premura informare dell'accaduto anche la Corte dei conti", conclude la Di Pilato.
"In data 18 marzo 2019 sarebbe dovuto avvenire lo sgombero forzato. Ho inviato ben due pec, il 18 e il 19 marzo, in cui chiedevo determinazioni in merito alla dirigente comunale.
Le due p.e.c. sono state indirizzate anche al Sindaco e al Segretario Generale del Comune di Andria. Ad oggi nessuna risposta. Si parla di un presunto accordo tra i gestori della piscina comunale e l'amministrazione: i concessionari lascerebbero le attrezzature sportive di loro proprietà in cambio di una proroga ulteriore fino a giugno 2019. Proroga che ritengo illegittima", spiega la Di Pilato.
"Non solo, la dirigente comunale, non ottemperando alla sgombero, avrebbe commesso un'omissione di atti d'ufficio. Si precisa che detta ordinanza, infatti, non è stata mai ritirata ad oggi.
Intanto nessun riferimento è stato fatto in merito al credito che il comune di Andria vanta nei confronti dei concessionari.
Sarà mia premura informare dell'accaduto anche la Corte dei conti", conclude la Di Pilato.