
Attualità
Mostra “Quello che resta”: omaggio alla famiglia di Enrico Castellano, vittima del disastro ferroviario di Corato
L’artista Alberto Gandolfo ritrae i volti di chi resta in una mostra fotografica a Lecce
Andria - lunedì 2 dicembre 2019
21.00
Fino al 22 dicembre 2019 la galleria fotografica "Whitephotolab" di Lecce ospita "Quello che resta", la mostra fotografica di Alberto Gandolfo che ha come protagonisti proprio coloro che restano, come i sogni e le ambizioni di chi ormai non c'è più.
All'interno della mostra, curata da Benedetta Donato, saranno esposte 35 fotografie che raccontano diverse storie. Storie che appartengono al nostro paese e che ricordiamo con amarezza: come la strage di Piazza Fontana, i casi Englaro e Welby, i delitti di Cosa Nostra, le morti causate dall'impianto Italsider-Ilva di Taranto o quella della strage ferroviaria Andria-Corato del 2016 che ha visto coinvolte ben 23 persone. Storie che hanno causato morti, ma che hanno riempito l'animo di "chi resta" di un desiderio di verità e giustizia, che li muove ancora oggi nelle loro battaglie contro l'omertà e la violenza. Questo è anche il caso di Daniela Castellano, figlia di Enrico, uno delle vittime del disastro ferroviario, la quale decide di fondare nel 2016 l'ASTIP (Associazione Strage Treni in Puglia) con lo scopo di ricercare i responsabili, denunciando l'indifferenza dello Stato Italiano rispetto agli accadimenti e le mancanze in termini di adeguamento delle infrastrutture ferrotranviarie di quella tratta della Puglia. Pertanto, proprio per il suo operato in materia di giustizia e per le tante iniziative volte ad accertare le responsabilità della tragedia, l'artista siciliano ha deciso di omaggiare anche la famiglia Castellano.
Alberto Gandolfo (Palermo, 1983), dal 2017 inizia la ricerca che lo porterà a conoscere persone provenienti da diverse regioni italiane, ma legate perennemente tra loro da un dolore straziante: la perdita ingiusta di una persona a loro cara. Genitori, sorelle, figli, amici delle vittime si sono aperti ad Alberto Gandolfo, condividendo con lui la propria sofferenza, mostrandosi nella loro intimità davanti all'obiettivo della macchina fotografica.
La mostra è visitabile dal 1° al 22 dicembre, dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13-00 e dalle 17.00 alle 20.00.
All'interno della mostra, curata da Benedetta Donato, saranno esposte 35 fotografie che raccontano diverse storie. Storie che appartengono al nostro paese e che ricordiamo con amarezza: come la strage di Piazza Fontana, i casi Englaro e Welby, i delitti di Cosa Nostra, le morti causate dall'impianto Italsider-Ilva di Taranto o quella della strage ferroviaria Andria-Corato del 2016 che ha visto coinvolte ben 23 persone. Storie che hanno causato morti, ma che hanno riempito l'animo di "chi resta" di un desiderio di verità e giustizia, che li muove ancora oggi nelle loro battaglie contro l'omertà e la violenza. Questo è anche il caso di Daniela Castellano, figlia di Enrico, uno delle vittime del disastro ferroviario, la quale decide di fondare nel 2016 l'ASTIP (Associazione Strage Treni in Puglia) con lo scopo di ricercare i responsabili, denunciando l'indifferenza dello Stato Italiano rispetto agli accadimenti e le mancanze in termini di adeguamento delle infrastrutture ferrotranviarie di quella tratta della Puglia. Pertanto, proprio per il suo operato in materia di giustizia e per le tante iniziative volte ad accertare le responsabilità della tragedia, l'artista siciliano ha deciso di omaggiare anche la famiglia Castellano.
Alberto Gandolfo (Palermo, 1983), dal 2017 inizia la ricerca che lo porterà a conoscere persone provenienti da diverse regioni italiane, ma legate perennemente tra loro da un dolore straziante: la perdita ingiusta di una persona a loro cara. Genitori, sorelle, figli, amici delle vittime si sono aperti ad Alberto Gandolfo, condividendo con lui la propria sofferenza, mostrandosi nella loro intimità davanti all'obiettivo della macchina fotografica.
La mostra è visitabile dal 1° al 22 dicembre, dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13-00 e dalle 17.00 alle 20.00.