
Attualità
Mons. Calabro, il ricordo del vicario don Gianni Massaro
Volle istituire una propria borsa di studio a favore del seminario vescovile
Andria - domenica 6 agosto 2017
Nella chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico di Andria la camera ardente allestita per dare la possibilità ai fedeli di salutare per l'ultima volta il vescovo emerito di Andria, Mons. Raffaele calabro, scomparso nelle scorse ore a causa forse di un arresto cardiaco, dopo 27 anni trascorsi in città, la città dove ha deciso di rimanere anche dopo aver lasciato la guida della diocesi.
A ricordare mons. Calabro è il vicario, suo stretto collaboratore per tanti anni, don Gianni Massaro. Tra le persone che forse lo hanno conosciuto meglio di tutti.
"Fedele al proprio motto episcopale "Signore in Te ripongo la mia speranza" -ricorda don Gianni-, Monsignor Calabro e stato prima di tutto un vescovo di grande spiritualità. E' proprio nell' abbandono a Dio che ritrovava la forza per reggere saggiamente questa chiesa per affrontare le difficoltà che inevitabilmente un ministero episcopale comporta. Persona molto sobria e molto discreta non amava per se festeggiamenti e non voleva regali e in occasione del 25esimo anniversario della sua ordinazione episcopale con le offerte pervenute volle istituire una borsa di studio per il nostro seminario vescovile uomo.
Uomo anche di grande cultura e doti dottrinali, come ha sottolineato Papa Francesco nella lettera gratulatoria inviatagli in occasione del sua anniversario di ordinazione episcopale. Doti dottrinali che ha messo a disposizione della Chiesa. E' stato testimone inoltre di due prodigi della Sacra Spina, curando in modo particolare tutta la fase preparatoria finalizzandola non al prodigio in se bensì alla crescita della fede da parte di tutta la Comunità. Ha confessato in più occasioni i suoi tre amori: Dio, la Chiesa e la Madonna", conclude don Gianni Massaro, vicario della Diocesi di Andria.
A ricordare mons. Calabro è il vicario, suo stretto collaboratore per tanti anni, don Gianni Massaro. Tra le persone che forse lo hanno conosciuto meglio di tutti.
"Fedele al proprio motto episcopale "Signore in Te ripongo la mia speranza" -ricorda don Gianni-, Monsignor Calabro e stato prima di tutto un vescovo di grande spiritualità. E' proprio nell' abbandono a Dio che ritrovava la forza per reggere saggiamente questa chiesa per affrontare le difficoltà che inevitabilmente un ministero episcopale comporta. Persona molto sobria e molto discreta non amava per se festeggiamenti e non voleva regali e in occasione del 25esimo anniversario della sua ordinazione episcopale con le offerte pervenute volle istituire una borsa di studio per il nostro seminario vescovile uomo.
Uomo anche di grande cultura e doti dottrinali, come ha sottolineato Papa Francesco nella lettera gratulatoria inviatagli in occasione del sua anniversario di ordinazione episcopale. Doti dottrinali che ha messo a disposizione della Chiesa. E' stato testimone inoltre di due prodigi della Sacra Spina, curando in modo particolare tutta la fase preparatoria finalizzandola non al prodigio in se bensì alla crescita della fede da parte di tutta la Comunità. Ha confessato in più occasioni i suoi tre amori: Dio, la Chiesa e la Madonna", conclude don Gianni Massaro, vicario della Diocesi di Andria.