
Politica
Legge regionale sprechi alimentari, gli interventi di Marmo e Mennea
Serrato confronto in aula per discutere di questo importante provvedimento
Puglia - giovedì 16 febbraio 2017
Marmo (F.I.): "Basta sprechi di cibo, ma niente sperpero di risorse pubbliche"
"La proposta di Legge regionale contro gli sprechi alimentari ribadisce un principio di sussidiarietà e di solidarietà che non può non incontrare la sensibilità di tutte le forze politiche. Ciò premesso aspettiamo che il provvedimento giunga all'esame dell'Aula, per razionalizzarlo ed evitare possibili deviazioni rispetto alle lodevoli intenzioni di partenza". Così il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. "Intanto -prosegue- sarà necessario finalizzare correttamente la prima dotazione finanziaria di 600.000 mila euro. Questi fondi dovranno sì trovare come unico impiego l'approvvigionamento di derrate alimentari eccedenti, ma escludendo, com'è ovvio che sia, le Op che già godono di benefici economici per lo stoccaggio e la conservazione delle merci invendute. Evitando così clamorose ed illegittime duplicazioni nell'accesso alle risorse. Particolare attenzione -conclude Marmo- andrà poi riservata all'affidamento della gestione della raccolta agli Ambiti Territoriali, organismi intermedi che non hanno dato sin qui prova di grandissima efficienza e che, per loro stessa natura, finiscono per sfuggire ad un rigoroso controllo della Regione".
Mennea (Pd): "Finalmente portiamo in aula la legge"
"Il parere favorevole alla proposta di legge sul recupero delle eccedenze alimentari espresso oggi, nella seduta congiunta delle commissioni terza e quarta, è una tappa importante nell'iter legislativo perché ci consente di andare subito in aula. Ringrazio i colleghi per aver condiviso lo spirito della legge, che va a rafforzare le politiche di lotta alla povertà già attive nella nostra regione". Lo ha detto Ruggiero Mennea, consigliere regionale Pd e componente della quarta commissione, oggi dopo il voto della pdl su "Recupero e riutilizzo di eccedenze alimentari" (della quale è primo firmatario) in seduta congiunta delle commissioni Sanità e Sviluppo economico.
La 'legge Mennea' propone, in sette articoli, forme di intervento per valorizzare l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti coinvolti, attraverso la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili; dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione autorizzati; delle eccedenze della giornata e anche dei prodotti agricoli non raccolti, che altrimenti verrebbero destinati alla distruzione. Le eccedenze alimentari e agroalimentari possono, così, essere destinate gratuitamente alle fasce fragili della società, ormai sempre più ampie, attraverso l'attività di raccolta di onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficenza.
Non secondario sarà il ruolo del mondo agricolo accanto a quello della grande distribuzione. "Quello agricolo – ha detto Mennea - è un comparto importante della nostra economia. E tanti imprenditori agricoltori possono essere di grande supporto per questo sistema virtuoso previsto dalla legge, che trasferisce le eccedenze da chi le produce a chi ne ha bisogno. Si tratta – ha concluso - di un gesto semplice che ha una forte valenza sociale, culturale, ambientale e umana".
"La proposta di Legge regionale contro gli sprechi alimentari ribadisce un principio di sussidiarietà e di solidarietà che non può non incontrare la sensibilità di tutte le forze politiche. Ciò premesso aspettiamo che il provvedimento giunga all'esame dell'Aula, per razionalizzarlo ed evitare possibili deviazioni rispetto alle lodevoli intenzioni di partenza". Così il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. "Intanto -prosegue- sarà necessario finalizzare correttamente la prima dotazione finanziaria di 600.000 mila euro. Questi fondi dovranno sì trovare come unico impiego l'approvvigionamento di derrate alimentari eccedenti, ma escludendo, com'è ovvio che sia, le Op che già godono di benefici economici per lo stoccaggio e la conservazione delle merci invendute. Evitando così clamorose ed illegittime duplicazioni nell'accesso alle risorse. Particolare attenzione -conclude Marmo- andrà poi riservata all'affidamento della gestione della raccolta agli Ambiti Territoriali, organismi intermedi che non hanno dato sin qui prova di grandissima efficienza e che, per loro stessa natura, finiscono per sfuggire ad un rigoroso controllo della Regione".
Mennea (Pd): "Finalmente portiamo in aula la legge"
"Il parere favorevole alla proposta di legge sul recupero delle eccedenze alimentari espresso oggi, nella seduta congiunta delle commissioni terza e quarta, è una tappa importante nell'iter legislativo perché ci consente di andare subito in aula. Ringrazio i colleghi per aver condiviso lo spirito della legge, che va a rafforzare le politiche di lotta alla povertà già attive nella nostra regione". Lo ha detto Ruggiero Mennea, consigliere regionale Pd e componente della quarta commissione, oggi dopo il voto della pdl su "Recupero e riutilizzo di eccedenze alimentari" (della quale è primo firmatario) in seduta congiunta delle commissioni Sanità e Sviluppo economico.
La 'legge Mennea' propone, in sette articoli, forme di intervento per valorizzare l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti coinvolti, attraverso la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili; dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione autorizzati; delle eccedenze della giornata e anche dei prodotti agricoli non raccolti, che altrimenti verrebbero destinati alla distruzione. Le eccedenze alimentari e agroalimentari possono, così, essere destinate gratuitamente alle fasce fragili della società, ormai sempre più ampie, attraverso l'attività di raccolta di onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficenza.
Non secondario sarà il ruolo del mondo agricolo accanto a quello della grande distribuzione. "Quello agricolo – ha detto Mennea - è un comparto importante della nostra economia. E tanti imprenditori agricoltori possono essere di grande supporto per questo sistema virtuoso previsto dalla legge, che trasferisce le eccedenze da chi le produce a chi ne ha bisogno. Si tratta – ha concluso - di un gesto semplice che ha una forte valenza sociale, culturale, ambientale e umana".