
Attualità
La Polizia di Stato nell' ITT Jannuzzi di Andria contro la Violenza di Genere
Nella scuola un gazebo per parlare del "Codice Rosso"
Andria - martedì 25 novembre 2025
13.31 Comunicato Stampa
In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, la Questura di Barletta Andria Trani ha incontrato gli studenti e le studentesse dell'Istituto Tecnico Tecnologico "Onofrio Jannuzzi" di Andria per un momento di prevenzione, sensibilizzazione e approfondimento sui temi della violenza di genere.
Nel corso della mattinata, gli studenti e le studentesse dell'istituto scolastico di secondo grado "Sen. O. Jannuzzi" si sono confrontati direttamente con Funzionari della Questura, sulle recenti normative che garantiscono maggiore prevenzione e tutela alle donne vittime di violenza approfondendo ed analizzando la legge sul "Codice Rosso". L'iniziativa rientra nel progetto della Polizia di Stato "…questo NON è AMORE", volto a contrastare stereotipi e false credenze, promuovendo un approccio fondato sulla vicinanza ai cittadini attraverso attività di ascolto, accoglienza e informazione.
All'interno dell'istituto è stato predisposto un punto informativo, dove gli Agenti di Polizia e i Volontari dell'A.N.P.S. di Barletta hanno distribuito un opuscolo, in formato sia cartaceo sia digitale, dedicato ai principali aspetti della violenza domestica e di genere. Il materiale fornisce strumenti concreti per riconoscere e interrompere la spirale della violenza, riportando numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, riferimenti normativi e testimonianze di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare.
L'attività di prevenzione della Polizia di Stato è rivolta anche agli autori delle condotte violente, nell'ambito del Protocollo Zeus, operativo grazie alla collaborazione tra Questure, centri antiviolenza e strutture sanitarie. Ad esempio, con l'adozione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l'autore viene informato della possibilità di intraprendere un percorso specialistico finalizzato alla consapevolezza del disvalore penale e sociale dei propri comportamenti. In numerosi casi, l'adesione a tali programmi consente di interrompere la reiterazione delle condotte e di evitare nuove situazioni di rischio.
Nella prospettiva di un intervento coordinato e multidisciplinare, la Polizia di Stato ha sottoscritto molteplici protocolli di collaborazione con enti pubblici e realtà del terzo settore, al fine di sviluppare campagne di informazione e sensibilizzazione e di attivare reti territoriali capaci di garantire un supporto immediato alle vittime. Tali sinergie sono volte a tutelare non solo le donne, ma anche i figli che subiscono indirettamente gli effetti della violenza domestica.
In conclusione, pur disponendo oggi di un insieme di strumenti normativi e operativi, il contrasto alla violenza di genere richiede un impegno che vada oltre la sola dimensione repressiva. Accanto alle misure a tutela delle vittime e agli interventi previsti dalla legge, è infatti necessario investire in modo costante sul piano preventivo ed educativo, promuovendo rispetto, consapevolezza, responsabilità nelle relazioni, a partire proprio dalle generazioni più giovani.
Nel corso della mattinata, gli studenti e le studentesse dell'istituto scolastico di secondo grado "Sen. O. Jannuzzi" si sono confrontati direttamente con Funzionari della Questura, sulle recenti normative che garantiscono maggiore prevenzione e tutela alle donne vittime di violenza approfondendo ed analizzando la legge sul "Codice Rosso". L'iniziativa rientra nel progetto della Polizia di Stato "…questo NON è AMORE", volto a contrastare stereotipi e false credenze, promuovendo un approccio fondato sulla vicinanza ai cittadini attraverso attività di ascolto, accoglienza e informazione.
All'interno dell'istituto è stato predisposto un punto informativo, dove gli Agenti di Polizia e i Volontari dell'A.N.P.S. di Barletta hanno distribuito un opuscolo, in formato sia cartaceo sia digitale, dedicato ai principali aspetti della violenza domestica e di genere. Il materiale fornisce strumenti concreti per riconoscere e interrompere la spirale della violenza, riportando numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, riferimenti normativi e testimonianze di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare.
L'attività di prevenzione della Polizia di Stato è rivolta anche agli autori delle condotte violente, nell'ambito del Protocollo Zeus, operativo grazie alla collaborazione tra Questure, centri antiviolenza e strutture sanitarie. Ad esempio, con l'adozione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l'autore viene informato della possibilità di intraprendere un percorso specialistico finalizzato alla consapevolezza del disvalore penale e sociale dei propri comportamenti. In numerosi casi, l'adesione a tali programmi consente di interrompere la reiterazione delle condotte e di evitare nuove situazioni di rischio.
Nella prospettiva di un intervento coordinato e multidisciplinare, la Polizia di Stato ha sottoscritto molteplici protocolli di collaborazione con enti pubblici e realtà del terzo settore, al fine di sviluppare campagne di informazione e sensibilizzazione e di attivare reti territoriali capaci di garantire un supporto immediato alle vittime. Tali sinergie sono volte a tutelare non solo le donne, ma anche i figli che subiscono indirettamente gli effetti della violenza domestica.
In conclusione, pur disponendo oggi di un insieme di strumenti normativi e operativi, il contrasto alla violenza di genere richiede un impegno che vada oltre la sola dimensione repressiva. Accanto alle misure a tutela delle vittime e agli interventi previsti dalla legge, è infatti necessario investire in modo costante sul piano preventivo ed educativo, promuovendo rispetto, consapevolezza, responsabilità nelle relazioni, a partire proprio dalle generazioni più giovani.
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