La Fidelis non si sveglia dall'incubo: il Fondi passa 1-3 al "Degli Ulivi"

Fidelis Andria e la vittoria, un matrimonio che non s'ha da farsi. Il periodo oscuro dei biancazzurri prosegue anche in casa contro una delle matricole del girone, il Racing Fondi, che si impone al "Degli Ulivi" con un sonoro e meritato 1-3 giocando un primo tempo più accorto dal punto di vista difensivo e una seconda frazione da formazione cinica e spietata in ripartenza, sfruttando tutte le debolezze e le amnesie dei padroni di casa. Fidelis che ha giocato un primo tempo discreto creando diverse occasioni (ovviamente la palla non vuole entrare nemmeno per sbaglio), ma al rientro dagli spogliatoi la formazione di mister Loseto non è sembrata più squadra, mai capace di schiacciare l'avversario e soprattutto ferma, senza corsa nè idee.

Diversi assenti in casa federiciana tra infortuni e la squalifica di Croce. Formazione: Maurantonio tra i pali; De Giorgi e Curcio terzini con Rada e Allegrini al centro della difesa; in mediana Quinto, Matera ed Esposito che sostituisce l'infortunato Piccinni; in zona offensiva Lattanzio al centro dell'attacco con Minicucci e Barisic ad agire da esterni.
Fidelis all'attacco già nei primi minuti con decisione, nell'intento di mettere la gara in discesa la gara sin da subito. Al 7' Lattanzio sciupa una ghiotta opportunità per sbloccare il match: in seguito a un'azione da corner, Quinto recupera la sfera poco fuori dagli ultimi sedici metri, serve con un assist delizioso che taglia fuori tutta la difesa il centravanti andriese che, tutto solo davanti a Elezaj, calcia al volo ma spara la sfera sopra la traversa. Tre minuti dopo rispondono gli ospiti con un assolo di Nolè sulla trequarti, conclusione dai venti metri ma palla a lato. I biancazzurri sembrano però assopirsi un pò troppo nei minuti successivi, dando al Fondi la possibilità di avanzare in svariate occasioni verso l'area andriese e creando qualche apprensione come al 17': su azione da corner colpo di testa di un difensore del Racing dal vertice dell'area piccola, per fortuna della Fidelis tentativo centrale e poco potente che Maurantonio neutralizza bloccando la sfera. Lo spavento desta dal temporaneo torpore i padroni di casa, che tornano all'attacco e al 21' vanno vicini al vantaggio con Matera, imbeccato perfettamente sul vertice dell'area piccola: il tentativo del centrocampista andriese è però a metà strada tra un tiro e un passaggio al centro per i compagni, Elezaj smanaccia e manda la sfera lontano dalla zona calda. Un minuto dopo è il sinistro da fuori di Minicucci a mettere i brividi agli ospiti, palla fuori di pochissimo. Al 25' Rada testa le capacità acrobatiche dell'estremo difensore ospite: sinistro potente e preciso su calcio di punizione da circa 25 metri, Elezaj vola e toglie la sfera dall'incrocio con la manona. E' quasi un assedio, ma la Fidelis e il gol sembrano non volersi ancora riconciliare come dimostra il minuto 33: Barisic soffia il pallone in area a un difensore del Racing, dribbla il secondo avversario, è solissimo davanti a Elezaj e incrocia il destro, ma non si sa come il portiere ospite riesce a deviare la sfera con i piedi e a mandarla in corner. I successivi attacchi dei biancazzurri, con gli ospiti che si limitano a difendere sfruttando eventualmente situazioni di ripartenza, non sortiscono l'effetto sperato ed Elezaj può dormire sonno tranquilli dopo una prima mezz'ora di ripetuti interventi. Si va negli spogliatoi a reti bianche.

Ci si aspetta una Fidelis arrembante al rientro dagli spogliatoi, e invece i biancazzurri si ritrovano a dover inseguire di nuovo il risultato: dopo quattro minuti contropiede di Nolè che si beve un difensore locale, passaggio a centro area per un compagno che colpisce male la sfera, la quale arriva però a Lazzari che, a pochi centimetri dalla linea di porta, non deve fare altro che toccare leggermente la sfera e spingerla in rete per il vantaggio ospite. La rete dei laziali stordisce i padroni di casa che tentano di abbozzare una reazione ma in maniera piuttosto confusionaria. E sei minuti più tardi quasi non ci crede nessuno: cross di Paparusso e zuccata vincente ancora di Lazzari che, lasciato colpevolmente solo, lascia di stucco Maurantonio. Fidelis sotto di due reti in casa, il momento dei biancazzurri sembra sempre più nero e Loseto dalla panchina sbraita a più non posso contro i suoi per l'ennesimo calo di concentrazione. Passano però due minuti e i federiciani cercano di ritrovare un pizzico d'orgoglio riaprendo subito il match: calcio di punizione di Curcio da circa venti metri e palla che si insacca nell'angolino basso; 1-2 e palla di nuovo al centro dopo due giri di orologio. Ti aspetti un assedio alla porta di Elesaj e invece la Fidelis è più confusa di prima, difatti l'estremo difensore ospite non ha di che preoccuparsi. Dalla padella alla brace il passo è breve, perchè al 69' i biancazzurri sembrano capitolare definitivamente: uno strepitoso Nolè sfrutta ancora una volta le praterie lasciate dai padroni di casa e parte in contropiede, serve Lazzari in area appostato in posizione defilata, conclusione e respinta di Maurantonio, palla che però finisce ancora vicino alla linea di porta dove Nolè la insacca senza alcuno sforzo: Fidelis 1, Fondi 3, e contestazione che non tarda ad arrivare nei confronti di giocatori e presidente. Negli ultimi trenta minuti del match c'è da segnalare solo un'occasione di Barisic su azione da corner, Elezaj interviene ancora efficacemente; gli ospiti sembrano invece trasformati rispetto alla prima frazione e continuano a correre come forsennati, nonostante la sicurezza del doppio vantaggio. Il triplice fischio del direttore di gara sancisce il terzo ko stagionale, il primo in casa, della Fidelis Andria, che esce dal campo a testa bassa e da ultima in classifica, sotto sonori fischi e con un "Vergognatevi" che la dice davvero lunga sulla pazienza della piazza, che ormai sembra finita dopo dieci partite senza vittorie.

Prosegue ancora il silenzio stampa da parte della società, ma si va avanti ancora con Loseto nonostante qualche voce di corridoio avesse dato per inevitabile l'esonero del tecnico. La Fidelis Andria, dopo un confronto tra dirigenza, mister, staff e squadra ha deciso di proseguire sul cammino intrapreso. La spinta motivazionale a tale decisione è stata la compattezza mostrata, ancora una volta, da tutte le componenti che consentirà a squadra e società di venir fuori da questa delicata situazione.