
Vita di città
L'inciviltà anche ai piedi dei luoghi sacri: aumentano cumuli di rifiuti in via San Vito
Immondizie di ogni genere, gettate all'interno di una struttura lignea, installata ai piedi della scalinata che porta alla chiesa del Carmine
Andria - sabato 18 luglio 2020
06.30
Episodi di vandalismo e inciviltà continuano, purtroppo, a regnare sovrani nella nostra città, persino ai piedi dei luoghi sacri. Ci tocca segnalare, per l'ennesima volta, una discarica a cielo aperto in via San Vito, alle pendici della scalinata che conduce alla chiesa della Madonna del Carmine, al Seminario Vescovile e alla Biblioteca diocesana. Buste, lattine, bottiglie di birra, cartoni di pizza e persino una bacinella sono solo alcuni dei rifiuti gettati all'interno di una costruzione (in stato di rovina) in pannelli di compensato, sorretta al suo interno da travi di legno. Uno spettacolo desolante, ma non per gli incivili, che hanno trovato un "contenitore" perfetto ai propri vandalici scopi. E con le calde giornate, aumenta anche l'olezzo dei rifiuti, una spiacevole situazione per i residenti e per chi si reca in veste di turista o per offrire una preghiera alla Madonna.
Sembra non ci sia pace per Andria dal punto di vista dell'educazione e del rispetto per l'ambiente: certo sono diverse le iniziative di sensibilizzazione e le buone azioni di tanti cittadini, ma sono altrettanto numerosi le cattive azioni di irresponsabili che rendono la città sporca e poco vivibile. Il tarlo della maleducazione, poi, colpisce tutto e tutti: ad essere presi d'assalto dalle immondizie non sono soltanto le periferie o le campagne, ma anche i luoghi più significativi della nostra città, come la splendida rettoria dedicata a Maria SS. del Monte Carmelo accanto al Santuario della Madonna dell'Altomare. Siti di grande devozione che già in altre circostanze sono stati oggetto della maleducazione di qualche "cittadino", con mobili e suppellettili vari lasciati ai piedi della scalinata e nelle vicinanze, in particolare in via Carmine, una delle strade tra le più trafficate e rinomate di Andria nel secolo scorso, ricca di negozietti e botteghe varie oggi scomparsi.
Non meritiamo questa inciviltà, ma è necessario un intervento delle istituzioni per frenare questa barbarie: se non lo si capisce con le buone allora bisogna ricorrere alle cattive, attraverso l'installazione di telecamere e comminando multe.
Sembra non ci sia pace per Andria dal punto di vista dell'educazione e del rispetto per l'ambiente: certo sono diverse le iniziative di sensibilizzazione e le buone azioni di tanti cittadini, ma sono altrettanto numerosi le cattive azioni di irresponsabili che rendono la città sporca e poco vivibile. Il tarlo della maleducazione, poi, colpisce tutto e tutti: ad essere presi d'assalto dalle immondizie non sono soltanto le periferie o le campagne, ma anche i luoghi più significativi della nostra città, come la splendida rettoria dedicata a Maria SS. del Monte Carmelo accanto al Santuario della Madonna dell'Altomare. Siti di grande devozione che già in altre circostanze sono stati oggetto della maleducazione di qualche "cittadino", con mobili e suppellettili vari lasciati ai piedi della scalinata e nelle vicinanze, in particolare in via Carmine, una delle strade tra le più trafficate e rinomate di Andria nel secolo scorso, ricca di negozietti e botteghe varie oggi scomparsi.
Non meritiamo questa inciviltà, ma è necessario un intervento delle istituzioni per frenare questa barbarie: se non lo si capisce con le buone allora bisogna ricorrere alle cattive, attraverso l'installazione di telecamere e comminando multe.