Io e Speranza: la nostra lunga storia d’amore
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Io e Speranza: la nostra lunga storia d’amore

Un mese è trascorso dalla scomparsa della giovane mamma andriese. Il ricordo del marito Savio

"Quando t'ho vista arrivare
Bella così come sei
Non mi sembrava possibile che
Tra tanta gente che tu t'accorgessi di me" sulle note della canzone di Gino Paoli "Una lunga stoia d'amore" è nata la passione che ha legato per sempre Savio Tesoro a Maria Speranza Pastore.

Un mese è trascorso dalla scomparsa della 35enne Speranza, com'era conosciuta ai più, giovane mamma della piccola Matilde, che dopo un calvario durato un mese esatto ha lasciato la vita terrena per volare in cielo, tra gli angeli dove adesso si trova.
Non passa momento senza che Savio e quanti tra familiari, parenti e conoscenti non ricordano il suo sorriso, la dolcezza infinita di una donna che ha saputo farsi amare anche da chi solo per qualche minuto ha avuto la fortuna di conoscerla, passando dal loro caffè di viale Istria per una consumazione.
E' commosso ed allo stesso tempo orgoglioso Savio, ancora incredulo, della struggente vicinanza di quanti hanno voluto stringersi intorno ad un dolore immenso che ha potato tutti a chiedersi perché un'evento tanto drammatico potesse accadere ad una giovane donna.
Papà Savino e mamma Teresa se lo chiedono ogni minuto ed è la forza della fede a sorreggerli e farli andare avanti, avendo ogni giorno nel cuore lei, Speranza, che nella sua breve vita ha saputo regalargli solo amore, tante soddisfazioni nel lavoro, come del resto quotidianamente nella vita che sapeva affrontare con spensieratezza e sempre con il sorriso.
Un inizio di attività nella ristorazione che si è sviluppata con successo nell'arco di sette anni, dopo un inizio con il fratello Michele e la cognata Maria, nella partenza avvenuta nel bar di famiglia in viale Puglia.
Una vita che trascorreva normalmente giorno dopo giorno, con l'avvio dell'attività sin dalle prime luci dell'alba.
La grande famiglia Pastore Olanda Alita si è stretta subito intorno a Speranza ed a Savio appena giunte le prime avvisaglie della malattia. Prima il Policlinico di Bari e successivamente il Gemelli a Roma, un mese di tempo è durata la passione di Speranza. A stargli vicino con Savio, papà Savino e mamma Teresa, ci sono stati praticamente tutti, ad iniziare dalla cugina Dina Alita, mamma dell'indimenticato Michy Roberto morto a 17anni, che con la sua simpatia aveva conquistato tutti coloro che lo conoscevano. Con Dina ci sono state anche le sorelle Ezia e Stefania, mentre zio Peppino Alita e zia Emma Olanda, non smettevano di fare la spola con Bari e poi Roma, accompagnati sempre da qualcuno della loro numerosa famiglia.
A vegliare sulla piccola Matilde, con Michele e Maria c'era sempre la dolce Elena Tesse, l'inseparabile amica divenuta sorella acquisita di Speranza.
"Siamo stati tutti commossi, io per primo dall'affetto che la cittadinanza a voluto riservare a Speranza –sottolinea Savio, conosciuto da tanti e non solo di Andria per la passione sportiva ed in particolare calcistica, figlio del caro papà Alberto, scomparso prematuramente non prima di aver insegnato a Savio ed a Marco il rispetto verso gli altri-. Dagli amici della Curva Nord della Fidelis Andria, al Milan Club, agli amici esercenti di viale Istia, dal caro Don Peppino, nostro amato padre spirituale che ci ha uniti in matrimonio, senza tralasciare la vicinanza della Sindaca Giovanna Bruno e della Civica Amministrazione, ai ragazzi del nucleo radiomobile dei Carabinieri di Andria, agli amici tutti dell'ex Commissariato della Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Volanti, ed alle centinaia e centinaia di persone che con il loro abbraccio, il loro saluto, la loro preghiera, ci sono e lo sono tutt'ora vicini. A loro dico grazie per questa testimonianza di affetto. Chiedo solo di ricordarla, per chi ha fede nella preghiera. Lei ci ha fatto capire che con l'amore, la dolcezza e la determinazione, si possono superare le difficoltà della vita di ogni giorno: un sorriso ed una parola dolce, Speranza sapeva amare tutti ed aveva un cuore grande e generoso".
Una Santa messa in suffragio di Maria Speranza sarà celebrata da Don Riccardo Agresti, domenica 10 novembre, alle ore 19,30 presso la Basilica di Santa Maria dei Miracoli.
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