
Vita di città
Il progetto "Senza Sbarre" di don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli su Rai 2 a "Sulla via di Damasco". Il VIDEO
Ieri in onda la testimonianza dell'imprenditore Felice Gemiti e di uno dei detenuti affidati al progetto di recupero e reinserimento
Andria - lunedì 29 aprile 2019
20.09
Ieri mattina, domenica 28 aprile, il programma di approfondimento culturale e religioso "Sulla via di Damasco", in onda su Rai 2, dedicato al tema del cattolicesimo di Mons. Giovanni D'Ercole e condotto da Eva Crosetta, ha voluto riservare un particolare servizio al progetto "Senza Sbarre" di don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, che la diocesi di Andria -grazie alla disponibilità concessa da Mons. Luigi Mansi, vescovo diocesano- stanno curando presso la Masseria San Vittore, sull'altopiano murgiano. Un progetto co finanziato dalla CEI nel 2017.
Oltre alla testimonianza di don Riccardo, che illustra la vita quotidiana della comunità presente in questa masseria ormai completamente ristrutturata e nella parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, viene intervistato anche l'imprenditore Felice Gemiti, che racconta la sua vicenda, risalente al 20 dicembre 2013, in cui fu vittima di un tentativo di rapina a mano armata.
Particolarmente toccante la testimonianza di uno dei detenuti che sono affidati al progetto di recupero di don Riccardo e don Vincenzo, che racconta la sua redenzione verso i valori positivi di solidarietà del vivere cristiano, vera occasione di speranza e di fede, per un mondo presente e futuro meno lacerato e più aperto alla solidarietà ed alla condivisione.
Oltre alla testimonianza di don Riccardo, che illustra la vita quotidiana della comunità presente in questa masseria ormai completamente ristrutturata e nella parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, viene intervistato anche l'imprenditore Felice Gemiti, che racconta la sua vicenda, risalente al 20 dicembre 2013, in cui fu vittima di un tentativo di rapina a mano armata.
Particolarmente toccante la testimonianza di uno dei detenuti che sono affidati al progetto di recupero di don Riccardo e don Vincenzo, che racconta la sua redenzione verso i valori positivi di solidarietà del vivere cristiano, vera occasione di speranza e di fede, per un mondo presente e futuro meno lacerato e più aperto alla solidarietà ed alla condivisione.