
Scuola e Lavoro
Il Liceo Carlo Troya ricorda il Giudice Giovanni Falcone
Un’iniziativa inserita nell’ambito del più ricco Festival della Legalità di Andria
Andria - venerdì 30 maggio 2025
5.57
L'auditorium gremito, occhi attenti, parole che non suonano retoriche ma che sono vibrazioni di coscienza civile: è in questo clima che si è svolto il 29 maggio 2025 presso il Liceo Carlo Troya l'incontro "Giovanni Falcone, testimone di legalità- Ricordi e riflessioni", un'iniziativa inserita nell'ambito del più ricco Festival della Legalità di Andria.
Il Liceo Carlo Troya, una scuola da sempre in prima linea nella promozione dell'impegno civico e del valore della memoria, ha avuto l'onore di ospitare figure istituzionali di alto rilievo: il Dott. Giannicola Sinisi, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Bari e il Colonnello Massimo Corradetti, Comandante del Reparto Anticrimine di Bari, che hanno dialogato con la Dirigente Scolastica, dott.ssa Dora Guarino, moderatrice dell'incontro aperto alla comunità scolastica e in particolare alle classi quarte.
Presenti anche la dott.ssa Antonacci, in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Provinciale BAT, l'Assessora Comunale alla Bellezza, dott.ssa Daniela Di Bari ed il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Andria, Pierpaolo Apollo.
Le loro testimonianze hanno composto un mosaico di riflessioni vive, rivolte ai giovani, affinché la memoria di Giovanni Falcone non resti confinata al passato, ma diventi seme di responsabilità nel presente.
Il magistrato Giannicola Sinisi che ha condiviso con Giovanni Falcone l'ultimo anno e mezzo di lavoro nel pool antimafia tra il 1991 e il 1992, ha offerto un prezioso contributo personale, affermando che Falcone non è solo un simbolo di lotta alla mafia, ma è anche e soprattutto la rappresentazione più alta di un'Italia che non si arrende, che combatte per la giustizia pur tra dolore e sconfitte. Ha ricordato, con emozione, come Falcone visse gli anni più duri della lotta antimafia, quando la violenza colpiva al cuore lo Stato, e gli strumenti a disposizione erano pochi, ma proprio grazie al suo impegno e alla sua intelligenza nacquero istituti oggi fondamentali come il 41bis e il sistema dei collaboratori di giustizia.
La sua gigantesca statura intellettuale e professionale, come l'ha definita Sinisi, si è accompagnata ad una profonda etica del dovere e ad un senso dello Stato che oggi rappresentano un esempio irrinunciabile per chi opera nella giustizia, ma anche per chi vive da cittadino libero.
Il Col. Corradetti, invece, ha portato i ragazzi nel cuore della realtà investigativa, tracciando un parallelo tra l'azione delle forze dell'ordine e la necessità di una cultura diffusa della legalità: "Quando si parla di legalità – ha affermato – bisogna sempre partire da sé, dal proprio posto nella società. Non è una questione astratta, ma riguarda le scelte quotidiane". Affermazioni queste che ricordano una delle frasi più potenti di Falcone: "la mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine". Un pensiero che continua ad essere un faro.
A fronte di queste significative testimonianze la Dirigente scolastica, dott.ssa Dora Guarino, ha sottolineato, dunque, l'importanza della responsabilità educativa, facendo eco alla posizione dei due ospiti, secondo cui il cambiamento può partire solo dalla cultura, da un'autoconsapevolezza quotidiana che si alimenta di piccoli gesti, capaci di opporsi al dilagare di una propaganda disimpegnata e superficiale.
Molto partecipi tutti i ragazzi del Liceo Carlo Troya che con questa conferenza non ha solo celebrato un anniversario, ma ha ribadito la sua vocazione educativa alla cittadinanza attiva, riconoscendo nella memoria un motore per la trasformazione sociale.
A distanza di oltre trent'anni dalla strage di Capaci, il messaggio è ancora nitido: non c'è legalità senza memoria, non c'è futuro senza responsabilità.
Il Liceo Carlo Troya continua così ad educare con coraggio e coerenza le nuove generazioni a scegliere da che parte stare, dando senso alle parole e forza alle azioni.
Il Liceo Carlo Troya, una scuola da sempre in prima linea nella promozione dell'impegno civico e del valore della memoria, ha avuto l'onore di ospitare figure istituzionali di alto rilievo: il Dott. Giannicola Sinisi, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Bari e il Colonnello Massimo Corradetti, Comandante del Reparto Anticrimine di Bari, che hanno dialogato con la Dirigente Scolastica, dott.ssa Dora Guarino, moderatrice dell'incontro aperto alla comunità scolastica e in particolare alle classi quarte.
Presenti anche la dott.ssa Antonacci, in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Provinciale BAT, l'Assessora Comunale alla Bellezza, dott.ssa Daniela Di Bari ed il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Andria, Pierpaolo Apollo.
Le loro testimonianze hanno composto un mosaico di riflessioni vive, rivolte ai giovani, affinché la memoria di Giovanni Falcone non resti confinata al passato, ma diventi seme di responsabilità nel presente.
Il magistrato Giannicola Sinisi che ha condiviso con Giovanni Falcone l'ultimo anno e mezzo di lavoro nel pool antimafia tra il 1991 e il 1992, ha offerto un prezioso contributo personale, affermando che Falcone non è solo un simbolo di lotta alla mafia, ma è anche e soprattutto la rappresentazione più alta di un'Italia che non si arrende, che combatte per la giustizia pur tra dolore e sconfitte. Ha ricordato, con emozione, come Falcone visse gli anni più duri della lotta antimafia, quando la violenza colpiva al cuore lo Stato, e gli strumenti a disposizione erano pochi, ma proprio grazie al suo impegno e alla sua intelligenza nacquero istituti oggi fondamentali come il 41bis e il sistema dei collaboratori di giustizia.
La sua gigantesca statura intellettuale e professionale, come l'ha definita Sinisi, si è accompagnata ad una profonda etica del dovere e ad un senso dello Stato che oggi rappresentano un esempio irrinunciabile per chi opera nella giustizia, ma anche per chi vive da cittadino libero.
Il Col. Corradetti, invece, ha portato i ragazzi nel cuore della realtà investigativa, tracciando un parallelo tra l'azione delle forze dell'ordine e la necessità di una cultura diffusa della legalità: "Quando si parla di legalità – ha affermato – bisogna sempre partire da sé, dal proprio posto nella società. Non è una questione astratta, ma riguarda le scelte quotidiane". Affermazioni queste che ricordano una delle frasi più potenti di Falcone: "la mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine". Un pensiero che continua ad essere un faro.
A fronte di queste significative testimonianze la Dirigente scolastica, dott.ssa Dora Guarino, ha sottolineato, dunque, l'importanza della responsabilità educativa, facendo eco alla posizione dei due ospiti, secondo cui il cambiamento può partire solo dalla cultura, da un'autoconsapevolezza quotidiana che si alimenta di piccoli gesti, capaci di opporsi al dilagare di una propaganda disimpegnata e superficiale.
Molto partecipi tutti i ragazzi del Liceo Carlo Troya che con questa conferenza non ha solo celebrato un anniversario, ma ha ribadito la sua vocazione educativa alla cittadinanza attiva, riconoscendo nella memoria un motore per la trasformazione sociale.
A distanza di oltre trent'anni dalla strage di Capaci, il messaggio è ancora nitido: non c'è legalità senza memoria, non c'è futuro senza responsabilità.
Il Liceo Carlo Troya continua così ad educare con coraggio e coerenza le nuove generazioni a scegliere da che parte stare, dando senso alle parole e forza alle azioni.