Vita di città
Il grido d'aiuto dei commercianti di Andria a Governo e consumatori: «Non abbandonateci»
Questa mattina flash mob in Piazza Catuma organizzato da Confesercenti Andria
Andria - martedì 1 dicembre 2020
11.58
Un flash mob per sensibilizzare la città sulle difficoltà delle attività commerciali in questo periodo di emergenza. E' l'iniziativa organizzata da Confesercenti Andria questa mattina in Piazza Catuma nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, attraverso la quale i commercianti andriesi chiedono di non essere abbandonati dal Governo e che siano previsti i ristori come per le zone rosse, dal momento che nelle zone arancioni come la Puglia i commercianti non possono accedere a questa risorsa.
«Ai consumatori andriesi - afferma Tommy Leonetti, presidente di Confesercenti Andria - chiediamo di non abbandonarci ma di continuare a frequentare le nostre attività commerciali, fare shopping in città».
Alcuni commercianti hanno chiesto inoltre al sindaco di rivedere l'orario di chiusura degli esercizi posticipandolo alle ore 20, troppo presto alle 19. «Andria non è Milano e le abitudini degli andriesi sono completamente diverse: nella fascia oraria tra le ore 14 e le 15 in giro non c'è nessuno, quindi non ha senso che le nostre attività facciano orario continuato. Non siamo ancora pronti per questa rivoluzione», dicono alcuni titolari di esercizi commerciali.
Confesercenti ha lanciato inoltre la campagna di sensibilizzazione "#faishoppingincittà #lenostrecassesonovuote", rivolta ai consumatori andriesi per sottolineare le difficoltà che le attività commerciali locali stanno attraversando in questo momento.
«I colossi stranieri spopolano on-line, i piccoli negozi soffrono e s'indebitano, per questo chiediamo a tutti di sostenere il commercio locale. L'emergenza economica che vive la nostra città - scrive Confesercenti Bat-Andria - non deve essere sottovalutata.
Su invito del sindaco, poi obbligo, abbiamo anticipato gli orari di chiusura e visto le nostre vie inibite con transenne che non sarebbero dovute esserci, tutto ciò ha comportato una ulteriore riduzione dei già esigui guadagni di questo periodo. Ci aspettiamo la giusta considerazione non appena possibile e chiediamo solo di poter lavorare. L'incertezza, la paura, i dubbi stanno esasperando gli animi di tutti gli esercenti. Sarebbe ora di unirsi per ottenere risultati. Speriamo che questo momento storico possa aiutare a pensare in maniera collettiva. Forse non ce ne siamo mai accorti, ma le nostre luci, in piccolo, sono l'anima della città, provate ad immaginare Andria senza.
Facciamo in modo che non cada più il buio. Spendiamo in città. È una campagna di sensibilizzazione rivolta al Governo, che sta per varare l'ennesimo DPCM, per non restarne fuori. Chiediamo al governo contributi a fondo perduto. Condono tombale sui versamenti tributari e contributivi. Sospensione di mutui e leasing bancari. Prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021».
«Ai consumatori andriesi - afferma Tommy Leonetti, presidente di Confesercenti Andria - chiediamo di non abbandonarci ma di continuare a frequentare le nostre attività commerciali, fare shopping in città».
Alcuni commercianti hanno chiesto inoltre al sindaco di rivedere l'orario di chiusura degli esercizi posticipandolo alle ore 20, troppo presto alle 19. «Andria non è Milano e le abitudini degli andriesi sono completamente diverse: nella fascia oraria tra le ore 14 e le 15 in giro non c'è nessuno, quindi non ha senso che le nostre attività facciano orario continuato. Non siamo ancora pronti per questa rivoluzione», dicono alcuni titolari di esercizi commerciali.
Confesercenti ha lanciato inoltre la campagna di sensibilizzazione "#faishoppingincittà #lenostrecassesonovuote", rivolta ai consumatori andriesi per sottolineare le difficoltà che le attività commerciali locali stanno attraversando in questo momento.
«I colossi stranieri spopolano on-line, i piccoli negozi soffrono e s'indebitano, per questo chiediamo a tutti di sostenere il commercio locale. L'emergenza economica che vive la nostra città - scrive Confesercenti Bat-Andria - non deve essere sottovalutata.
Su invito del sindaco, poi obbligo, abbiamo anticipato gli orari di chiusura e visto le nostre vie inibite con transenne che non sarebbero dovute esserci, tutto ciò ha comportato una ulteriore riduzione dei già esigui guadagni di questo periodo. Ci aspettiamo la giusta considerazione non appena possibile e chiediamo solo di poter lavorare. L'incertezza, la paura, i dubbi stanno esasperando gli animi di tutti gli esercenti. Sarebbe ora di unirsi per ottenere risultati. Speriamo che questo momento storico possa aiutare a pensare in maniera collettiva. Forse non ce ne siamo mai accorti, ma le nostre luci, in piccolo, sono l'anima della città, provate ad immaginare Andria senza.
Facciamo in modo che non cada più il buio. Spendiamo in città. È una campagna di sensibilizzazione rivolta al Governo, che sta per varare l'ennesimo DPCM, per non restarne fuori. Chiediamo al governo contributi a fondo perduto. Condono tombale sui versamenti tributari e contributivi. Sospensione di mutui e leasing bancari. Prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021».