Attualità
Il dialogo: costruire una strada su cui camminare insieme
Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - sabato 10 ottobre 2020
07.00
Sono rimasto straordinariamente e profondamente ammirato nel conoscere quanto ha detto il leader portoghese Rui-Rio del centrodestra in Portogallo, ora leader all'opposizione dopo le elezioni. Le riporto alla lettera con immensa gratitudine per il grande insegnamento civico e il grande apporto che queste parole danno alla politica.
"La minaccia che dobbiamo combattere esige unità, solidarietà, senso di responsabilità. Per noi, in questo momento, il Governo non è l'espressione di un partito avversario, ma è la guida dell'intera Nazione che tutti abbiamo il dovere di aiutare. Non parliamo più di opposizione, ma di collaborazione. Signor Primo Ministro Antonio Costa, conti sul nostro aiuto. Le auguriamo coraggio, nervi d'acciaio e buona fortuna perché la sua fortuna è la nostra fortuna".
Medito e rimedito questi pensieri e, mentre sento il cuore dilatarsi su nuovi orizzonti di speranza per la nostra Città e non solo, una parola affiora dal più profondo: "Dialogo". Sì, dialogo anche sul terreno politico, perché dialogare non è un'eresia, ma "è costruire una strada su cui camminare insieme, e, quando servono, dei ponti su cui venirsi incontro e tendersi la mano. Le divergenze e i conflitti non vanno negati o dissimulati. Vanno assunti, non per rimanere bloccati al loro interno – il conflitto non può mai essere l'ultima parola – ma per aprire nuovi processi" (Papa Francesco).
Dialogo! Sgomberato il terreno degli egoismi e dalle diffidenze, tutte le forze meglio si convogliano a risolvere gli assillanti problemi della vita di tanta gente, della nostra gente che ha fame e sete di giustizia, di comunione di beni e di unità. Dialogo! Sì, perché Dialogo è "coraggio", è "segno dei tempi", è "perseguire quell'unità che non annulla la diversità", è la via che tutto conduce al vero bene della società.
Dialogo! Penso alla necessità di pacificare gli animi, di addivenire ad una collaborazione tra i partiti, sì, perché "La politica non consiste nel chiedere la morte con disonore degli avversari politici e nell'accendere la popolazione con discorsi incendiari, ma nell'amministrare coscienziosamente" (Igino Giordani). Dialogo! E penso e ripenso alla nostra Città, alle nostre Città, all'Umanità, a quel Leader, a quelle parole: "Non parliamo più di opposizione ma di collaborazione".
Buon dialogo a tutti.
"La minaccia che dobbiamo combattere esige unità, solidarietà, senso di responsabilità. Per noi, in questo momento, il Governo non è l'espressione di un partito avversario, ma è la guida dell'intera Nazione che tutti abbiamo il dovere di aiutare. Non parliamo più di opposizione, ma di collaborazione. Signor Primo Ministro Antonio Costa, conti sul nostro aiuto. Le auguriamo coraggio, nervi d'acciaio e buona fortuna perché la sua fortuna è la nostra fortuna".
Medito e rimedito questi pensieri e, mentre sento il cuore dilatarsi su nuovi orizzonti di speranza per la nostra Città e non solo, una parola affiora dal più profondo: "Dialogo". Sì, dialogo anche sul terreno politico, perché dialogare non è un'eresia, ma "è costruire una strada su cui camminare insieme, e, quando servono, dei ponti su cui venirsi incontro e tendersi la mano. Le divergenze e i conflitti non vanno negati o dissimulati. Vanno assunti, non per rimanere bloccati al loro interno – il conflitto non può mai essere l'ultima parola – ma per aprire nuovi processi" (Papa Francesco).
Dialogo! Sgomberato il terreno degli egoismi e dalle diffidenze, tutte le forze meglio si convogliano a risolvere gli assillanti problemi della vita di tanta gente, della nostra gente che ha fame e sete di giustizia, di comunione di beni e di unità. Dialogo! Sì, perché Dialogo è "coraggio", è "segno dei tempi", è "perseguire quell'unità che non annulla la diversità", è la via che tutto conduce al vero bene della società.
Dialogo! Penso alla necessità di pacificare gli animi, di addivenire ad una collaborazione tra i partiti, sì, perché "La politica non consiste nel chiedere la morte con disonore degli avversari politici e nell'accendere la popolazione con discorsi incendiari, ma nell'amministrare coscienziosamente" (Igino Giordani). Dialogo! E penso e ripenso alla nostra Città, alle nostre Città, all'Umanità, a quel Leader, a quelle parole: "Non parliamo più di opposizione ma di collaborazione".
Buon dialogo a tutti.