
Politica
Comune di Andria: «Il Commissario ha approvato il bilancio, sbugiardati in tanti»
Nota congiunta dei partiti Andria in movimento, Andria possibile, Catuma, Alleanza per Andria, Andria più, Lega, Fratelli d'Italia
Andria - mercoledì 24 luglio 2019
11.24
«Con l'approvazione del bilancio da parte del commissario prefettizio dott. Tufariello, risulta evidente, anche dal silenzio di opposizioni e di chi non ha votato il bilancio, che il provvedimento bocciato in aula il 17 aprile era in realtà confacente alla situazione economico-finanziaria dell'Ente». Lo dichiarano in una nota congiunta i responsabili dei partiti Andria in movimento (Luigi Di Noia), Andria possibile (Riccardo Frisardi), Catuma (Marco Di Vincenzo), Alleanza per Andria (Francesca Magliano), Andria più (Sabino Miccoli), Lega (Giovanni Riviello) e Fratelli d'Italia (Salvatore Pistillo).
«Infatti, a dispetto di quanti che, per settimane e mesi, hanno parlato di Comune in dissesto, di bilancio "taroccato" o altre sciocchezze, il Commissario dopo una ampia ed attenta analisi ed un controllo di tutti gli atti propedeutici e pregnanti del Bilancio, ne ha validato l'atto. In poche parole ha ricalcato quello che era il provvedimento predisposto dall'Amministrazione Giorgino. Noi di ciò eravamo convinti, anche sulla scorta delle valutazioni e delle firme dei tecnici, dei dirigenti e degli organi preposti a ratificare i provvedimenti finanziari.
Basti pensare, ad esempio, alla conferma delle stime delle entrate sulla previsione delle sanzioni al Codice della Strada, addirittura elevate a 2.850.000 rispetto ad una precedente stima più prudenziale. O ancora al fondo crediti e di accantonamento, risultato solo più dettagliato, con una ricognizione al 30 aprile. Qualcuno ha preferito, invece, approfittare di una situazione similare ad altre centinaia di enti locali, vittime dei tagli statali e delle folli politiche di austerità - tra l'altro ampiamente bocciate dai cittadini nelle ultime elezioni - per cercare di eliminare politicamente una classe dirigente che per 9 anni ha portato a significativi, evidenti ed a tratti epocali cambiamenti che hanno reso Andria più moderna ed a misura di famiglie.
Restiamo, inoltre, basiti di fronte al silenzio delle ex opposizioni di sinistra o dei cinque stelle, così fragorosi di solito nelle loro doglianze, anche rispetto ad alcune problematiche attualmente esplose in città. La loro azione politica, nei fatti, non era in realtà a favore dei cittadini ma era solo spinta da sentimenti di rancore e odio verso l'Amministrazione Giorgino. Il silenzio attuale ne è la riprova. Così come anche siamo costretti a ricordare che Andria, ben prima di Barletta o Trani, sia stata vetrina di eventi regionali e nazionali di cultura o spettacolo e che oggi, stante una gestione non politica della cosa pubblica, rimane invece a guardare, come avevamo detto e scritto parlando di una città che rischiava la paralisi. Basti pensare agli anni scorsi ed alle due edizioni di Battiti o al Festival Castel dei Mondi che, nonostante ristrettezze economiche e difficoltà, hanno visto Andria come città simbolo del successo di un territorio che sta avendo notevoli ed apprezzabili opportunità di pubblicità e notorietà.
Noi la nostra idea di città ce l'avevamo e siamo orgogliosi di quanto fatto, altri invece con il loro attuale silenzio stanno certificando quello che noi, ma anche tantissimi cittadini andriesi, avevano già compreso. Sinistra e cinque stelle, con il benestare e l'appoggio di Forza Italia, volevano solo abbattere politicamente il gruppo politico guidato da Giorgino. Ma hanno sbagliato, loro sì, a fare i conti».
«Infatti, a dispetto di quanti che, per settimane e mesi, hanno parlato di Comune in dissesto, di bilancio "taroccato" o altre sciocchezze, il Commissario dopo una ampia ed attenta analisi ed un controllo di tutti gli atti propedeutici e pregnanti del Bilancio, ne ha validato l'atto. In poche parole ha ricalcato quello che era il provvedimento predisposto dall'Amministrazione Giorgino. Noi di ciò eravamo convinti, anche sulla scorta delle valutazioni e delle firme dei tecnici, dei dirigenti e degli organi preposti a ratificare i provvedimenti finanziari.
Basti pensare, ad esempio, alla conferma delle stime delle entrate sulla previsione delle sanzioni al Codice della Strada, addirittura elevate a 2.850.000 rispetto ad una precedente stima più prudenziale. O ancora al fondo crediti e di accantonamento, risultato solo più dettagliato, con una ricognizione al 30 aprile. Qualcuno ha preferito, invece, approfittare di una situazione similare ad altre centinaia di enti locali, vittime dei tagli statali e delle folli politiche di austerità - tra l'altro ampiamente bocciate dai cittadini nelle ultime elezioni - per cercare di eliminare politicamente una classe dirigente che per 9 anni ha portato a significativi, evidenti ed a tratti epocali cambiamenti che hanno reso Andria più moderna ed a misura di famiglie.
Restiamo, inoltre, basiti di fronte al silenzio delle ex opposizioni di sinistra o dei cinque stelle, così fragorosi di solito nelle loro doglianze, anche rispetto ad alcune problematiche attualmente esplose in città. La loro azione politica, nei fatti, non era in realtà a favore dei cittadini ma era solo spinta da sentimenti di rancore e odio verso l'Amministrazione Giorgino. Il silenzio attuale ne è la riprova. Così come anche siamo costretti a ricordare che Andria, ben prima di Barletta o Trani, sia stata vetrina di eventi regionali e nazionali di cultura o spettacolo e che oggi, stante una gestione non politica della cosa pubblica, rimane invece a guardare, come avevamo detto e scritto parlando di una città che rischiava la paralisi. Basti pensare agli anni scorsi ed alle due edizioni di Battiti o al Festival Castel dei Mondi che, nonostante ristrettezze economiche e difficoltà, hanno visto Andria come città simbolo del successo di un territorio che sta avendo notevoli ed apprezzabili opportunità di pubblicità e notorietà.
Noi la nostra idea di città ce l'avevamo e siamo orgogliosi di quanto fatto, altri invece con il loro attuale silenzio stanno certificando quello che noi, ma anche tantissimi cittadini andriesi, avevano già compreso. Sinistra e cinque stelle, con il benestare e l'appoggio di Forza Italia, volevano solo abbattere politicamente il gruppo politico guidato da Giorgino. Ma hanno sbagliato, loro sì, a fare i conti».