Convegni

I giovani e le dipendenze: svoltosi il convengo all'ITES "Carafa"

Il medico Mansi e alcuni operatori del diritto hanno offerto preziosi consigli

Dipendenze negative e giovani, un binomio purtroppo molto diffuso nella società in cui viviamo. E' stato questo l'argomento di fondo del convegno "Giovani, Droghe e Alcool. L'importanza della prevenzione, tra coscienza e incoscienza", svoltosi nell'auditorium dell'Istituto di Scuola Superiore ITES "E. Carafa", sito in via Bisceglie. L'intento di questo incontro si è basato in particolare sulla necessità di informare i giovani sui problemi e sulle conseguenze derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti, grazie all'aiuto di esperti in materia quali medici ed operatori del diritto.

L'incontro ha preso il via con la proiezione di una parte del docu-film "Giorgia Vive", del regista Ambrogio Crespi, che racconta la storia di Giorgia Benusiglio, una ragazza milanese nata nel 1982 che a soli 17 anni ha rischiato di perdere la vita a causa di una pasticca di ecstasy, che le ha provocato un'epatite fulminante che ha indotto i medici ad intervenire per un trapianto del fegato. Nel docu-film sono emerse tematiche sociali quali la pericolosità delle droghe, l'importanza della donazione di organi, il valore della famiglia e dell'amore e soprattutto il saper trarre da un evento negativo qualcosa di positivo per sé stessi e per gli altri.

Al termine della proiezione è cominciato il dibattito, moderato dall'avv. Antonio Nespoli. E' intervenuta in primis l'avv. Laura Di Pilato, presidente del Consiglio Comunale, che ha rivolto un invito ai giovani presenti: «Fumare anche solo uno spinello fa male. So che vado a ripetere le stesse cose che già vi dicono i genitori, ma anche noi adulti siamo stati giovani come voi e anche noi abbiamo commesso errori che poi abbiamo pagato. Lo capirete meglio quando sarete adulti». Il successivo intervento è stato del dott. Gianfranco Mansi, Responsabile Servizio Dipendenze (Ser.D.) Andria Asl/Bt, che ha trattato delle dipendenze e dei pericolosi effetti legati alle droghe: «Sin da quando nasciamo abbiamo tutti dipendenze fisiologiche, e man mano che cresciamo diventiamo tutti interdipendenti all'interno della società. Ci sono poi dipendenze legate ai comportamenti, come il gioco, il sesso, il cellulare e tutto ciò che a questo è correlato. Ma esistono anche, purtroppo, dipendenze patologiche e tossicologiche, che ci portano alla distruzione e all'isolamento, legate a sostanze altamente tossiche per il nostro organismo: droghe, alcool e fumo. Non è difficile diventare dipendenti da qualcosa di sbagliato, ma è complicato uscirne. Non fatevi ingannare quando un/a bel/la ragazzo/a vi offre qualcosa di sbagliato: basta assumere quella sostanza una sola volta per rischiare di avere problematiche a vita. Per quanto riguarda le droghe, eroina e cocaina sono abbastanza temute proprio perchè se ne conoscono i pericolosissimi effetti; sono molto più diffusi, invece, alcool e cannabis, quest'ultima divenuta quasi una situazione da legalizzare. La cannabis contiene gli endocannabinoidi, sostanze già presenti nel nostro organismo e che controllano la fame, il sonno, la memoria. Chi abusa di questa droga, infatti, comincia ad accusare soprattutto problemi di memoria. Oggi la diffusione delle droghe è in vertiginoso aumento anche per un altro fattore: per rendere più appetibili spinelli e roba simile, e guadagnare soldi sulla pelle dei giovani, vi si mettono amfetamine e altre sostanze stupefacenti. C'è inoltre una ragione fondamentale per la quale l'alcool è vietato ai minori di 18 anni: il fegato di un ragazzo non è certamente quello di un quarantenne».

Successivamente ha preso la parola l'avv. Annalisa Paradiso, che si è intrattenuta sulle droghe dal punto di vista legislativo: «Non c'è una quantità di sostanze stupefacenti consentita dalla legge. Le pratiche illecite sono molte: produzione, estrazione, vendita, detenzione. Ci sono sanzioni di carattere amministrativo, applicate in caso di possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, e penale: le prime sono meno gravose delle seconde, ma comunque non di poco conto per i giovani. Infatti variano se si tratta di droghe leggere o pesanti, e comunque la minima sanzione comporta il ritiro della patente, del passaporto, di documenti equipollenti, del permesso di soggiorno per gli extracomunitari, ecc». Ha proseguito il discorso sulla stessa linea il dott. Fabrizio Gargiulo, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato: «Ad Andria mi occupo di repressione e prevenzione dei reati. Oggi le droghe sono molto diffuse, assumono forme sempre diverse e tra i giovani vengono consumate in modo significativo. Chi fa soldi a discapito degli altri va punito severamente: la pena prevista per le condotte legate a spaccio e cessione di sostanze stupefacenti va dai 6 ai 20 anni di reclusione. Sappiate che chi fa uso di stupefacenti avrà bisogno, prima o poi, di cure e assistenza psicologica, economica e sanitaria. Inoltre, chi viene fermato per possesso di sostanze e mente (per interesse, amicizia, paura o altro) alle Forze dell'ordine circa l'identità di chi gli ha fornito la sostanza e rallenta così l'attività investigativa, commette reato di favoreggiamento personale. Siete ancora giovani e avete tutta la vita davanti, ma alcune delle scelte che fate oggi possono avere ripercussioni per l'intera esistenza. La mia speranza è che stiate il più lontano possibile da queste sostanze, che vi danneggiano soltanto».
  • ITES Carafa
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