
Vita di città
I due cani meticci attendono all’ingresso dell’ospedale, ma l’uomo ricoverato non è il loro padrone
A sottolinearlo è l’animalista Nicola Montrone, esponente dell' Ass.O.I.P.A., sezione Andria
Andria - venerdì 21 dicembre 2018
10.15
La storia dei due cani meticci che da un mese circa, stanno attendendo, all'ingresso dell'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria, il loro padrone, ricoverato per un serio problema di salute, sta spopolando su tutti i social media, ottenendo numerose condivisioni oltre che lodevoli commenti.
Indubbiamente, i due meticci, di color bianco candido rappresentano il segno tangibile di fedeltà e di grande dedizione che costantemente e soprattutto in tali circostanze continuano a manifestare nei confronti del loro "proprietario". Del resto, durante il periodo di degenza ospedaliera, non sono mancate premure da parte dei residenti della zona, che hanno offerto carne in scatola, servendola in due ciotole lasciate all'ingresso del nosocomio.
Fedeltà e dedizione, due valori messi alla dura prova, soprattutto, quando scopri che, in realtà, non si tratta del loro padrone. A comunicarcelo è l'animalista Nicola Montrone, esponente dell'Associazione O.I.P.A., mentre la referente è Mariangela Abbasciano. "In realtà -sottolinea Montrone-, si tratta di due cani randagi, che da anni si aggiravano nella zona abitativa del ricoverato, ricevendo solo sporadiche cure e attenzioni anche da parte dei vicini. Nonostante carenze materiali, determinate dalle scarse possibilità economiche della famiglia dell'uomo, i due meticci hanno sempre mostrato affetto e sensibilità nei loro confronti e a quanto pare ancora tutt'ora, quando li hanno seguiti fino all'ingresso dell'ospedale"
Una storia, impregnata di valori morali, questa volta dettati da dei semplici cani, molte spesso sfuggiti, anche, allo sguardo più attento e critico dei cittadini andriesi. "Una storia che ci insegna e vorrebbe essere per noi un monito, di come l'amore incondizionato e disinteressato rappresentato proprio dai due meticci, è così sovrastante da superare anche le poche cure", così conclude lo zoofilo Nicola Montrone.
Indubbiamente, i due meticci, di color bianco candido rappresentano il segno tangibile di fedeltà e di grande dedizione che costantemente e soprattutto in tali circostanze continuano a manifestare nei confronti del loro "proprietario". Del resto, durante il periodo di degenza ospedaliera, non sono mancate premure da parte dei residenti della zona, che hanno offerto carne in scatola, servendola in due ciotole lasciate all'ingresso del nosocomio.
Fedeltà e dedizione, due valori messi alla dura prova, soprattutto, quando scopri che, in realtà, non si tratta del loro padrone. A comunicarcelo è l'animalista Nicola Montrone, esponente dell'Associazione O.I.P.A., mentre la referente è Mariangela Abbasciano. "In realtà -sottolinea Montrone-, si tratta di due cani randagi, che da anni si aggiravano nella zona abitativa del ricoverato, ricevendo solo sporadiche cure e attenzioni anche da parte dei vicini. Nonostante carenze materiali, determinate dalle scarse possibilità economiche della famiglia dell'uomo, i due meticci hanno sempre mostrato affetto e sensibilità nei loro confronti e a quanto pare ancora tutt'ora, quando li hanno seguiti fino all'ingresso dell'ospedale"
Una storia, impregnata di valori morali, questa volta dettati da dei semplici cani, molte spesso sfuggiti, anche, allo sguardo più attento e critico dei cittadini andriesi. "Una storia che ci insegna e vorrebbe essere per noi un monito, di come l'amore incondizionato e disinteressato rappresentato proprio dai due meticci, è così sovrastante da superare anche le poche cure", così conclude lo zoofilo Nicola Montrone.