
Vita di città
Gli studenti di Andria: "Noi, il cambiamento"
Il commento dei rappresentanti d'istituto dopo la manifestazione per il pianeta
Andria - lunedì 18 marzo 2019
9.29
"Lo scorso venerdì mattina ci siamo scambiati sguardi soddisfatti, sorrisi da 'Ce l'abbiamo fatta' alla vista del corteo che ha coinvolto le voci dei nostri compagni e che ha colorato le strade della città, attraversandole con degli striscioni tesi al cielo. Venerdì mattina abbiamo cantato, gridato, abbiamo battuto le mani. Abbiamo applaudito per le parole dei coraggiosi che, giunti nell'agorà di Piazza Catuma, hanno impugnato il megafono e condiviso le proprie idee, proiettato le proprie visioni verso la folla". Commentano cosí I rappresentanti degli istituti superiori di Andria la grande manifestazione per il pianeta che si è svolta venerdì scorso ad Andria accogliendo l'appello di Greta, la giovane attivista che ha organizzato la mobilitazione studentesca mai avvenuta al mondo.
"Così ci siamo sentiti combattenti, condottieri. L'arma? L'informazione. Il mezzo? I giornalisti che ci intervistavano, le telecamere che riprendevano, i microfoni che catturavano decibel.
Ci siamo sentiti il cambiamento. Forse un po' lo siamo stati. Noi vogliamo continuare a crederci, ad essere gli amplificatori di un messaggio intrinsecamente giusto, e la cui verità prescinde dalla percentuale di spontaneità che vi è alla fonte, dalle presunte strumentalizzazioni politiche o commerciali della figura di Greta, la ragazzina che è stata capace di sensibilizzare un intero pianeta.
Ci sentiamo distanti dagli sfortunati —ahimè, fortunatamente, in minoranza— nostri coetanei che fanno uso di stupefacenti contribuendo all'inquinamento del pianeta. Ancor di più distanti da chi fa di qualche caso un'intera generazione, e cade in scelte lessicali che ben delineano le qualità dell'autore.
Il nostro non è altro che un volerci rimboccare le maniche. Siamo e vogliamo essere parte attiva e coraggiosa di questo mondo", concludono I rappresentanti di istituto delle scuole superiori.
"Così ci siamo sentiti combattenti, condottieri. L'arma? L'informazione. Il mezzo? I giornalisti che ci intervistavano, le telecamere che riprendevano, i microfoni che catturavano decibel.
Ci siamo sentiti il cambiamento. Forse un po' lo siamo stati. Noi vogliamo continuare a crederci, ad essere gli amplificatori di un messaggio intrinsecamente giusto, e la cui verità prescinde dalla percentuale di spontaneità che vi è alla fonte, dalle presunte strumentalizzazioni politiche o commerciali della figura di Greta, la ragazzina che è stata capace di sensibilizzare un intero pianeta.
Ci sentiamo distanti dagli sfortunati —ahimè, fortunatamente, in minoranza— nostri coetanei che fanno uso di stupefacenti contribuendo all'inquinamento del pianeta. Ancor di più distanti da chi fa di qualche caso un'intera generazione, e cade in scelte lessicali che ben delineano le qualità dell'autore.
Il nostro non è altro che un volerci rimboccare le maniche. Siamo e vogliamo essere parte attiva e coraggiosa di questo mondo", concludono I rappresentanti di istituto delle scuole superiori.