vini rosati
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Attualità

Gli studenti americani in Puglia per valutare anche le sue eccellenze enoturistiche

Il college Paul Smith di New York fino al 26 maggio in tour tra cantine, aziende agroalimentari e agriturismi per creare un pacchetto turistico ad hoc per gli Usa

Alla scoperta dei giacimenti del gusto per "toccare" con il palato le eccellenze enogastronomiche pugliesi. Fino a sabato 26 maggio in Puglia sono ospiti i ragazzi del college Paul Smith di New York in United States per studiare da 'vicino' e creare itinerari enogastronomici made in Puglia. Il progetto è stato
commissionato da 3 tour operator americani con la collaborazione di Puglia in Rosé (la prima associazione dedicata ai vini rosati di Puglia), Consorzio della Burrata di Andria, Pasta Granoro, Oleificio Cassese, Comune di Villa Castelli e Salumificio Santoro.

La mission del college è quella di studiare il territorio pugliese, individuare le eccellenze turistiche legate all'enogastronomia, alla ruralità e alle biodiversità e creare attraverso degli itinerari dei veri e propri pacchetti turistici per gli Usa.

"Abbiamo puntato in mete di rilevante interesse sia dal punto di vista enogastronomico che culturale - afferma Lucia Nettis, direttore di Puglia in Rosé - per creare l'emozione di un viaggio unico da vivere e raccontare. Il progetto nasce come risposta all'ampio mercato americano e per offrire in modo, specializzato e dedicato, itinerari che consentano la conoscenza dei nostri territori, della nostra cultura e della nostra enogastronomia. Proprio al nostro vino rosato, che rappresenta una tipicità enoica pugliese, sarà dedicata una puntata nella famosa trasmissione Brindiamo in onda nella prima stagione di Amazon prime"

Più di una bottiglia di vino su dieci consumate oggi nel mondo è rosé e le vendite mondiali progrediscono in un contesto di stagnazione globale degli altri vini. Gli Stati Uniti rappresentano un mercato di primaria importanza per il vino italiano e in particolare per il rosé pugliese.
Il fenomeno rosato è esploso 10 anni fa e in questi ultimi 5 anni ha subito una crescita esponenziale di circa l'80%. La Puglia è la regione più gettonata e la maggiore produttrice in Italia (con una produzione del 15% e 4 milioni di bottiglie), grazie anche ai suoi vitigni particolari come Negroamaro e Bombino che conferiscono al vino una buona acidità, sentori intesi, fruttati e floreali. E quasi tutte le aziende pugliese lo producono: 70% fermo, 20% frizzante e il 10% spumante. I principali mercati di sbocco attualmente sono Germania, Nord Europa, Giappone, Stati Uniti e Canada.

L'Associazione Puglia in Rosé, che coinvolge 45 produttori, per essere ancora più compitivi all'estero è presente negli Usa e ora anche in Svizzera con un trend positivo: ha creato una sua rete di vendita e organizza periodicamente eventi.


Chi beve vino rosato?
Il consumatore per eccellenza del vino rosato è donna (60%) Il suo identikit è piuttosto definito: ha tra i 18-38 anni in Italia e 21-38 in USA – per legal drinking age (i Millennials). Sono proprio le nuove generazioni ad essere i principali consumatori consapevoli delle novità e della qualità del fenomeno rosato.


Puglia in Rosé
L'Associazione nasce a Bari nel 2014 per condividere, insieme alle aziende vitivinicole pugliesi e a partner commerciali e istituzionali, il percorso di valorizzazione del vino rosato Pugliese.
Inserito in un fruttuoso trend di crescita nei livelli di produzione e di consumo a livello mondiale, il vino rosato rappresenta una particolare eccellenza enoica a cui la Puglia risulta particolarmente vocata, producendo buona parte del rosato nazionale e gratificando, grazie agli alti livelli di esportazione, i palati di tutto il mondo.

In considerazione di questa vocazione e delle politiche di sviluppo del territorio, l'Associazione Puglia in Rosé si occupa dell'organizzazione di eventi e della realizzazione di attività promozionali e commerciali (sul mercato nazionale e internazionale) per il settore wine, nello specifico per il vino rosato regionale.
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