Politica
Esenzione TARI per le aziende che producono rifiuti speciali
Lo chiede il segretario cittadino del Pd, Giovanni Vurchio
Andria - mercoledì 28 marzo 2018
Il comune di Andria si sta apprestando ad approvare, nel consiglio comunale di questa sera, una serie di proposte di deliberazioni tra le quali la tassa sui rifiuti -TARI.
"E' intenzione del Partito Democratico -sottolinea in una nota il segretario cittadino, il dott. Giovanni Vurchio- proporre all'amministrazione, in vista del consiglio, un emendamento che vada incontro a tutte quelle aziende che producono rifiuti speciali e che, oggi, continuano a pagare la TASSA usufruendo solo di un piccolo abbattimento.
L'intento sarebbe- dichiara Vurchio, anche nella sua qualità di consigliere comunale- quello di abbattere totalmente la Tassa per tali aziende-. E chiaro che per poter usufruire dell'esenzione, il produttore di rifiuti speciali dovrà presentare la documentazione comprovante l'avvenuta gestione dei rifiuti speciali prodotti nell'anno precedente (contratti, formulari, fatture, MUD e altra documentazione di legge). Tale proposta, che riteniamo indispensabile adottarla subito, nasce dalla lettura di un'attesa sentenza la Corte di cassazione ha messo la parola fine a una questione annosa e a una specifica vicenda processuale protrattasi per oltre un decennio.
Cosi con La sentenza nr. 9858/2016 "Non si paga la tassa rifiuti urbani sulle aree dedicate ad attività produttive, che appunto producono rifiuti speciali".
In realtà riguardava l'allora tassa vigente, la Tia, ma nulla impedisce di leggere il principio affermato dalla cassazione anche a fronte dell'attuale tassazione sui rifiuti urbani, praticata ora con la Tari. Infatti, la tariffa rifiuti si è trasformata diventando nel tempo Tarsu, Tia, Tares, e in ultimo a tutt'oggi Tari. Sull'applicazione del tributo -prosegue Giovanni Vurchio- vi sono state tante oscillazioni della giurisprudenza da far si che la pretesa impositiva dei Comuni risultasse altrettanto oscillante e disorganica. Il tributo costituisce il corrispettivo che i Comuni richiedono a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
Da qui la tesi- ora confermata- secondo la quale la tassa rifiuti urbani non va applicata sui rifiuti speciali, poiché per questi le imprese già sostengono da sé i costi di raccolta e di smaltimento, che sono affidati ad aziende specializzate. La sentenza dovrebbe portare la dovuta unicità nelle pretese tributarie dei Comuni che, stando all'attuale pronuncia, dovrebbero rinunciare a pretendere la Tari sulle aree di loro competenza territoriale dedicate alla produzione.
Auspichiamo che l'amministrazione accolga con favore tale proposta emendativa rinveniente, oltretutto, dalle tante aziende presenti sul nostro territorio e bisognose di un'attenzione da parte della politica cittadina", conclude il segretario cittadino del Pd, Giovanni Vurchio.
"E' intenzione del Partito Democratico -sottolinea in una nota il segretario cittadino, il dott. Giovanni Vurchio- proporre all'amministrazione, in vista del consiglio, un emendamento che vada incontro a tutte quelle aziende che producono rifiuti speciali e che, oggi, continuano a pagare la TASSA usufruendo solo di un piccolo abbattimento.
L'intento sarebbe- dichiara Vurchio, anche nella sua qualità di consigliere comunale- quello di abbattere totalmente la Tassa per tali aziende-. E chiaro che per poter usufruire dell'esenzione, il produttore di rifiuti speciali dovrà presentare la documentazione comprovante l'avvenuta gestione dei rifiuti speciali prodotti nell'anno precedente (contratti, formulari, fatture, MUD e altra documentazione di legge). Tale proposta, che riteniamo indispensabile adottarla subito, nasce dalla lettura di un'attesa sentenza la Corte di cassazione ha messo la parola fine a una questione annosa e a una specifica vicenda processuale protrattasi per oltre un decennio.
Cosi con La sentenza nr. 9858/2016 "Non si paga la tassa rifiuti urbani sulle aree dedicate ad attività produttive, che appunto producono rifiuti speciali".
In realtà riguardava l'allora tassa vigente, la Tia, ma nulla impedisce di leggere il principio affermato dalla cassazione anche a fronte dell'attuale tassazione sui rifiuti urbani, praticata ora con la Tari. Infatti, la tariffa rifiuti si è trasformata diventando nel tempo Tarsu, Tia, Tares, e in ultimo a tutt'oggi Tari. Sull'applicazione del tributo -prosegue Giovanni Vurchio- vi sono state tante oscillazioni della giurisprudenza da far si che la pretesa impositiva dei Comuni risultasse altrettanto oscillante e disorganica. Il tributo costituisce il corrispettivo che i Comuni richiedono a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
Da qui la tesi- ora confermata- secondo la quale la tassa rifiuti urbani non va applicata sui rifiuti speciali, poiché per questi le imprese già sostengono da sé i costi di raccolta e di smaltimento, che sono affidati ad aziende specializzate. La sentenza dovrebbe portare la dovuta unicità nelle pretese tributarie dei Comuni che, stando all'attuale pronuncia, dovrebbero rinunciare a pretendere la Tari sulle aree di loro competenza territoriale dedicate alla produzione.
Auspichiamo che l'amministrazione accolga con favore tale proposta emendativa rinveniente, oltretutto, dalle tante aziende presenti sul nostro territorio e bisognose di un'attenzione da parte della politica cittadina", conclude il segretario cittadino del Pd, Giovanni Vurchio.