
Attualità
Dopo l’incidente ferroviario Andria-Corato, ancora mancano gli adeguamenti alle norme Ansf
I forti ritardi mettono in crisi anche i pendolari della ferrovia Roma Nord
Andria - mercoledì 3 luglio 2019
10.45
Il disagio ferroviario che in questi giorni sta interessando la linea extraurbana Montebello-Viterbo (Roma Nord), sta inevitabilmente riportando alla luce il tragico incidente ferroviario avvenuto nelle campagne tra le stazioni di Andria e Corato, del 12 luglio 2016 ed i conseguenti disagi che da circa tre anni sta causando ai tanti viaggiatori, costretti a spostarsi con mezzi alternativi.
Purtroppo a partire da ieri, lunedì 1° luglio, è stato interrotto il servizio per Viterbo, per il mancato adeguamento in base alle nuove norme Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) causando non pochi problemi a tanti utenti. Infatti, la necessità di adeguarsi agli standard di sicurezza doveva avviarsi già nel lontano 2007 ma l'obbligo era stato costantemente rimandato senza prendere alcuna precauzione.
A risvegliare momentaneamente le coscienze, fu proprio l'incidente ferroviario tra Andria e Corato, quando si pensò di ricorrere ai ripari, affinchè le linee regionali si allineassero al più presto a tali parametri europei ma che, a conti fatti e a distanza di anni, non vengono ancora rispettati.
Ad annunciarlo, è proprio l' Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che nel rapporto preliminare del 2018, evidenzia un incremento degli incidenti compreso anche il numero delle vittime ai passaggi a livello che è di circa il 70%.
Tutto ciò sta provocando disagi in diverse parti d'Italia, come quello che sta appunto colpendo il comitato pendolari della Ferrovia Roma Nord, costretti ad inviare una lettera di sollecitazione alla Regione Lazio, Comune di Roma e Atac, affinchè dinanzi agli interventi, seppure tardivi, di tutela e sicurezza dei passeggeri, possano almeno garantire un servizio minimo, come il servizio navetta con l'augurio che i lavori di ammodernamento dell'infrastruttura possano partire e concludersi al più presto.
Infatti, così commenta in una nota, Fabrizio Bonanni, del Comitato pendolari ferrovia Roma Nord: "Vi preghiamo di prendere i dovuti provvedimenti per ripristinare da subito un minimo di servizio extraurbano e iniziare seriamente a programmare interventi sulla linea per adeguarla alle normative. Non importa dove e come prenderete i fondi necessari, siamo in emergenza e si rende sempre più urgente sistemare" – continua - "Lo potevate fare 3 anni fa, dopo la tragedia ferroviaria di Andria e Corato, non l'avete fatto, ritrovandoci in queste condizioni. Noi ve l'avevamo detto e scritto più volte, ma qualcuno non ha ritenuto di intervenire, assumendosene piena responsabilità (…).Usate il tempo che avete adesso, non lo sprecate altrimenti a settembre, con l'inizio delle scuole, si spalancheranno le porte dell'inferno per tutti!".
Purtroppo, ancora una volta dalla storia non si impara nulla!
Purtroppo a partire da ieri, lunedì 1° luglio, è stato interrotto il servizio per Viterbo, per il mancato adeguamento in base alle nuove norme Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) causando non pochi problemi a tanti utenti. Infatti, la necessità di adeguarsi agli standard di sicurezza doveva avviarsi già nel lontano 2007 ma l'obbligo era stato costantemente rimandato senza prendere alcuna precauzione.
A risvegliare momentaneamente le coscienze, fu proprio l'incidente ferroviario tra Andria e Corato, quando si pensò di ricorrere ai ripari, affinchè le linee regionali si allineassero al più presto a tali parametri europei ma che, a conti fatti e a distanza di anni, non vengono ancora rispettati.
Ad annunciarlo, è proprio l' Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che nel rapporto preliminare del 2018, evidenzia un incremento degli incidenti compreso anche il numero delle vittime ai passaggi a livello che è di circa il 70%.
Tutto ciò sta provocando disagi in diverse parti d'Italia, come quello che sta appunto colpendo il comitato pendolari della Ferrovia Roma Nord, costretti ad inviare una lettera di sollecitazione alla Regione Lazio, Comune di Roma e Atac, affinchè dinanzi agli interventi, seppure tardivi, di tutela e sicurezza dei passeggeri, possano almeno garantire un servizio minimo, come il servizio navetta con l'augurio che i lavori di ammodernamento dell'infrastruttura possano partire e concludersi al più presto.
Infatti, così commenta in una nota, Fabrizio Bonanni, del Comitato pendolari ferrovia Roma Nord: "Vi preghiamo di prendere i dovuti provvedimenti per ripristinare da subito un minimo di servizio extraurbano e iniziare seriamente a programmare interventi sulla linea per adeguarla alle normative. Non importa dove e come prenderete i fondi necessari, siamo in emergenza e si rende sempre più urgente sistemare" – continua - "Lo potevate fare 3 anni fa, dopo la tragedia ferroviaria di Andria e Corato, non l'avete fatto, ritrovandoci in queste condizioni. Noi ve l'avevamo detto e scritto più volte, ma qualcuno non ha ritenuto di intervenire, assumendosene piena responsabilità (…).Usate il tempo che avete adesso, non lo sprecate altrimenti a settembre, con l'inizio delle scuole, si spalancheranno le porte dell'inferno per tutti!".
Purtroppo, ancora una volta dalla storia non si impara nulla!