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Politica

Discariche nella BAT: il PD contrario all'ampiamento

La nota integrale di alcuni esponenti dem

Si riporta il testo integrale della nota firmata dagli esponenti del Partito Democratico di Minervino, Trani, Bisceglie, Barletta, Andria, San Ferdinando, Spinazzola, Trinitapoli, sulla questione legata alle discariche e agli ampliamenti autorizzati o richiesti nel territorio provinciale

«Il 20 marzo scorso numerosi esponenti del Partito Democratico di tutta la Provincia BAT hanno mandato agli organismi provinciali del partito un documento di allarme sulle proposte di ampliamento delle discariche. A riscontro il 7 aprile scorso si è tenuta una partecipata riunione della direzione provinciale con la presenza del Presidente della Provincia Avv.to Bernardo Lodispoto.

Il dibattito che ne è seguito ha evidenziato che il tema discariche è di straordinaria attualità e merita attenzione, perché il territorio è costellato di discariche private e richieste di ampliamento che, oltre ad essere prive dei requisiti necessari, contravvengono al principio di autosufficienza e di prossimità nella gestione dello smaltimento dei rifiuti all'interno della provincia sancito dall'art. 182 bis del Codice dell'Ambiente.

Il documento del 28 Maggio emesso dal Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani sull'ampliamento della discarica di San Procopio, che richiama la necessità di non procedere in maniera affrettata ed invoca un processo partecipato, rappresenta un passo avanti. Anche l'Istituzione di un Osservatorio Provinciale per il Controllo Ambientale, inteso come strumento permanente di monitoraggio e partecipazione per coinvolgere Amministrazioni locali, ARPA, ASL, comitati civici e terzo settore è una buona notizia, per monitorare l'impatto ambientale degli impianti esistenti e di quelli in fase di progetto e garantire massima trasparenza alle procedure autorizzative. La zona delle Tufarelle fra Minervino e Canosa di Puglia e Contrada San Procopio a Barletta sono solo due esempi.

L'Istituzione del Parco del Fiume Ofanto e del Parco delle Cave avrebbero dovuto suggerire ben altro che un contenzioso giuridico dinanzi a Tar e Consiglio di Stato ed il silenzio-assenso dell'Amministrazione di Minervino targata Fratelli d'Italia. Servirebbe un'azione di bonifica vera dell'intera zona, contigua al Locone, al Fiume Ofanto e quindi ai Comuni di Minervino Murge, Canosa, San Ferdinando, Trinitapoli, Margherita di Savoia e Barletta, nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Sono note e lunghe le vicende che negli ultimi 35 anni hanno interessato la zona delle Tufarelle: − la Cobema è stata oggetto di cronache giudiziarie e di una procedura d'infrazione della comunità economica europea, − la Solvic tratta rifiuti che tecnicamente "non si esauriscono mai", − la Bleu è autorizzata a smaltire 1,5 milioni di metri cubi ed ha da tempo ingaggiato una lunga battaglia per ottenere l'ampliamento a ben 5,5 milioni − la Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta con riferimento ai pronunciamenti di ASL e ARPA.

La Provincia e l'Amministrazione Comunale di Minervino a guida Fratelli d'Italia, in merito alla richiesta di ampliamento proposta dalla Dupont per ulteriori 700.000 metri cubi di nuovi rifiuti, non hanno tenuto in nessun conto la volontà popolare espressa dal Comune di Minervino con la Consultazione Popolare del 2012, o le numerose delibere di indirizzo adottate in precedenza dallo stesso Comune (61/2008, 34/2009, 48/2016). Non hanno avuto valore le deliberazioni dal Comune di Canosa di Puglia all'epoca dell'Amministrazione La Salvia e da quelle che si sono succedute.

Non interessano le proteste dei comitati civici delle due città e le forti e chiare posizioni contrarie assunte dalla Diocesi di Andria, tanto nel 2017, quanto nel 2025. Inaudita altera parte, la Provincia di Barletta Andria Trani, senza un dibattito pubblico rispettoso delle prerogative di tutti i cittadini, ha espresso parere favorevole al Procedimento Autorizzativo Unico Regionale.

In particolare l'Amministrazione provinciale non ha tenuto conto del principale elemento ostativo: l'area in questione è compromessa dalle numerose discariche per il trattamento dei rifiuti e quindi non si potrebbero rilasciare autorizzazioni di ampliamento, perché il principio del risarcimento del danno ambientale cagionato da imprese autorizzate allo smaltimento in questo caso non potrebbe essere neppure applicato a causa della pluralità di soggetti autorizzati ad operare nella stessa zona. In Contrada San Procopio a Barletta la Daisy ha chiesto un ampliamento della discarica per stoccare 563.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi su un'area di 46.500 metri quadrati.

Anche in questo caso la vicenda ha incontrato il parere contrario del Comune di Barletta, oltre che di ARPA e ASL, pur se la sostituzione in itinere dell'Ing. Ernesto Bernardini con l'Ing. Francesco Lomoro ha sollevato più di qualche dubbio sulla volontà effettiva dell'Amministrazione Comunale, in contraddizione con la volontà espressa dal Consiglio Comunale della Città.

Infatti l'acclarato conflitto di interessi esistente indurrebbe l'ing. Lomoro ad astenersi da qualsiasi pronunciamento a qualsiasi livello, sia regionale che provinciale oltre che per effetto del suo coinvolgimento nell'inchiesta "Mercimonio", relativa alla bonifica della Cobema di Canosa di Puglia. Anche per questa discarica si sono pronunciati sia il Comitato Cittadino No Discarica che il Comitato Operazione Aria Pulita, esprimendo parole chiare e nette sulla contrarietà alla concessione di qualsiasi autorizzazione di ampliamento nell'area di San Procopio. Una chiara replica in fotocopia di quanto accade per Contrada Tufarelle.

L'Osservatorio proposto per disporre di dati ufficiali forniti dalla Provincia è fondamentale strumento di conoscenza e trasparenza, mentre la mancanza di trasparenza legittima qualsiasi dubbio, per effetto delle inchieste giudiziarie e delle infrazioni segnalate dalla Comunità Economica Europea. Tuttavia, l'Osservatorio non è strumento di direzione politica e deve agire a monte ed a valle delle decisioni di indirizzo politico che fin qui sono mancate.

Per questo la Provincia e tutti i suoi organismi (Conferenza dei Sindaci e Consiglio Provinciale) dovrebbe esprimersi in maniera chiara ed inequivocabile per vietare ogni ampliamento di discariche esistenti che devono essere al contrario chiuse, quando hanno esaurito la capacità di stoccaggio già autorizzata. Esattamente come la Provincia BAT ha fatto nella circostanza del deposito di scorie nucleari tra Genzano di Lucania e Spinazzola. Diniego che, a rigore, dovrebbe riguardare anche il parere autorizzativo espresso per Tufarelle a Minervino Murge. Sottoscriviamo questo documento perché costituisca chiaro promemoria per il Commissario del Partito Democratico, cui rivolgiamo gli auguri di benvenuto e di buon lavoro».

Di seguito i firmatari

Gaetana Angiulo, PD Minervino Murge
Gilda Caruso, PD Trani
Stefano Chiariello, PD Trani
Dino Cozzoli, PD Bisceglie
Antonio Divincenzo, PD Barletta
Raffaella Ieva, PD Andria
Michele Lamacchia, Sindaco di San Ferdinando, PD San Ferdinando
Dina Liso, PD Andria
Elisabetta Mastrototaro, Consigliere comunale, PD Bisceglie
Andrea Patruno, PD San Ferdinando
Pinuccio Paolillo, Consigliere comunale, PD Barletta
Peppino Pirro, PD Andria
Fernando Riccio, PD Trani
Domenico Rotondella, PD Spinazzola
Daniele Santoro, PD Trani
Bartolo Sasso, PD Bisceglie
Michelangelo Superbo, PD Minervino Murge
Rino Superbo, PD Minervino Murge
Michele Tamburrano, Consigliere comunale, PD Minervino Murge
Domenico Tangaro, PD Andria
Anna Maria Tarantino, Consigliere comunale, PD Trinitapoli
Nicola Ventura, PD Trani
Eleonora Vitale, PD Trani
Vincenzo Zaccaro, PD Andria
Sabino Zinni, PD Andria
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