Discarica San Nicola La Guardia
Discarica San Nicola La Guardia
Vita di città

Discarica San Nicola La Guardia, avviata la prima fase di messa in sicurezza dell'impianto

In una conferenza stampa l'amministrazione chiarisce la vicenda

Sono destinati ai primi interventi di messa in sicurezza, ovvero di prelievo iniziale del percolato esistente nei pozzi, di monitoraggio e caratterizzazione del sito in funzione preventiva, i 200.000 euro chiesti dal Comune, e finanziati dalla Regione Puglia, per la prima fase di chiusura della discarica di rifiuti urbani di San Nicola La Guardia. Il finanziamento è stato disposto all'esito del progetto predisposto per l'assessorato all'Ambiente dal settore Lavori Pubblici-Manutenzione e Ambiente, presentato alla regione Puglia, e che dunque si occupa della prima fase, la più urgente, di messa in sicurezza dell'impianto. Altra cosa infatti – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri dal Sindaco, avv. Nicola Giorgino, dall'ass. all'Ambiente, avv. Michele Lopetuso e dal Dirigente del Settore Ambiente, ing. Santola Quacquarelli – è la gestione vera e propria delle fasi successive alla chiusura, e quelle relative alla prevenzione rischi da inquinamento e di post gestione, che sono state articolate in un progetto organico che lo stesso Assessorato all'Ambiente ha candidato al P.O.R. PUGLIA FESR-FSE 2014-2020, Asse VI "Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali" - Azione 6.2 "Interventi per la bonifica di aree inquinate", per un importo di 9,8 milioni di fondi Ue e che dunque si occuperà di proseguire nel prelievo del percolato, e delle attività successive.
"Tutti questi primi interventi e quelli successivi – ha ricostruito il Sindaco - avrebbe dovuto effettuarli la ditta titolare, da settembre 2003, della concessione del servizio, ovvero la Daneco, poi messa in liquidazione e che, per questa attività di post chiusura, aveva presentato le polizze fideiussorie a garanzia del loro svolgimento alla Regione Puglia, proprio perchè legate al rilascio dell'Aia, Autorizzazione Integrata Ambientale. La Regione, vista la documentazione presentata, ha poi revocato a marzo 2017 l'autorizzazione rilasciata nel 2008, determinando la chiusura della discarica, altro che – ha concluso il Sindaco - ricostruzioni fantasiose e fuori luogo degli ultimi mesi".
"In 8 mesi- ha aggiunto Lopetuso- si sono svolte tutte le attività necessarie a gestire al meglio il problema discarica. A marzo 2017 la Regione ha revocato l'AIA alla Daneco e imposto le sue prescrizioni tra le quali la copertura provvisoria della discarica, la sua manutenzione fino alla copertura finale, la gestione del biogas, le attività di post gestione fissata in 30 anni. Poi l'assessorato all'Ambiente ha diffidato la ditta al loro adempimento; il 6 luglio l'arrivo del liquidatore della società, il 3 agosto abbiamo incontrato i tecnici della regione Puglia e l'assessore regionale all'Ambiente per stabilire di collaborare insieme nella gestione del problema attivando, da parte del Comune, provvedimenti urgenti a tutela della pubblica incolumità, e iniziative ispettive".
Quindi, all'esito di un verbale dell'Arpa (Agenzia Protezione Ambientale), da cui sono emerse gravi inadempienze della Daneco in ordine alle prescrizioni impartite è stata adottata – ha aggiunto il Dirigente del Settore Ambiente, ing. Santola Quacquarelli – "in data 8 settembre, una ordinanza contingibile ed urgente per l'esecuzione, a carico della Daneco, di tutte le attività volte a superare la situazione di grave incuria e degrado della discarica. Poi la comunicazione del liquidatore della Daneco Impianti, in concordato preventivo, di preclusione a soddisfare quelle prescrizioni. Ed infine l'accertamento, in sede di sopralluogo il 20 ottobre, di Polizia Municipale di Andria, presenti i tecnici di ARPA Puglia DAP/BAT, e ASL/BAT - Dipartimento di Igiene e Prevenzione, di non ottemperanza alle prescrizioni regionali".
A seguito di tutto ciò sono state individuate tre fasi operative ovvero interventi di messa in sicurezza, di chiusura impianto e prevenzione rischi da inquinamento e di post gestione. Per la prima fase l' Ente ha appunto richiesto alla Regione Puglia, l'intervento sostitutivo, con apposite risorse finanziarie, oltreché di assumere il controllo tecnico delle operazioni per la gestione del percolato e per tutti gli interventi necessari per la chiusura e la sistemazione finale e per gli interventi di post-chiusura della discarica.
  • discarica
Altri contenuti a tema
Campagne come discariche, Riglietti: "Subito i Comuni al lavoro" Campagne come discariche, Riglietti: "Subito i Comuni al lavoro" L'appello della Flai Cgil dopo l'istituzione del fondo per ripulire i campi
Reati ambientali in Puglia e l’abbandono illecito dei rifiuti: se ne è discusso alla Regione Reati ambientali in Puglia e l’abbandono illecito dei rifiuti: se ne è discusso alla Regione Gli illeciti ambientali sono in progressivo aumento
Scoperta discarica in contrada Lama Genzana dalle Guardie Volontarie zoofilo-ambientale di Fareambiente Scoperta discarica in contrada Lama Genzana dalle Guardie Volontarie zoofilo-ambientale di Fareambiente Si tratta di un area del territorio andriese, posta all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Vurchio: "Andria non merita questo!" Vurchio: "Andria non merita questo!" "Serve una bonifica immediata, ma soprattutto un piano di prevenzione efficace, con controlli serrati e sanzioni esemplari"
“NO” all’ampliamento della discarica di Tufarelle: una minaccia per il futuro di Minervino Murge “NO” all’ampliamento della discarica di Tufarelle: una minaccia per il futuro di Minervino Murge Il Vescovo, i Sacerdoti e il Consiglio pastorale zonale e l’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato
Degrado e sporcizia: via Salvatore Liddo discarica a cielo aperto Degrado e sporcizia: via Salvatore Liddo discarica a cielo aperto Lungo la strada comunale Martinelli, buste ricolme di rifiuti sono il biglietto da visita per chi arriva in città
Via San Vito trasformata in discarica pubblica Via San Vito trasformata in discarica pubblica A poche decine di metri dal Santuario della Madonna dell'Altomare giacciono rifiuti ingombranti lasciati da qualche incivile
Tra centro storico e contrade rurali, Andria ed il suo territorio invasi dai rifiuti Tra centro storico e contrade rurali, Andria ed il suo territorio invasi dai rifiuti Davanti alla chiesa di San Domenico come in contrada Coppe, esempi di degrado che avviliscono l'intera comunità
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.