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Discarica S. Nicola La Guardia, M5S Andria: "Nell'ambito dei rifiuti siamo ancora in debito"

E infanto, ai dipendenti della Sangalli arriva preavviso di ritardo per l'accredito degli stipendi

"Apprendiamo dagli organi di informazione della ricomparsa della maggioranza ad Andria, eclissatasi negli ultimi mesi a causa delle attese dimissioni del Sindaco per candidarsi al Parlamento, aspirazione poi stroncata dalla mancata proroga. Rileviamo pero' che il vizio di giustificare le proprie mancanze cercando di scaricare le responsabilità su altri é quello di sempre".

Arriva la replica del gruppo consiliare al Comune di Andria del M5S, dopo le accuse della maggioranza di centro destra in merito alla vicenda della discarica di Andria di San Nicola La Guardia.

"L' attuale maggioranza amministra da 8 anni e noi, sull'argomento discarica di San Nicola La Guardia, negli ultimi anni, con il nostro parlamentare uscente, con la nostra consigliera regionale Grazia Di Bari, con il capogruppo Michele Coratella e con tutto il gruppo consiliare andriese abbiamo ripetutamente richiamato il Comune, come anche la Provincia e l'ARO rifiuti, presiedute tutte dalla stessa persona, ad intervenire.

Sostanzialmente nulla e' stato fatto, anzi, il 16 marzo 2017, pochi giorni prima la clamorosa chiusura della discarica comunale da parte della Regione, nella 5^ Commissione Consiliare la maggioranza, rispetto ai nostri ennesimi rilievi, accennava a "nessun allarmismo".

Eppure da anni avevamo evidenziato che:

- Le polizze assicurative per la bonifica della discarica dopo la chiusura erano da verificare:

- La situazione ambientale della discarica, come evidenziato da Arpa, era da tempo problematica ed il Comune di Andria, come proprietario, sarebbe dovuto intervenire:

- Vi erano perplessita' sulla solvibilitá del gestore, che tra l' altro non versava al Comune di Andria il dovuto appena dal 2010, perplessita' poi purtroppo confermate, per cui affermare che i soldi che anticiperanno i cittadini poi saranno recuperati dal gestore in disarmo sa di beffa.

- Non si avevano notizie dei fondi, supponiamo diversi milioni di euro, accantonati negli anni sempre per la gestione dopo la chiusura. Al riguardo abbiamo chiesto in sedi ufficiali contezza di tale "tesoretto", ma siamo in attesa di una risposta dall'ARO2BT appena dal 8 Novembre u.s.. Eppure i due quesiti sono molto semplici, l'importo totale di questi fondi e presso quale ente sono depositati.

Ma non finisce qui, poiche' nell'ambito dei rifiuti siamo ancora in debito di risposte sulla restituzione ai cittadini di parte della TARI per le pertinenze e sulla voragine finanziaria in cui pare essere finito anche l'ARO rifiuti trascinato dall'abisso in cui sono sprofondate le casse del Comune di Andria, ormai all'ennesimo cambio del dirigente alla Finanze.

E' notizia delle ultime ore la comunicazione inviata dalla Sangalli ai dipendenti, con un preavviso di ritardo per l'accredito degli stipendi a causa di, tanto per cambiare, "problematiche inerenti la tesoreria del Comune di Andria".

In concreto la maggioranza non risponde mai a nulla, sa solo ossessivamente ripetere che e' colpa del passato, non comprendendo che continuando con questo ritornello dimostra in ogni caso una sola cosa: se dopo 8 anni di amministrazione non e' riuscita a sistemare i presunti "immani disastri" ereditati, tra cui quello ambientale e finanziario descritti, dovrebbe prendere atto della propria incapacità ed andare a casa", concludono i consiglieri Michele Coratella, Doriana Faraone, Pietro Di Pilato, Vincenzo Coratella e Donatello Loconte.
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