
Politica
Discarica ex Fratelli Acquaviva, Assessore Luigi Del Giudice: "Nessuna discarica"
Il delegato all'Ambiente assicura che non vi è alcun provvedimento in atto e che comunque "Andria non è disposta ad accettare compromessi"
Andria - venerdì 15 febbraio 2019
20.54 Comunicato Stampa
«Sono davvero sorpreso. Il Comune di Andria apprende dalla stampa la decisione della Regione Puglia di avviare le procedure per mettere in esercizio la discarica ex Fratelli Acquaviva».
Così l'Assessore all'Ambiente del Comune di Andria, Luigi Del Giudice dopo le dichiarazioni dell'Assessore Regionale Giovanni Stea.
«È alquanto singolare - continua Del Giudice - che il Comune di Andria, su una decisione così importante che implica anche aspetti legati alla salute pubblica, non sia stato né interpellato né avvertito. La Regione Puglia, relativamente alla paventata apertura di una nuova discarica ad Andria, sembra essersi semplicemente basata sull'"automaticità" dei procedimenti, partendo dalle indicazioni offerte dal vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani.
Per dovere di cronaca, comunque, e per raffreddare definitivamente alcune vampate di allarmismo diffuse in Città, credo sia utile ricostruire la vicenda basandosi semplicemente sui documenti.
Se da un lato è vero che nella Delibera di Giunta Regionale n. 157 del 30 gennaio 2019 si stabilisce che l'Agenzia Regionale per il servizio di gestione dei rifiuti "proceda all'avvio delle procedure finalizzate all'esercizio della discarica, individuando un nuovo gestore e garantendo l'abbattimento dei costi di conferimento in discarica" dall'altro il richiamato provvedimento, basa il proprio deliberato su una premessa fondamentale prevista sia nel vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani del 2013 che nel suo aggiornamento del 2018: la realizzazione di un impianto complesso di selezione e biostabilizzazione di rifiuti solidi urbani con annessa discarica di servizio/soccorso ubicato nell'area interessata alla fantomatica nuova discarica.
Tanto è vero che nell'Allegato A 1.3 della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, nella sezione dedicata all'analisi impiantistica viene espressamente riportata, tra le discariche dedicate al ciclo degli urbani autorizzate e non realizzate una discarica di proprietà della Daneco Impianti s.r.l. localizzata in Contrada San Nicola la Guardia dove poter "smaltire i rifiuti residuali dell'attività di biostabilizzazione e selezione" dell'erigendo impianto (ecco perché discarica di soccorso).
Tenuto conto che, per le note vicende dell'impresa titolare, non sarà più possibile costruire l'impianto di biostabilizzazione previsto, è evidente che di conseguenza la discarica non potrà essere avviata perché non ci sarà nulla da soccorrere.
Ecco svelato l'arcano.
Se la parte tecnica della Regione Puglia poi - conclude l'Assessore Del Giudice - avverte la necessità di individuare "immondezzai", i cittadini andriesi stiano tranquilli poiché Andria non è disposta ad accettare compromessi.
Io per primo, in tutte le sedi e in tutti i modi mi opporrò con tutte le forze a prospettive di questo genere, certo di trovarmi accanto una comunità politica compatta, con una visione unica, che non si abbandona a sterili urla, ma assolutamente efficace», conclude l'intervento Luigi Del Giudice, Assessore comunale alle Politiche Ambientali ed alla Qualità della Vita.
Così l'Assessore all'Ambiente del Comune di Andria, Luigi Del Giudice dopo le dichiarazioni dell'Assessore Regionale Giovanni Stea.
«È alquanto singolare - continua Del Giudice - che il Comune di Andria, su una decisione così importante che implica anche aspetti legati alla salute pubblica, non sia stato né interpellato né avvertito. La Regione Puglia, relativamente alla paventata apertura di una nuova discarica ad Andria, sembra essersi semplicemente basata sull'"automaticità" dei procedimenti, partendo dalle indicazioni offerte dal vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani.
Per dovere di cronaca, comunque, e per raffreddare definitivamente alcune vampate di allarmismo diffuse in Città, credo sia utile ricostruire la vicenda basandosi semplicemente sui documenti.
Se da un lato è vero che nella Delibera di Giunta Regionale n. 157 del 30 gennaio 2019 si stabilisce che l'Agenzia Regionale per il servizio di gestione dei rifiuti "proceda all'avvio delle procedure finalizzate all'esercizio della discarica, individuando un nuovo gestore e garantendo l'abbattimento dei costi di conferimento in discarica" dall'altro il richiamato provvedimento, basa il proprio deliberato su una premessa fondamentale prevista sia nel vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani del 2013 che nel suo aggiornamento del 2018: la realizzazione di un impianto complesso di selezione e biostabilizzazione di rifiuti solidi urbani con annessa discarica di servizio/soccorso ubicato nell'area interessata alla fantomatica nuova discarica.
Tanto è vero che nell'Allegato A 1.3 della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, nella sezione dedicata all'analisi impiantistica viene espressamente riportata, tra le discariche dedicate al ciclo degli urbani autorizzate e non realizzate una discarica di proprietà della Daneco Impianti s.r.l. localizzata in Contrada San Nicola la Guardia dove poter "smaltire i rifiuti residuali dell'attività di biostabilizzazione e selezione" dell'erigendo impianto (ecco perché discarica di soccorso).
Tenuto conto che, per le note vicende dell'impresa titolare, non sarà più possibile costruire l'impianto di biostabilizzazione previsto, è evidente che di conseguenza la discarica non potrà essere avviata perché non ci sarà nulla da soccorrere.
Ecco svelato l'arcano.
Se la parte tecnica della Regione Puglia poi - conclude l'Assessore Del Giudice - avverte la necessità di individuare "immondezzai", i cittadini andriesi stiano tranquilli poiché Andria non è disposta ad accettare compromessi.
Io per primo, in tutte le sedi e in tutti i modi mi opporrò con tutte le forze a prospettive di questo genere, certo di trovarmi accanto una comunità politica compatta, con una visione unica, che non si abbandona a sterili urla, ma assolutamente efficace», conclude l'intervento Luigi Del Giudice, Assessore comunale alle Politiche Ambientali ed alla Qualità della Vita.