Scuola
Scuola
Scuola e Lavoro

Dimensionamento scolastico: la BAT approva i 7 istituti comprensivi

Il piano presentato dalla Città di Andria è stato recepito dalla provincia: due le autonomie scolastiche. Per l'Ites «Carafa» il Liceo delle Scienze Umane, per il «Nuzzi» il Liceo Tecnologico. Si attende l'ok della Regione

Con due giorni di anticipo rispetto al termine fissato dalla Regione Puglia nelle Linee di indirizzo sulla Rete Scolastica e di programmazione dell'offerta formativa, la Giunta della Provincia di Barletta Andria Trani ha varato il proprio Piano di dimensionamento per l'anno scolastico 2013/14. Nello specifico il nuovo assetto del primo ciclo di studi, ovverosia quello costituito dalle scuole dell'infanzia e dalle scuole primarie (elementari) condotte dai circoli didattici, dalle scuole secondarie di primo grado (Medie) e dagli istituti comprensivi, è stato approvato in questo modo per la città di Andria come già anticipato da AndriaViva (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/scuola-sette-istituti-comprensivi-e-due-autonomie-ecco-la-proposta-di-andria/) lo scorso 17 novembre: vi saranno 7 istituti comprensivi più 2 autonomie scolastiche, ricavate dallo sdoppiamento dell'Istituto "Imbriani-Salvemini", in ragione dell'elevato numero di studenti.

Dovrebbero toranre quindi in vita distintamente, il Circolo Didattico «Imbriani» con 929 alunni e la Scuola secondaria di I grado «Salvemini» con 563 alunni; quest'ultima, nonostante rimanga sotto soglia (600), viene salvaguardata dalla media andriese di 1.315 alunni, nettamente al di sopra dei 900 previsti dallo Stato, quale criterio per l'assegnazione dei Dirigenti Scolastici alle Scuole esistenti. Per quel che riguarda gli istituti di istruzione secondaria, invece, ad Andria l'Ites «Carafa» è stato candidato all'attivazione del Liceo delle Scienze Umane con opzione Economico-Sociale ed all'istituzione dell'Industriale con l'indirizzo chimica, materiali e biotecnologia. Per il Liceo «Nuzzi» invece si è proposta l'opzione Scienze Applicate ovverosia il Liceo Tecnologico.

«La nostra proposta di Rete oltre che dal numero degli alunni iscritti e dalla media abbondantemente al di sopra dei 900 alunni per istituto - ci dice Pompeo Camero, Assessore alla Pubblica Istruzione della BAT - è sorretta dalla coerenza con le nostre linee di programma, stilate sulla scorta dei dati desunti dall'Osservatorio Provinciale del Lavoro. Per quel che concerne il segmento relativo alla Rete delle Scuole Superiori, la novità più evidente è data dalla tendenza della Provincia ad assecondare l'orientamento delle famiglie e la propensione del territorio verso le scuole industriali, foriere della tanto decantata innovazione del sistema produttivo ed artigianale locale - conclude Camero - la "Scuola che f@rete" istituita nella BAT e tuttora unica nel suo genere, è sempre più legata al tema dello sviluppo locale, che attraverso iniziative di successo come l'IncontraLavoro, condotta in partenariato col Formez, coniuga sempre più i Piani dell'Offerta Formativa delle nostre Scuole, con le esigenze delle Piccole e Medie Imprese del territorio».

Ora attesa per il parere della Regione che dovrà recepire le proposte delle provincie per la nuova organizzazione scolastica delle diverse città della BAT.

© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.