La vita in diretta
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Vita di città

Come un tragico dejavù: la morte di Vincenza da Andria in tutte le TV

"Era solare, sempre disponibile con tutti, la ma donna meravigliosa"

La storia si ripete: un altro femminicidio, i collegamenti con i talk della cronaca a raccontare, a cercare una spiegazione, a capire se quello che è accaduto poteva essere previsto o evitato. La storia di Vincenza, di questo ennesimo femminicidio tragico, anch'esso perpetrato in famiglia, da ieri mattina ha avuto ampio spazio in diverse trasmissioni, compresa "La vita in diretta condotto da Alberto Matano", in un servizio che è seguito immediatamente a quello ancora caldo della morte di Giulia Cecchettin. Non c'è misura alla tragedia, e a quella di una fanciulla di 22 anni cui è stata strappata la vita si è unita quella di Vincenza, che negli ultimi tempi alle richieste delle amiche "Come stai?" rispondeva: "Eh, insomma così così". Vincenza, che una settimana fa era stata picchiata dal marito, una situazione che ha preso una piega violenta in poco tempo, dopo addirittura auguri pubblicati dalla stessa Vincenza a Luigi sulla sua pagina Facebook due mesi fa, a settembre, per il quattordicesimo anniversario di matrimonio e "per una famiglia bellissima che si era riusciti a creare insieme, capace di superare le difficoltà" .

Ma Vincenza era appagata dal suo lavoro, aveva avuto anche una promozione come rappresentante, guadagnava probabilmente più del marito che invece si arrabattava con lavori saltuari, e forse, è solo un'ipotesi, si intende - espressa anche da Matano - in lui maturava una rabbia e una frustrazione che, come spesso capita, è degenerata in litigi, accuse, recriminazioni nei confronti di una moglie che invece riusciva a gestire il suo ruolo di madre con quella di donna ben inserita nella società. E altre amiche , contattate per telefono o intervistate lu diretta, hanno riferito che i litigi da quando lei aveva deciso di separarsi e lasciare quella casa insieme ai suoi bambini, solo una settimana fa erano sfociati in una aggressione fisica che la aveva portata addirittura al pronto soccorso per controllare lo stato di contusioni e danni al cuoio capelluto. "L'abbiamo convinta noi ad andare a farsi controllare, è rientrata alle due del mattino a casa della mamma", dicono le amiche. Già, le le amiche, che ora sono disperate e che però, proprio in giorni caldi come quelli dell'uccisione di Giulia, non erano riuscite a intravedere la possibilità di un epilogo tragico della vicenda. L'uomo avrebbe dichiarato al suo avvocato che i bambini non sono stati presenti al delitto, ma chiusi in camera. Ci si chiede quale differenza ci sia, immaginando il loro stato, rinchiusi in camera tra le urla dei genitori e poi il silenzio della madre, i loro pianti e grida avvertite dagli operatori del 118, chiamati dall'uomo dopo le coltellate inferte sulla moglie.

La convalida del fermo - a detta dello stesso avvocato - dovrebbe avvenire venerdì mattina con l'imputazione di omicidio aggravato dal legame familiare. "Era solare, sempre disponibile con tutti, la ma donna meravigliosa" , ricorda un'altra amica. Dante Alighieri mise nella ghiaccia infernale, nel punto più basso degli Inferi, I criminali peggiori, quelli che commettono delitti contro i propri cari. Con alcune coltellate è stata uccisa una donna e colpita per sempre l'anima di due bambini. Le trasmissioni e i commenti continuano, ma purtroppo continuano anche a ripetersi sempre uguali.
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