
Politica
Come può ripartire Andria? Vincenzo Caldarone: «Esperienza, idee e progetti a servizio della comunità»
Intervista esclusiva all'ex sindaco della città federiciana dal 1996 al 2005 e artefice del movimento civico "Andria Bene Comune"
Andria - domenica 5 luglio 2020
06.30
L'esperienza, le idee e i progetti a servizio della comunità. E' ciò che serve per far ripartire la città di Andria secondo il dott. Vincenzo Caldarone, che abbiamo intervistato in vista delle amministrative che ci attendono a settembre. Già sindaco di Andria dal 1996 al 2005, Caldarone è esponente di spicco del movimento civico Andria Bene Comune e artefice del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino. Anche di questo argomento ha parlato l'ex Primo Cittadino andriese e dottore commercialista, ricordandola come «una stagione effervescente che ha avuto Andria come motore e anima, un'opportunità di incontro tra amministrazioni pubbliche, soggetti di governo e altre categorie. Si incontravano persone per attuare progetti insieme, quegli stessi progetti che possono rimettere in piedi una città devastata e dimenticata, che ha bisogno di rassicurazioni e di credere nel proprio futuro».
Un progetto, in campo politico, è nato mesi fa proprio grazie a Vincenzo Caldarone: si tratta di "Andria Bene Comune", un percorso di rete civica che intende raccogliere gruppi, associazioni e cittadini che punta a mettere in campo idee di sviluppo e progresso. In questo senso, le elezioni comunali rappresentano sì uno snodo importante, ma conta maggiormente avere unità d'intenti attorno a un progetto. In questo, lo stesso Caldarone ha sottolineato una condizione: «Ai miei amici delle forze politiche di sinistra ho detto che se si presentano come pezzi di partito, non avranno il nostro dialogo. Se invece ci presentiamo insieme come esperienze politiche e di comunità, forse la città non tornerà a fidarsi ma sicuramente ad allearsi. Un progetto vincente non nasce dalla spartizione di pezzi di potere, ma dalle idee che si possono mettere in comune. Se il centrosinistra o i partiti che ad esso fanno capo scelgono di aderire a questo modo di agire, fanno senz'altro qualcosa di onorevole per sè e utile per la città».
Nel corso dell'intervista, abbiamo chiesto a Vincenzo Caldarone cosa farà in vista delle comunali, chiarendo soprattutto la sua posizione nella candidatura a sindaco di Andria: «Ci ho pensato e in alcuni momenti ho anche dato la mia disponibilità, non ho certo paura di prendermi le responsabilità per governare. Credo, però, che le candidature debbano portare ad unire e non a piantare bandierine, inoltre non voglio essere un tappo sulla nuova classe dirigente. Sono pronto a prendermi le responsabilità nell'attuazione di un progetto, nella ricerca di fondi, nel costruire reti e attività che portano lavoro e investimenti. Preferisco però farlo in squadra, nessuno può fare niente da solo. Giovanna Bruno può essere il candidato di una rete di persone e di realtà civiche oltre che di partiti. Nelle prossime ore metteremo per iscritto regole e progetti per dire dove insieme vorremmo andare».
Nel video che segue, l'intervista completa al dott. Vincenzo Caldarone.
Un progetto, in campo politico, è nato mesi fa proprio grazie a Vincenzo Caldarone: si tratta di "Andria Bene Comune", un percorso di rete civica che intende raccogliere gruppi, associazioni e cittadini che punta a mettere in campo idee di sviluppo e progresso. In questo senso, le elezioni comunali rappresentano sì uno snodo importante, ma conta maggiormente avere unità d'intenti attorno a un progetto. In questo, lo stesso Caldarone ha sottolineato una condizione: «Ai miei amici delle forze politiche di sinistra ho detto che se si presentano come pezzi di partito, non avranno il nostro dialogo. Se invece ci presentiamo insieme come esperienze politiche e di comunità, forse la città non tornerà a fidarsi ma sicuramente ad allearsi. Un progetto vincente non nasce dalla spartizione di pezzi di potere, ma dalle idee che si possono mettere in comune. Se il centrosinistra o i partiti che ad esso fanno capo scelgono di aderire a questo modo di agire, fanno senz'altro qualcosa di onorevole per sè e utile per la città».
Nel corso dell'intervista, abbiamo chiesto a Vincenzo Caldarone cosa farà in vista delle comunali, chiarendo soprattutto la sua posizione nella candidatura a sindaco di Andria: «Ci ho pensato e in alcuni momenti ho anche dato la mia disponibilità, non ho certo paura di prendermi le responsabilità per governare. Credo, però, che le candidature debbano portare ad unire e non a piantare bandierine, inoltre non voglio essere un tappo sulla nuova classe dirigente. Sono pronto a prendermi le responsabilità nell'attuazione di un progetto, nella ricerca di fondi, nel costruire reti e attività che portano lavoro e investimenti. Preferisco però farlo in squadra, nessuno può fare niente da solo. Giovanna Bruno può essere il candidato di una rete di persone e di realtà civiche oltre che di partiti. Nelle prossime ore metteremo per iscritto regole e progetti per dire dove insieme vorremmo andare».
Nel video che segue, l'intervista completa al dott. Vincenzo Caldarone.