
Politica
Azzeramento giunta: Noi con l’Italia sollecita "tavolo politico per affrontare la crisi amministrativa"
Intanto si susseguono incontri con esponenti politici per arrivare, già tra qualche giorno al varo del nuovo esecutivo
Andria - domenica 1 luglio 2018
11.54 Comunicato Stampa
Sono stati giorni di intenso lavoro tra gli esponenti del centro destra cittadino per riuscire, con il Sindaco Nicola Giorgino, a superare impasse dovuto all'azzeramento dell'esecutivo comunale. Il Coordinamento cittadino di Noi con l'Italia, che ha come espressione l'ex parlamentare Benedetto Fucci, intanto sollecita un tavolo politico per affrontare la crisi amministrativa, che a quanto sembra, dovrebbe risolversi ad inizio settimana.
"L'azione di azzeramento della Giunta e la sua conseguente "messa in stato d'accusa", unitamente ai dirigenti comunali, ed il successivo lungo silenzio, hanno provocato i primi effetti.
Assessori e dirigenti che avevano operato con onestà, scrupolo e dedizione, dopo essere stati dichiarati "non all'altezza del compito", hanno perso l'iniziale entusiasmo. E se qualcuno degli assessori revocati fosse riconfermato, resterà contraddistinto dal marchio di essere "il meno peggio" che la piazza possa offrire.
Con la conseguenza di un "tutti contro tutti" che rischia di far perdere di vista i problemi reali, mandare in malora i rapporti personali, professionali e politici, e annichilire le progettualità tecniche e politiche.
Se a fare da cornice a tutto ciò è la notizia di una sanzione irrogata dalla Corte dei Conti al Primo cittadino e da questi pagata, anche in noi, come in altri autorevoli esponenti della coalizione di centro - destra, si insinua il dubbio sulla situazione finanziaria dell'Ente ed anche per noi diventa "interesse prioritario chiarire le questioni del bilancio, per ragioni politiche, generali e personali di tutti, intendiamoci, a cominciare dal Primo cittadino".
Per quanto innanzi esposto, il Direttivo cittadino di Noi con l'Italia, al fine di promuovere un chiarimento tra i partiti politici di maggioranza e tra questi ed il Primo cittadino, chiede l'apertura di un tavolo politico su cui portare, senza ulteriori tentennamenti, i temi che tutti vorrebbero affrontare, ma nessuno "osa" investigare, oltre a quello, indifferibile, della nomina della nuova Giunta.
Anche alla luce di quelli che erano stati gli accordi che le forze politiche avevano sottoscritto all'indomani della vittoria elettorale.
"L'azione di azzeramento della Giunta e la sua conseguente "messa in stato d'accusa", unitamente ai dirigenti comunali, ed il successivo lungo silenzio, hanno provocato i primi effetti.
Assessori e dirigenti che avevano operato con onestà, scrupolo e dedizione, dopo essere stati dichiarati "non all'altezza del compito", hanno perso l'iniziale entusiasmo. E se qualcuno degli assessori revocati fosse riconfermato, resterà contraddistinto dal marchio di essere "il meno peggio" che la piazza possa offrire.
Con la conseguenza di un "tutti contro tutti" che rischia di far perdere di vista i problemi reali, mandare in malora i rapporti personali, professionali e politici, e annichilire le progettualità tecniche e politiche.
Se a fare da cornice a tutto ciò è la notizia di una sanzione irrogata dalla Corte dei Conti al Primo cittadino e da questi pagata, anche in noi, come in altri autorevoli esponenti della coalizione di centro - destra, si insinua il dubbio sulla situazione finanziaria dell'Ente ed anche per noi diventa "interesse prioritario chiarire le questioni del bilancio, per ragioni politiche, generali e personali di tutti, intendiamoci, a cominciare dal Primo cittadino".
Per quanto innanzi esposto, il Direttivo cittadino di Noi con l'Italia, al fine di promuovere un chiarimento tra i partiti politici di maggioranza e tra questi ed il Primo cittadino, chiede l'apertura di un tavolo politico su cui portare, senza ulteriori tentennamenti, i temi che tutti vorrebbero affrontare, ma nessuno "osa" investigare, oltre a quello, indifferibile, della nomina della nuova Giunta.
Anche alla luce di quelli che erano stati gli accordi che le forze politiche avevano sottoscritto all'indomani della vittoria elettorale.