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Cronaca
Arresti caporali, Giorgino: Un fenomeno odioso
Il Sindaco di Andria plaude all'operazione delle forze dell'ordine che ha portato oggi all'arresto di 6 "moderni" caporali
Andria - giovedì 23 febbraio 2017
14.10
«Esprimiamo il plauso della comunità cittadina per i risultati della inchiesta anti caporalato che la Procura della Repubblica di Trani e le forze dell'ordine hanno concluso quest'oggi con gli arresti di quanti sono stati ritenuti coinvolti, a vario titolo, nella morte di Paola Clemente, la bracciante agricola morta a luglio 2015 nelle campagne andriesi. Riteniamo - dichiara il Sindaco di Andria, avv.Nicola Giorgino - che le indagini della Procura di Trani e degli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Trani e del Commissariato della Polizia di Stato di Andria abbiano avuto, e hanno, il merito di avere inciso su un fenomeno odioso di cui dobbiamo tutti liberarci e che, purtroppo, contribuisce a generare confusione e a non distinguere tra imprese agricole rispettose della legge, la schiacciante maggioranza, e qualche caso isolato che non lo fa». Il Sindaco di Andria plaude all'operazione delle forze dell'ordine che ha portato oggi all'arresto di 6 "moderni" caporali.
«E' invece interesse di tutti contribuire, anche culturalmente, ad applicare la recentissima Legge 199 di contrasto al caporalato per evitare che la tragica fine dell'operaia agricola si ripeta e che, in agricoltura come negli altri settori economici, vi sia caporalato e cioè sfruttamento di manodopera al limite dello schiavismo. Andria, terra di braccianti agricoli per storia e tradizione, ringrazia dunque i magistrati e gli uomini delle Forze dell'Ordine impegnati nel monitoraggio e repressione del fenomeno dello sfruttamento nelle
campagne e invita tutti al rispetto della legge e ad evitare che si ricorra ancora al caporalato e quindi si alimenti e si subisca così la concorrenza sleale di chi viola leggi e contratti. E' un problema di dignità delle persone, di economia legale che non deve nemmeno lontanamente confondersi con quella illegale».
«Tutti noi dobbiamo impegnarci in questa direzione e prendere atto che l'operazione di polizia è staao il risultato positivo del superamento del vincolo di omertà che normalmente copre il fenomeno e fa emergere, come ha scritto il Comando provinciale della Guardia di Finanza,una nuova, più moderna e, per certi versi, sorprendente forma di caporalato. Dobbiamo vigilare perchè il fenomeno -conclude Giorgino- sia combattutto con
decisione e tenacia».
«E' invece interesse di tutti contribuire, anche culturalmente, ad applicare la recentissima Legge 199 di contrasto al caporalato per evitare che la tragica fine dell'operaia agricola si ripeta e che, in agricoltura come negli altri settori economici, vi sia caporalato e cioè sfruttamento di manodopera al limite dello schiavismo. Andria, terra di braccianti agricoli per storia e tradizione, ringrazia dunque i magistrati e gli uomini delle Forze dell'Ordine impegnati nel monitoraggio e repressione del fenomeno dello sfruttamento nelle
campagne e invita tutti al rispetto della legge e ad evitare che si ricorra ancora al caporalato e quindi si alimenti e si subisca così la concorrenza sleale di chi viola leggi e contratti. E' un problema di dignità delle persone, di economia legale che non deve nemmeno lontanamente confondersi con quella illegale».
«Tutti noi dobbiamo impegnarci in questa direzione e prendere atto che l'operazione di polizia è staao il risultato positivo del superamento del vincolo di omertà che normalmente copre il fenomeno e fa emergere, come ha scritto il Comando provinciale della Guardia di Finanza,una nuova, più moderna e, per certi versi, sorprendente forma di caporalato. Dobbiamo vigilare perchè il fenomeno -conclude Giorgino- sia combattutto con
decisione e tenacia».