Convegno su anoressia e bulimia
Convegno su anoressia e bulimia
Vita di città

Anoressia e bulimia, emergenza sociale e sanitaria

Numerose le associazioni che hanno sostenuto questo interessante convegno

L'attualissima tematica su "anoressia e bulimia'' è stata sapientemente trattata, sabato 8 aprile, presso l'Aula Magna dell'ITIS "O. Jannuzzi" di Andria ad un pubblico numeroso, composto prevalentemente da giovani e studenti interessati ad una problematica così attuale che spesso viene da loro stessi sottovalutata.
L'incontro è stato organizzato in interclub dalla FIDAPA di Andria, INNER WHEEL Trani, Rotary Club Castelli Svevi Andria, AVIS COMUNALE Andria, Associazione AGE, Associazione Malattie Rare in Puglia e l'Associazione AMMI .
Ad aprire il convegno e a porgere il loro saluto è stata la presidente della Fidapa Gabriella Bonadies la quale ha espressamente voluto venisse trattata quest'importante tematica che colpisce in particolar modo i giovani. A relazionare sulla tematica "Anoressia e Bulimia: emergenza sociale e sanitaria tra gli adolescenti e non solo" il dott. Michele Fattibene ginecologo esperto in problematiche giovanili, referente della società SIAD (società italiana di adolescentologia) SIMA (società italiana di medicina dell'adolescenza) SIGIA, del centro di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Università di Firenze e responsabile del servizio di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza presso l'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria.

Hanno proceduto con i saluti la Dirigente Scolastica dell'Istituto ITIS "Onofrio Jannuzzi" di Andria dott.ssa Fortunata Terrone, la presidente della Inner Wheel Club di Trani Francesca Pisani, il presidente del Rotary Club Andria "Castelli Svevi", Antonio Riezzo il quale ha tra l'altro specificato che il Rotary è una associazione i cui soci vogliono mettere a disposizione della società la loro competenza con azioni di servizio ed essendo molto sensibili alle nuove generazioni, prestano molta attenzione alle tematiche della salute con l'attuazione di appositi "service" .

Sono seguiti i saluti della presidente dell' Associazione AVIS Andria Maria Grazia Jannuzzi che ha evidenziato che l'AVIS è una Associazione avente a cuore la salute delle persone, condizione necessaria per poter donare sangue. Sono proseguiti i saluti del presidente della Associazione AGE Riccardo Lapenna, Associazione di genitori presente nel territorio cittadino dal 2003 la cui missione è quella di sostenere la genitorialità quotidiana. Quest'ultimo ha evidenziato che, con l'attivazione dello sportello di ascolto aperto dal 2011, sono emerse varie problematiche come quella della anoressia e bulimia, spesso sottovalutate tanto che molti decidono di chiedere aiuto quando purtroppo ormai la situazione è già degenerata. Il presidente dell'AGE ha inoltre spiegato come all'interno dell'associazione operi una figura specialistica che si pone in una posizione di accompagnamento per qualsiasi problematica esposta , ma spesso gli stessi genitori sono restii ad approcciarsi agli incontri informativi organizzati attivandosi solo di fronte a situazioni che presentano problematiche già conclamate. In ultimo il dr Lapenna ha sottolineato la necessità di coinvolgere maggiormente gli adulti nella fase di crescita adolescenziale dei propri figli.

Saluta la platea la presidente dell' Associazione Malattie Rare, Marilina Bevilacqua rivolgendosi ai ragazzi in platea esortandoli a non farsi prendere mai dallo sconforto delle problematiche che si trovano ad affrontare ed mettendo in risalto l'importanza di comunicare con i genitori e con gli educatori per manifestare i propri disagi e malesseri e chiedere aiuto; la presidente della Associazione AMMI Mariangela Chieppa ha dichiarato poi la sua disponibilità a trattare in rete con le altre realtà associative cittadine le problematiche trattate durante il convegno mettendo a disposizione le professionalità presenti nella associazione..
Ha infine salutato la platea il governatore designato Rotary Distretto 2120 per l'anno 2019 Sergio Sernia, il quale ha riferito che all'interno del Distretto sono presenti molti professionisti di cui moltissimi medici, tra cui il compianto prof. Veronesi quale socio onorario, che mettono a disposizioni le loro professionalità di alta specializzazione in particolare nella realizzazione di service volti a sensibilizzare e informare la popolazione e nella donazione di somme destinate alle prestazioni di cure sanitarie per debellare le malattie nei paesi in via di sviluppo.
Il relatore dr Michele Fattibene ha iniziato la trattazione dell'argomento su anoressia e bulimia nervosa definendo gli stessi come fenomeni in forte aumento negli ultimi anni. Nel mondo occidentale sono circa più di 3 milioni le persone che ne sono colpite, soprattutto donne e adolescenti, tuttavia anche un numero sempre crescente di uomini ne è soggetto. Oggi se ne parla molto, ma spesso senza conoscerne il vero significato; queste due malattie, infatti, sono a volte confuse, conosciute solo in parte oppure sono semplificate con l'errato binomio anoressia uguale magrezza, bulimia uguale obesità.

L'anoressia e la bulimia anzitutto sono classificabili come delle vere e proprie malattie, tra l'altro molto complesse, poiché riguardano sia la psiche che il corpo: sono caratterizzate entrambe da un errato approccio con il proprio corpo e con il cibo, che porta però a comportamenti diversi. Per esempio la persona affetta da anoressia tenta in ogni modo di limitare, se non evitare del tutto, l'assunzione di cibo, quella bulimica vorrebbe invece resistergli, ma spesso cede e si getta in abboffate spropositate seguite quasi sempre da vomito autoindotto e tantissimi sensi di colpa. Ciò che ne risulta è che la persona anoressica diventa ben presto sottopeso, fino a poter raggiungere una magrezza che la mette a rischio di vita, mentre quella bulimica mantiene un peso normale e, solo a volte, è oppure diventa, in sovrappeso. Per questo la bulimia, benché più frequente dell'anoressia, è più difficile da individuare, dal momento in cui non lascia tracce visibili esternamente sulle persone, anche se mina fortemente la loro salute dall'interno causando danni soprattutto all'apparato digerente, con rischio di ulcere ed emorragie interne, ma anche alla pelle, alla vista, addirittura al cuore, causando aritmie e scompensi cardiaci.
La persona anoressica, invece, pur essendo dimagrita e avendo un peso ben al di sotto dei valori considerati nella norma, continua a non piacersi fisicamente, a non accettarsi per come è e a vedersi grassa, cosa che la fa persistere nel suo atteggiamento autolesionista nei confronti del cibo. La scarsa alimentazione, che arriva a volte persino al digiuno totale, procura danni al sistema endocrino, bloccando nelle donne il ciclo mestruale con gravi conseguenze per la fertilità, alle ossa, aumentando il rischio di osteoporosi, alla pelle, ai capelli, al sistema digerente, ma soprattutto al cuore. Le conseguenze ultime, per chi scende sotto i 40 kg di peso, possono essere purtroppo anche la morte, dovuta nelle maggioranza dei casi proprio alle complicanze cardiache.

Tuttavia l'anoressia non va vista solo come ricerca della bellezza estetica che porta al rifiuto del cibo e al digiuno, va bensì intesa come una profonda crisi interiore e quindi come una domanda di aiuto, una richiesta di riconoscimento del proprio dolore, dolore di vivere e di accettarsi che si manifesta nel periodo adolescenziale, momento fondamentale della vita di ogni persona in quanto fase di trasformazione fisica e psicologica dell'individuo che provoca tensioni tali da portare ad uno stato d'ansia a cui si aggiungono le problematiche sessuali ed anche il rapporto con il cibo. Inoltre è sempre più chiaro il fatto che stiamo assistendo ad un cambiamento radicale degli stili di vita degli adolescenti quali fumo, alcol, l'uso di cannabis, disordini sessuali, gravidanze indesiderate, stili che portano ad avere da parte dei giovani un rapporto alterato e distorto con il cibo tale da percepire il corpo come un nemico nel caso della anoressia nervosa, oppure ad avere una fame infinita che sfocia nella bulimia.

Oltre a ciò si assiste alla proposta di modelli nell'ambito dello sport che, apparentemente, sembrano innocui ma che nella realtà portano ad enfatizzare l'aspetto fisico, quali possono essere gli sport di resistenza come la corsa, gli sport in cui ha particolare rilievo la magrezza come la ginnastica artistica e la danza, e sport prevalentemente maschili come il culturismo e il pugilato che inducono i giovani a trascorrere molto tempo in palestra, sottoponendosi a esercizi di potenziamento muscolare e a scrutarsi ripetutamente allo specchio per valutare lo sviluppo delle varie masse muscolari, portandoli spesso ad sottoporsi a diete iperproteiche, pesarsi ripetutamente utilizzando integratori e avendo un rapporto ossessivo con il cibo e il proprio corpo.
Queste patologie, anoressia e bulimia, sono dunque dei disturbi alimentari patologici che possono creare gravi disturbi psicologici e per i quali si può anche morire. E' importantissimo cogliere subito questi disagi e questi segnali e, un ruolo fondamentale, deve essere svolto essenzialmente dalla famiglia, ma a riguardo è importante il ruolo degli educatori all'interno della scuola.
Molto spesso la famiglia è del tutto assente, i genitori non ascoltano i propri figli, non prestano attenzione ai segnali e ai comportamenti degli stessi. Innanzitutto i segnali che possono allertare i genitori sono quelli di vedere i propri figli saltare i pasti, escludere a priori un gruppo di alimenti, oppure un controllo del peso esasperato. Al cogliere di questi segnali i genitori, con l'aiuto del pediatra o del medico di base, possono iniziare subito a lavorare in rete. Dalla malattia si può guarire con l'aiuto di una appropriata psicoterapia . L'approccio terapeutico deve essere multidisciplinare dove tante professionalità competenti devono apportare il loro contributo (consultori, medici di base o pediatri, associazione dei genitori e altre associazioni peculiari che si interessano alla cura degli adolescenti colpiti da questa problematica, la scuola con la istituzione di uno sportello di ascolto cui preporre psicologi pronti a cogliere ogni piccolo segnale di fragilità o di disagio).

Da quanto suddetto si evince quanto sia fondamentale lavorare in rete per combattere questi disturbi e a dare una risposta reale a queste richieste di aiuto.
A fine convegno il medico neuropsichiatra Savina Leonetti ha evidenziato come nella Asl Bat è presente nella città di Margherita di Savoia un centro specialistico sui disturbi della condotta alimentare in cui sono previsti, al suo interno, vari servizi che vanno dal centro di ascolto alla cura e all'accompagnamento, insieme con uno staff di specialisti composto da medici psichiatri, psicologi, nutrizionisti infermieri dove ognuno per le proprie competenze si prende cura del caso specifico. Si spera inoltre che l'approccio multidisciplinare attuato dalla nostra Asl/Bt possa essere da volano anche per le altre Asl, considerato che l'anoressia e bulimia è divenuta una vera e propria emergenza sociale e sanitaria.



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