
Politica
Andria, un nuovo poliambulatorio in via Barletta, se ne parla in IV Commissione
Intervento della prof.ssa Giovanna Bruno "Valutare le ricadute sul versante socio sanitario"
Andria - mercoledì 1 febbraio 2017
19.15
Poliambulatori ed uffici amministrativi per accorpare le varie realtà sanitarie dislocate sul territorio. La Asl Bat ha individuato un immobile su via Barletta ad Andria. Per procedere con il progetto e la realizzazione serve un cambio di destinazione d'uso dello stabile nella zona industriale affinchè possa essere idoneo all'esercizio delle attività e dei servizi sanitari. Su questo si dovrà esprimere il consiglio comunale, passando per il vaglio delle commissioni. Il provvedimento è stato già analizzato dalla V^ che si occupa di urbanistica e sviluppo del territorio. Nelle scorse ore il provvedimento è arrivato anche sul tavolo della IV^ CCP "dei servizi" che lo analizzerà sulle ricadute che tale decisione potrà avere sul versante socio sanitario, tenuto contro che si tratta di una zona periferica rispetto al centro cittadino.
La prof.ssa Giovanna Bruno, presidente IV^ Commissione Consiliare Permanente, aveva invitato nella scorsa seduta il direttore generale della Asl Bat Ottavio Narracci, impossibilitato però a parteciparvi. Alla riunione di giovedì prossimo è stato riconvocato insieme al Sindaco Giorgino. "Il fine da raggiungere è di grande importanza – spiega Giovanna Bruno – restano da fare le valutazioni nell'ottica del massimo risultato con il minore sforzo, ovvero considerare non solo dal punto di vista tecnico l'opportunità se questa struttura commerciale possa subire una variante urbanistica per essere utilizzata per un fine pubblico, ma considerare se sia conveniente per Andria avere in una struttura, decentrata uffici e poliambulatori, dove si dovranno recare mamme con passeggini, anziani e disabili, tenuto conto che tale zona non ha, tra l'altro servizi di trasporto assidui e parcheggi sufficienti tali da accogliere una vasta utenza. Altro punto che intendiamo analizzare è se tali uffici resteranno fino a quando sarà realizzato il nuovo ospedale di Andria, così come previsto dalla Regione, e se ad esempio tra gli uffici che saranno soppressi ci sarà anche il Centro Unico di Prenotazione di via Potenza, o se questo resterà e se ne aggiungerà uno nuovo in via Barletta, tenuto anche conto delle risicate risorse umane di cui dispone oggi la Asl /Bt. Purtroppo in tema di sanità Andria sta vedendo scomparire servizi ed uffici -ultimo di questi lo Spesal trasferito a Barletta-, di rilievo primario per un livello sanitario soddisfacente per una città di 100 mila abitanti".
La prof.ssa Giovanna Bruno, presidente IV^ Commissione Consiliare Permanente, aveva invitato nella scorsa seduta il direttore generale della Asl Bat Ottavio Narracci, impossibilitato però a parteciparvi. Alla riunione di giovedì prossimo è stato riconvocato insieme al Sindaco Giorgino. "Il fine da raggiungere è di grande importanza – spiega Giovanna Bruno – restano da fare le valutazioni nell'ottica del massimo risultato con il minore sforzo, ovvero considerare non solo dal punto di vista tecnico l'opportunità se questa struttura commerciale possa subire una variante urbanistica per essere utilizzata per un fine pubblico, ma considerare se sia conveniente per Andria avere in una struttura, decentrata uffici e poliambulatori, dove si dovranno recare mamme con passeggini, anziani e disabili, tenuto conto che tale zona non ha, tra l'altro servizi di trasporto assidui e parcheggi sufficienti tali da accogliere una vasta utenza. Altro punto che intendiamo analizzare è se tali uffici resteranno fino a quando sarà realizzato il nuovo ospedale di Andria, così come previsto dalla Regione, e se ad esempio tra gli uffici che saranno soppressi ci sarà anche il Centro Unico di Prenotazione di via Potenza, o se questo resterà e se ne aggiungerà uno nuovo in via Barletta, tenuto anche conto delle risicate risorse umane di cui dispone oggi la Asl /Bt. Purtroppo in tema di sanità Andria sta vedendo scomparire servizi ed uffici -ultimo di questi lo Spesal trasferito a Barletta-, di rilievo primario per un livello sanitario soddisfacente per una città di 100 mila abitanti".