Andria scopre le targhe di quattro testimoni di legalità
Andria scopre le targhe di quattro testimoni di legalità
Attualità

Andria scopre le targhe di quattro testimoni di legalità nel Giardino dei Giusti

L’importanza di un grande impegno civile con l’APAMRI e la Fondazione Gariwo

Continuano le iniziative di legalità, libertà e giustizia sociale portate avanti dall'APAMRI – Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, che ritiene indispensabile tramandare ai giovani tali valori, affinché essi possano riscoprirli.

Ad Andria, nel Giardino dei Giusti, all'interno del Parco intitolato al "Cardinale Corrado Ursi", sono state scoperte quattro nuove targhe dedicate ad altrettanti testimoni di legalità: Aldo Moro e gli uomini della sua scorta, Don Tonino Bello, vescovo e presidente di Pax Christi, Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo ucciso dalla mafia, e Giacomo Matteotti, deputato socialista antifascista. Un omaggio alla memoria e un forte messaggio di impegno per le nuove generazioni, che ha visto come protagoniste l'APAMRI – Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, rappresentata dal Presidente Nazionale Cavaliere Ufficiale Riccardo Di Matteo e dal Segretario Generale Commendator Michele Grillo, la Fondazione Gariwo, istituzione che da anni opera per preservare la memoria dei Giusti nel mondo, il Forum Ambiente "Ricorda e Rispetta" e ilComune di Andria con la sindaca Giovanna Bruno.

La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità civili e dei vertici delle Forze dell'Ordine. Presente anche Giovanni Ricci, figlio di Domenico Ricci, caposcorta di Aldo Moro, che ha portato la sua toccante testimonianza, sottolineando l'importanza di coltivare la memoria e di farla diventare un esempio di coraggio e dedizione per i più giovani.


Consolidato attorno al valore della memoria, della giustizia e dell'impegno civile, l'evento ha visto tra i suoi protagonisti anche la Questura di Barletta-Andria-Trani, rappresentata dal Questore, Dr. Alfredo Fabbrocini, presente in due significativi momenti istituzionali.

La giornata è iniziata presso il Parco Cardinale Ursi con l'inaugurazione del "Giardino dei Giusti", uno spazio simbolico dedicato a figure esemplari che hanno incarnato l'alto senso del servizio allo Stato. Tra coloro che sono stati onorati figura anche il Vice Questore della Polizia di Stato Boris Giuliano, assassinato dalla mafia nel 1979. La cerimonia, partecipata dalle istituzioni, dalle scuole e dalla cittadinanza, si è svolta in un clima di intensa commozione e consapevolezza civica. La presenza del Questore ha testimoniato il legame profondo tra memoria e responsabilità, valori imprescindibili nella quotidiana lotta per la legalità.

A seguire, presso l'I.I.S.S. "Ettore Carafa", si è tenuto un incontro commemorativo dedicato ad Aldo Moro e agli uomini della sua scorta. Il momento è stato impreziosito dalla toccante testimonianza di Giovanni Ricci, figlio del carabiniere Domenico Ricci, caduto nella strage di via Fani. «Mio padre amava tantissimo il suo lavoro e lo portava avanti con orgoglio e sacrificio», ha dichiarato Ricci durante l'incontro con gli studenti dell'istituto "Ettore Carafa".
In questo contesto particolarmente significativo, la Sindaca di Andria, Avv. Giovanna Bruno, ha consegnato gli Attestati di Benemerenza a due figure di spicco della Questura BAT, i Sovrintendenti Capo Coordinatori della Polizia di Stato, Antonio Belardi e Filomeno Marinelli, nonchè al Luogotenente Guido Dante ed al Brigadiere Capo Giuseppe Ferreri, dell'Arma dei Carabinieri, tutti attualmente in quiescenza, in riconoscimento dell'impegno profuso nel corso della loro carriera a servizio della collettività.
Il Cavaliere Di Matteo ha spiegato come: «La presenza dei nuovi giusti rappresenta un inno alla memoria e alla speranza, un gesto che richiama l'inizio di una giornata nuova, illuminata dalla volontà di non dimenticare il passato e di impegnarsi per il bene comune. Questo momento ci ricorda che la memoria dei nuovi giusti è un faro che ci guida verso valori eterni di giustizia e solidarietà», evidenziando come «La presenza dei nuovi giusti rappresenta un inno alla memoria e alla speranza. È nostro dovere trasmettere questi valori e fare in modo che diventino un faro per le future generazioni».
La Sindaca Giovanna Bruno ha accolto e valorizzato questa iniziativa, sottolineando l'importanza di diffondere i valori della giustizia e della memoria in tutto il Paese e ha ribadito come «la memoria sia un patrimonio comune che va custodito e tramandato, affinché la cultura della legalità e della giustizia possa diventare parte integrante della vita quotidiana».
L'evento si inserisce in un più ampio percorso che ha già reso omaggio a figure come Luca Attanasio, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato. La giornata si è conclusa con la consegna degli Attestati di Benemerenza agli operatori delle Forze dell'Ordine che hanno dedicato la loro carriera alla tutela della collettività: Antonio Belardi, Filomeno Marinelli, Dante Guido e Giuseppe Ferreri. Un segno tangibile di gratitudine e rispetto per chi ha fatto della legalità una missione.
Prosegue, dunque, l'impegno costante dell'APAMRI, che da anni opera per promuovere i valori della legalità e della memoria attraverso il ricordo dei Giusti e la valorizzazione del servizio delle Forze dell'Ordine e delle istituzioni. Il percorso tracciato dall'APAMRI, insieme alla Fondazione Gariwo, si conferma un esempio di impegno civile capace di coinvolgere la comunità e le giovani generazioni, alimentando una cultura di giustizia e responsabilità che rappresenta il fondamento della convivenza democratica.
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