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Consiglio comunale: scoppia la polemica dopo il rinvio dei provvedimenti sui dehors e carico scarico merci

I chiarimenti ed i distinguo corrono sulla rete, Pierpaolo Matera ed Antonio Nespoli

Proseguono i commenti dopo il consiglio comunale di ieri sera che a causa del mancato numero legale in aula, con importanti assenze dai banchi della maggioranza, ha visto saltare due provvedimenti importanti per il commercio e per la città: quello sui dehors e quello sullo scarico e carico merci. Tale inottemperanza da parte di alcuni consiglieri comunali ha provocato lo sdegno dell'assessore Pierpaolo Matera, che oggi, tramite un post di facebook, ha commentato così di quanto è accaduto:

"Personalmente appena nominato assessore alle attività produttive ho accelerato i tempi, lavorando con determinazione con le categorie sindacali e gli ordini professionali dei tecnici, per addivenire agli attesi regolamenti sui dehors e il carico e scarico merci. L'ho fatto perché era giusto in quanto atti attesi da tempo e le associazioni di categoria chiedevano celerità e chiarezza. Ieri purtroppo, nonostante gli sforzi profusi, il Consiglio Comunale non ha approvato le due delibere in oggetto, per mancanza del numero legale. Alcuni consiglieri di maggioranza hanno preferito fare altre attività ieri sera anziché adempiere al proprio ruolo. Ha ragione il sindaco: il torto lo hanno fatto alla città e non certo a nessun altro. Ma io non demordo e l'Amministrazione non demorderà in quanto riporteremo il prima possibile in aula i due provvedimenti. Inoltre sulle due questioni c'erano anche state riunioni politiche preliminari andate a buon fine. Insomma nessuno può accampare scuse. Nessuno..."

Alle accuse di irresponsabilità da parte del sindaco, così si difende il consigliere di Forza Italia (ed ex assessore nella prima sindacatura Giorgino) Antonio Nespoli, che era tra gli assenti al consiglio comunale di ieri sera.

"Noto che alcuni componenti dell'attuale maggioranza ( Sindaco in testa) hanno anche l'ardire di scrivere post su fb per quanto successo ieri sera in Consiglio Comunale dove ad un certo punto è venuto meno il numero legale e non si sono potuti approvare due regolamenti (carico/scarico merci e dehors).
Io non ci sono andato e non ho fatto mistero di aver preferito fare altra scelta.
L'ho fatto perché, per il mio senso di responsabilità, ritengo prioritario affrontare questioni ben più importanti per la città e i suoi cittadini in questo delicato momento storico.
Ritengo prioritario affrontare quanto accaduto nel centro-destra andriese con riferimento alle elezioni provinciali dove ben 10 consiglieri di maggioranza, per vari motivi, non hanno votato la lista di centrodestra. Di questi dieci, ben tre si sono prodigati addirittura per una sua esclusione, arrivando a formulare gravi accuse, mentre altri tre hanno votato un esponente del PD. Sono proprio curioso di sapere cosa li ha spinti a questa scelta: se hanno apprezzato la linea del PD che richiedeva le dimissioni di tutti i consiglieri e mandare l'Amministrazione a casa, o perché, di contro, hanno particolarmente gradito la convergenza dei loro voti su qualche provvedimento. Non so dirvi cosa sia più grave. Un chiarimento, però, lo ritenevo e lo ritengo opportuno e indispensabile, non potendo qualcuno pensare di trincerarsi dietro la "quasi" segretezza del voto.
Dal punto di vista amministrativo ritengo, invece, doveroso, come più volte segnalato, che debbano assumersi decisioni forti e soprattutto condivise sul redigendo piano di rientro, considerata la drammatica situazione finanziaria dell'Ente. In questo caso, dopo un paio di riunioni ripetitive, aspettavamo altre convocazioni e, soprattutto, la documentazione utile al confronto per le scelte da effettuarsi. Niente di tutto questo a distanza di sole due settimane dalla scadenza del termine per l'approvazione del Piano. Nelle more, poi, non sono mancate scelte scellerate e non condivise effettuate dalla Giunta sulla mensa scolastica.
Dunque, questi due regolamenti che non cambiano purtroppo di una virgola le sorti della città e che possono essere approvati tranquillamente tra un mese, servono in questo periodo solo a distrarre, a far parlare di altro, a far scrivere qualche comunicato a qualche beneficiato di questa Amministrazione. Si spieghi, ad esempio, perché il regolamento sui dehors, così importante per i commercianti e per la città, sia stato tenuto per mesi e mesi a giacere nei cassetti.
Ecco, per marcare il mio dissenso rispetto a questo modo sciatto e falso di amministrare, ho preferito disertare questa convocazione di consiglio comunale, ho preferito fare altro e renderlo plasticamente noto. Io non sono un consigliere di maggioranza che siede in consiglio per votare provvedimenti non condivisi o illustrati a cose già fatte; sono un consigliere comunale che intende dare risposte ai bisogni della città e dei suoi cittadini, libero da qualsivoglia tipo di condizionamento, come ho sempre cercato di fare in questi anni.
Non lo so quanta autorevolezza dia questa posizione, di certo non consente a nessuno di giudicarla !!!"
  • Nicola Giorgino
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