
Vita di città
Andria esprime solidarietà alla famiglia del bambino autistico
Il commissario prefettizio Gaetano Tufariello si fa portavoce del sentire collettivo
Andria - mercoledì 17 giugno 2020
Che si sia trattato di una bravata o dell'epilogo di un gioco di gruppo, quanto accaduto al bambino autistico di Andria non ha lasciato la comunità indifferente. Dopo il sopralluogo effettuato ieri dalla Polizia di Stato e dai responsabili dell'associazione "Onda d'urto onlus", nei pressi del canale Ciappetta Camaggio, è intervenuto sull'episodio il commissario prefettizio Gaetano Tufariello per esprimere la sua solidarietà personale e quella dell'intera città alla famiglia del bambino.
«Sono amareggiato, e con me tutta la comunità cittadina, per l'episodio che ha coinvolto il bambino autistico caduto nel canalone Ciappetta-Camaggio. Esprimo - ha dichiarato Tufariello - al bambino e alla famiglia la vicinanza della città e delle istituzioni per quanto accaduto e sollecito, a mia volta, le Forze dell'Ordine a fare tutta la chiarezza necessaria sull'episodio. La solidarietà della città è a tutte le famiglie con bambini o ragazzi con fragilità e prendo atto, positivamente, dell'impegno profuso dal dott. Dino Leonetti e da Antonio Tragno perchè hanno voluto seguire l'attività degli agenti della Polizia di Stato che hanno raccolto le testimonianze di alcuni ragazzini, e dei loro genitori, attività utile a procedere con le indagini».
«Sono amareggiato, e con me tutta la comunità cittadina, per l'episodio che ha coinvolto il bambino autistico caduto nel canalone Ciappetta-Camaggio. Esprimo - ha dichiarato Tufariello - al bambino e alla famiglia la vicinanza della città e delle istituzioni per quanto accaduto e sollecito, a mia volta, le Forze dell'Ordine a fare tutta la chiarezza necessaria sull'episodio. La solidarietà della città è a tutte le famiglie con bambini o ragazzi con fragilità e prendo atto, positivamente, dell'impegno profuso dal dott. Dino Leonetti e da Antonio Tragno perchè hanno voluto seguire l'attività degli agenti della Polizia di Stato che hanno raccolto le testimonianze di alcuni ragazzini, e dei loro genitori, attività utile a procedere con le indagini».