Speciale
Coratella: "Andria è a 5 Stelle". Giorgino deve dimettersi?
Cappotto in Puglia per i grillini che conquistano tutti i seggi
Andria - martedì 6 marzo 2018
15.03
Il Movimento 5 Stelle è ovunque. 24 seggi su 24 (16 collegi della Camera e 8 del Senato) in Puglia sono dei grillini, che raggiungono il cappotto a livello regionale con il 44.9% di voti.
La percentuale si alza nella Bat, dove si sfiora il 50% dei voti, per volare quasi al 52% nella città di Andria, dove più di 1 andriese su 2 ha dato fiducia al partito grillino.
"Un risultato atteso ma comunque sbalorditivo - ha affermato Il consigliere pentastellato, Michele Coratella, nonchè capogruppo consiliare -. Un risultato che deve far riflettere Giorgino e la maggioranza. Il messaggio dei cittadini è chiaro: hanno scelto il Movimento 5 Stelle e se si andasse alle elezioni amministrative sono convinto che otterremmo una riconferma".
"Per Giorgino - aggiunge Coratella - è arrivato il momento di andare a casa. Per la maggioranza è arrivato il momento di lasciaci le sorti della città, in un momento in cui la stessa Forza Italia sfiducia se stessa".
Il riferimento è alla richiesta di dimissioni della Presidente del Consiglio comunale, Laura di Pilato, a firma dei capigruppo di maggioranza di Forza Italia, Marcello Fisfola; Direzione Italia, Antonio Sgaramella; Andria Movimento, Luigi Di Noia, Andria Possibile, Riccardo Frisardi; Catuma 2015, Marco Di Vincenzo; Alleanza per Andria, Francesco Sansonna; Noi Con Salvini, Alita Stefania; Gruppo misto, Francesco Lullo, Gruppo misto.
Questi, lo scorso dicembre, avevano richiesto ufficialmente le dimissioni della massima rappresentante dell'assise comunale per aver richiesto la verifica del numero legale in Consiglio. Di questo si parlerà durante la Commissione consiliare convocata per l'8 marzo.
"Si è trattato solo di uno dei tanti episodi di irregolarità che noi del Movimento 5 Stelle abbiamo denunciato; un pretesto per giungere alla resa dei conti. A Giorgino non interessano i problemi della città. In un momento di difficoltà si preoccupa solo di queste dimissioni", conclude il pentastellato.
Ma se per i grillini è giunto il momento per parlare con la certezza di essere una voce importante in questo scenario politico e la consapevolezza di non poter essere più ignorati, la maggioranza andriese non si è persa d'animo: "I cinquestelle volevano fare un po' di show mediatico. Non sono loro a dover fare questa riflessione - ha risposto il primo cittadino, Nicola Giorgino -. Le elezioni politiche sono una cosa completamente diversa da quelle amministrative. Io continuo a lavorare giorno dopo giorno".
La percentuale si alza nella Bat, dove si sfiora il 50% dei voti, per volare quasi al 52% nella città di Andria, dove più di 1 andriese su 2 ha dato fiducia al partito grillino.
"Un risultato atteso ma comunque sbalorditivo - ha affermato Il consigliere pentastellato, Michele Coratella, nonchè capogruppo consiliare -. Un risultato che deve far riflettere Giorgino e la maggioranza. Il messaggio dei cittadini è chiaro: hanno scelto il Movimento 5 Stelle e se si andasse alle elezioni amministrative sono convinto che otterremmo una riconferma".
"Per Giorgino - aggiunge Coratella - è arrivato il momento di andare a casa. Per la maggioranza è arrivato il momento di lasciaci le sorti della città, in un momento in cui la stessa Forza Italia sfiducia se stessa".
Il riferimento è alla richiesta di dimissioni della Presidente del Consiglio comunale, Laura di Pilato, a firma dei capigruppo di maggioranza di Forza Italia, Marcello Fisfola; Direzione Italia, Antonio Sgaramella; Andria Movimento, Luigi Di Noia, Andria Possibile, Riccardo Frisardi; Catuma 2015, Marco Di Vincenzo; Alleanza per Andria, Francesco Sansonna; Noi Con Salvini, Alita Stefania; Gruppo misto, Francesco Lullo, Gruppo misto.
Questi, lo scorso dicembre, avevano richiesto ufficialmente le dimissioni della massima rappresentante dell'assise comunale per aver richiesto la verifica del numero legale in Consiglio. Di questo si parlerà durante la Commissione consiliare convocata per l'8 marzo.
"Si è trattato solo di uno dei tanti episodi di irregolarità che noi del Movimento 5 Stelle abbiamo denunciato; un pretesto per giungere alla resa dei conti. A Giorgino non interessano i problemi della città. In un momento di difficoltà si preoccupa solo di queste dimissioni", conclude il pentastellato.
Ma se per i grillini è giunto il momento per parlare con la certezza di essere una voce importante in questo scenario politico e la consapevolezza di non poter essere più ignorati, la maggioranza andriese non si è persa d'animo: "I cinquestelle volevano fare un po' di show mediatico. Non sono loro a dover fare questa riflessione - ha risposto il primo cittadino, Nicola Giorgino -. Le elezioni politiche sono una cosa completamente diversa da quelle amministrative. Io continuo a lavorare giorno dopo giorno".