
Attualità
Ancora danni per il maltempo: forte preoccupazione da Coldiretti e CIA
Chieste modifiche alla legge sulle calamità e il sistema delle assicurazioni
Puglia - lunedì 3 giugno 2019
Grandinate nel Leccese, in provincia di Taranto e nell'Alto Tavoliere, piogge torrenziali in tutta la Puglia, uno scenario devastante per gli agricoltori in una primavera che sembra una piaga, una lunga e sfibrante calamità naturale. E' questo lo scenario dopo la nuova ondata di eventi atmosferici eccezionali che ha colpito gran parte della Puglia, un'area molto vasta, con chicchi di grandine come proiettili a infierire sulle colture e pioggia torrenziale a danneggiare tutto il possibile: frutteti, uliveti, ortaggi, vigneti, grano, ogni tipo di coltura, dalle ciliegie ormai andate ai cocomeri, per non parlare di quanto è stato piantato solo da poche settimane e già giace distrutto o seriamente danneggiato. "Sembra una stagione maledetta per gli agricoltori, ci piange il cuore e siamo molto preoccupati: sta andando in malora un intero ciclo di coltivazioni e di raccolti", ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. Gli eventi calamitosi delle ultime 24-36 ore, infatti, si aggiungono alle ondate di maltempo devastante che si sono abbattute su tutta la Puglia nei giorni e nelle settimane scorse. "Chi non ha avuto la possibilità di assicurarsi è disperato. Bisogna dare a tutti la possibilità di un'assicurazione accessibile e sostenibile, che metta almeno in parte al riparo da rovesci come questi che vanificano il lavoro di un'intera stagione e spesso mettono a rischio la stessa possibilità di sopravvivenza per un'azienda agricola già massacrata da annate assurde e pesantissime.
La questione di cui stiamo parlando è 'antica' e risaputa, noi della CIA Agricoltori Italiani di Puglia l'abbiamo sollevata e risollevata, stiamo lanciando questo grido d'allarme da anni, facendo proposte, spiegando che la legge sulle calamità naturali e il sistema delle assicurazioni sugli eventi calamitosi devono essere cambiati, radicalmente, attraverso una discussione che coinvolga le organizzazioni agricole e recepisca le istanze provenienti da un mondo agricolo esasperato. Non è vero che sappiamo solo lamentarci, chi continua ad affermarlo offende la propria e l'altrui intelligenza, oltre a non capire la portata del dramma vissuto da chi ha visto la distruzione, davanti ai propri occhi, di ettari ed ettari di produzione. Sono stati vanificati investimenti rilevanti, sacrifici, il lavoro di un anno intero. I produttori di cui stiamo parlando danno lavoro a decine di persone. Si tratta di un'economia importante, di ore di lavoro, di reddito e sostentamento per tante famiglie. Lasciare che questa gente sia costretta a risollevarsi senza il benché minimo aiuto significa essere pronti ad accettare che molte aziende agricole falliscano, chiudano i battenti, lascino a casa i loro lavoratori. Il Governo prenda coscienza di questo stato di cose, trovi le risorse per intervenire sull'emergenza e, subito dopo, convochi le associazioni agricole per discutere le modifiche alla legge sulle calamità e i possibili interventi sul sistema delle assicurazioni contro gli eventi calamitosi", ha ribadito con forza Raffaele Carrabba. "Gli agricoltori pugliesi aspettano ancora i ristori conseguenti alle nevicate e al relativo stato di calamità del 2017", ha ricordato il presidente regionale di CIA Puglia. "Per i produttori non c'è la benché minima certezza, ogni volta che si verifica una situazione calamitosa, di poter contare su un sostegno. Per questo motivo chiediamo che sia fatta chiarezza sulle situazioni pregresse e si intervenga celermente su quanto accaduto nelle ultime 24-36 ore e nei giorni che hanno preceduto questa nuova maledetta ondata di maltempo", ha concluso Carrabba.
Violente piogge e grandinate a macchia di leopardo si sono abbattute sul Salento nelle ultime 24 ore, segnala Coldiretti Puglia, con i campi che non riescono neppure ad asciugarsi per le copiose e intermittenti piogge che non accennano a placarsi da 2 mesi.
"Il bilancio dell'ennesima straordinaria ondata di maltempo, la quinta in soli 2 mesi di questa pazza primavera che non accenna a finire, è pesante. Bombe d'acqua e grandinate hanno interessato i comuni di Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino, con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna", denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce. "Non hanno più tregua le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie - denuncia il presidente Cantele - pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo. Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l'agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti".
Sui consumi alimentari interni ancora stagnanti pesano gli effetti dell'ondata di maltempo che ha colpito la Puglia in questa maledetta primavera con pesanti danni alle coltivazioni, le distorsioni lunga la filiera e le importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alle produzioni regionali, senza che vengano rispettati gli stessi standard sociali, ambientali e di sicurezza alimentare, denuncia Coldiretti Puglia.
"Nelle ultime 24 ore anche in provincia di Taranto il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti", aggiunge il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
La straordinaria ondata di maltempo che imperversa da dal mese di aprile non ha risparmiato i campi pugliesi, dove sono stati colpiti, tra l'altro, vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore, mentre è un vero e proprio crack per le angurie – insiste Coldiretti Puglia - con i campi allagati e le piantine andate distrutte e oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, gli ortaggi risultano in asfissia e marciti, sono gravi i danni ai vigneti di uva da vino ed è ridotta ai minimi termini la produzione di miele. "I campi sono tuttora allagati con i ritardi prevedibili nella preparazione dei terreni per i trapianti di ortaggi, nell'andamento della campagna cerealicola e gli effetti si vedranno con la raccolta contemporanea di alcune produzioni orticole", conclude il presidente Muraglia.
Il risultato – precisa la Coldiretti - è un calo dell'offerta con effetti sulla spesa che deve fare i conti con la variabilità delle quotazioni ma anche con fenomeni speculativi sui prezzi al consumo che rischiano di innescarsi per colpa delle distorsioni di filiera, a scapito dei cittadini e dei produttori. In queste condizioni – sostiene la Coldiretti – è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati. Ma per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l'occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l'origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti "brutti ma buoni". In un momento di grande difficoltà – conclude la Coldiretti – si tratta di un atto di solidarietà a favore degli agricoltori, ma anche di un aiuto al proprio benessere in vista dell'estate con il consumo di alimenti, come le insalate o la frutta fresca, indispensabili per la salute e per mettersi in forma.
La questione di cui stiamo parlando è 'antica' e risaputa, noi della CIA Agricoltori Italiani di Puglia l'abbiamo sollevata e risollevata, stiamo lanciando questo grido d'allarme da anni, facendo proposte, spiegando che la legge sulle calamità naturali e il sistema delle assicurazioni sugli eventi calamitosi devono essere cambiati, radicalmente, attraverso una discussione che coinvolga le organizzazioni agricole e recepisca le istanze provenienti da un mondo agricolo esasperato. Non è vero che sappiamo solo lamentarci, chi continua ad affermarlo offende la propria e l'altrui intelligenza, oltre a non capire la portata del dramma vissuto da chi ha visto la distruzione, davanti ai propri occhi, di ettari ed ettari di produzione. Sono stati vanificati investimenti rilevanti, sacrifici, il lavoro di un anno intero. I produttori di cui stiamo parlando danno lavoro a decine di persone. Si tratta di un'economia importante, di ore di lavoro, di reddito e sostentamento per tante famiglie. Lasciare che questa gente sia costretta a risollevarsi senza il benché minimo aiuto significa essere pronti ad accettare che molte aziende agricole falliscano, chiudano i battenti, lascino a casa i loro lavoratori. Il Governo prenda coscienza di questo stato di cose, trovi le risorse per intervenire sull'emergenza e, subito dopo, convochi le associazioni agricole per discutere le modifiche alla legge sulle calamità e i possibili interventi sul sistema delle assicurazioni contro gli eventi calamitosi", ha ribadito con forza Raffaele Carrabba. "Gli agricoltori pugliesi aspettano ancora i ristori conseguenti alle nevicate e al relativo stato di calamità del 2017", ha ricordato il presidente regionale di CIA Puglia. "Per i produttori non c'è la benché minima certezza, ogni volta che si verifica una situazione calamitosa, di poter contare su un sostegno. Per questo motivo chiediamo che sia fatta chiarezza sulle situazioni pregresse e si intervenga celermente su quanto accaduto nelle ultime 24-36 ore e nei giorni che hanno preceduto questa nuova maledetta ondata di maltempo", ha concluso Carrabba.
Violente piogge e grandinate a macchia di leopardo si sono abbattute sul Salento nelle ultime 24 ore, segnala Coldiretti Puglia, con i campi che non riescono neppure ad asciugarsi per le copiose e intermittenti piogge che non accennano a placarsi da 2 mesi.
"Il bilancio dell'ennesima straordinaria ondata di maltempo, la quinta in soli 2 mesi di questa pazza primavera che non accenna a finire, è pesante. Bombe d'acqua e grandinate hanno interessato i comuni di Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino, con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna", denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce. "Non hanno più tregua le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie - denuncia il presidente Cantele - pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo. Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l'agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti".
Sui consumi alimentari interni ancora stagnanti pesano gli effetti dell'ondata di maltempo che ha colpito la Puglia in questa maledetta primavera con pesanti danni alle coltivazioni, le distorsioni lunga la filiera e le importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alle produzioni regionali, senza che vengano rispettati gli stessi standard sociali, ambientali e di sicurezza alimentare, denuncia Coldiretti Puglia.
"Nelle ultime 24 ore anche in provincia di Taranto il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti", aggiunge il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
La straordinaria ondata di maltempo che imperversa da dal mese di aprile non ha risparmiato i campi pugliesi, dove sono stati colpiti, tra l'altro, vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore, mentre è un vero e proprio crack per le angurie – insiste Coldiretti Puglia - con i campi allagati e le piantine andate distrutte e oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, gli ortaggi risultano in asfissia e marciti, sono gravi i danni ai vigneti di uva da vino ed è ridotta ai minimi termini la produzione di miele. "I campi sono tuttora allagati con i ritardi prevedibili nella preparazione dei terreni per i trapianti di ortaggi, nell'andamento della campagna cerealicola e gli effetti si vedranno con la raccolta contemporanea di alcune produzioni orticole", conclude il presidente Muraglia.
Il risultato – precisa la Coldiretti - è un calo dell'offerta con effetti sulla spesa che deve fare i conti con la variabilità delle quotazioni ma anche con fenomeni speculativi sui prezzi al consumo che rischiano di innescarsi per colpa delle distorsioni di filiera, a scapito dei cittadini e dei produttori. In queste condizioni – sostiene la Coldiretti – è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati. Ma per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l'occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l'origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti "brutti ma buoni". In un momento di grande difficoltà – conclude la Coldiretti – si tratta di un atto di solidarietà a favore degli agricoltori, ma anche di un aiuto al proprio benessere in vista dell'estate con il consumo di alimenti, come le insalate o la frutta fresca, indispensabili per la salute e per mettersi in forma.