Vita di città
Ad Andria ritrovate l’immagine dell’artista Pàstina e una rotaia del 1880
Le parole del restauratore di beni culturali, Gianluca Leonetti
Andria - lunedì 25 gennaio 2021
Riceviamo e pubblichiamo una nota del dott. Gianluca Leonetti, restauratore dIi beni culturali (Complesso Monumentale Nazionale dei Girolami), inerente a due scoperte storiche effettuate nei giorni precedenti.
«Ricercando su antichi libri è stata ritrovata l'immagine fotografica del dimenticato artista ottocentesco andriese Giuseppe Pàstina, padre del famoso regista Giorgio. L'artista è menzionato nel testo di Giannelli, stampato a Napoli nel 1916 che descrive gli Artisti Napoletani e in generale del Sud Italia.
Sono elogiate le virtù del grande pittore nato ad Andria nel 1863 "dall'animo intento a tutte le manifestazioni dell'arte", come apprezzato fu da intenditori d'arte e critici del tempo. Inoltre fu persino conosciuto come un vero geniale cultore della musica classica, tanto che i giornali dell'epoca (L'idea) testimoniano la presenza ad Andria persino del grande genio e suo coetaneo il compositore Pietro Mascagni, ospitato nella casa della omonima famiglia.
Di quella vicenda, raccontata anche nel testo "Pietro Mascagni: Cerignola culla della mia musica", fece grande scalpore popolare, in quanto ad Andria arrivarono numerose e lussuose carrozze che accompagnarono il grande maestro livornese di nascita ma cerignolano d'adozione.
Tornando a Pàstina sappiamo che non fu solo un talentuoso pittore, ma si dilettó anche in imprese architettoniche di ispirazione neomedievale, progettando e scolpendo un'opera sepolcrale nel cimitero storico e monumentale di Andria.
Il tempo purtroppo ha oscurato la figura di Pàstina senior, dimenticata in casa ma apprezzata altrove. Servirebbe un rilancio culturale con una rete museale regionale aprendo le porte soprattutto al collezionismo privato per permettere una conoscenza aperta a tutti, come d'altronde fanno già da tempo molte città. Una per tutti è la vicina Barletta con il suo De Nittis.
L'altra ricerca riguarda sempre quell'epoca, caratterizzata da profondi cambiamenti epocali. Ricercando tra i musei della regione Puglia ho fatto un ritrovamento eccezionale: si tratta di un materiale risalente al 1880, l' epoca di realizzazione della ferrovia Bari nord la futura Ferrotramviaria.
È un reparto ritrovato durante i lavori del raddoppio della linea ferroviaria Andria-Corato (2020). Tale reperto si trova attualmente a Lecce, nel Museo Ferroviario della Puglia. La mia vuole essere una semplice comunicazione di un dato poco approfondito e che permettere di stimolare la ricerca e la conoscenza storica della città soprattutto ai giovani"».
«Ricercando su antichi libri è stata ritrovata l'immagine fotografica del dimenticato artista ottocentesco andriese Giuseppe Pàstina, padre del famoso regista Giorgio. L'artista è menzionato nel testo di Giannelli, stampato a Napoli nel 1916 che descrive gli Artisti Napoletani e in generale del Sud Italia.
Sono elogiate le virtù del grande pittore nato ad Andria nel 1863 "dall'animo intento a tutte le manifestazioni dell'arte", come apprezzato fu da intenditori d'arte e critici del tempo. Inoltre fu persino conosciuto come un vero geniale cultore della musica classica, tanto che i giornali dell'epoca (L'idea) testimoniano la presenza ad Andria persino del grande genio e suo coetaneo il compositore Pietro Mascagni, ospitato nella casa della omonima famiglia.
Di quella vicenda, raccontata anche nel testo "Pietro Mascagni: Cerignola culla della mia musica", fece grande scalpore popolare, in quanto ad Andria arrivarono numerose e lussuose carrozze che accompagnarono il grande maestro livornese di nascita ma cerignolano d'adozione.
Tornando a Pàstina sappiamo che non fu solo un talentuoso pittore, ma si dilettó anche in imprese architettoniche di ispirazione neomedievale, progettando e scolpendo un'opera sepolcrale nel cimitero storico e monumentale di Andria.
Il tempo purtroppo ha oscurato la figura di Pàstina senior, dimenticata in casa ma apprezzata altrove. Servirebbe un rilancio culturale con una rete museale regionale aprendo le porte soprattutto al collezionismo privato per permettere una conoscenza aperta a tutti, come d'altronde fanno già da tempo molte città. Una per tutti è la vicina Barletta con il suo De Nittis.
L'altra ricerca riguarda sempre quell'epoca, caratterizzata da profondi cambiamenti epocali. Ricercando tra i musei della regione Puglia ho fatto un ritrovamento eccezionale: si tratta di un materiale risalente al 1880, l' epoca di realizzazione della ferrovia Bari nord la futura Ferrotramviaria.
È un reparto ritrovato durante i lavori del raddoppio della linea ferroviaria Andria-Corato (2020). Tale reperto si trova attualmente a Lecce, nel Museo Ferroviario della Puglia. La mia vuole essere una semplice comunicazione di un dato poco approfondito e che permettere di stimolare la ricerca e la conoscenza storica della città soprattutto ai giovani"».