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Politica
62 donne e 98 uomini: Nino Marmo presenta i candidati delle sue cinque liste in vista delle Comunali
Nel comizio di presentazione di ieri sera, il candidato sindaco ha ribadito il valore della scelta civica
Andria - domenica 6 settembre 2020
14.51 Sponsorizzato
Nino Marmo ha tenuto ieri sera, sabato 5 settembre, il comizio di presentazione delle liste e dei candidati al Consiglio comunale che sostengono la sua candidatura a Sindaco di Andria. Il comizio è stato preceduto dalla proiezione del cortometraggio "È una promessa" del giovane artista andriese Riccardo Leonetti, potente riflessione sulla politica che deve tornare ad avere un ruolo positivo nella società con l'invito a non vendersi, a non abbassare mai la guardia, a non cedere alle tentazioni capaci di distruggere ideali, convinzioni e buoni propositi. Al termine del cortometraggio e per tutta la serata, sul ledwall allestito sul palco, sono stati proiettati i simboli delle cinque liste civiche - Andria Nuova, Movimento Pugliese, Assemblee Popolari, Cambiamo Insieme, La Torre - e i nomi dei 160 candidati consiglieri comunali (62 donne e 98 uomini).
Il discorso di Nino Marmo, seguito da un pubblico numeroso e attento e che più volte ha dimostrato con applausi ed entusiasmo la propria partecipazione calorosa, si è sviluppato intorno alle motivazioni che lo hanno persuaso a candidarsi a Sindaco della Città nonché sui principali obiettivi da perseguire e raggiungere per il bene della Città e degli Andriesi. «Questa è la più bella campagna elettorale della mia vita - ha esordito Nino Marmo - perché mi sta confermando che ci sono tante persone che vogliono impegnarsi per Andria senza compromessi e senza doppi fini dandomi l'opportunità di conoscere nuove storie e nuove esperienze, valore inestimabile per la nostra Città».
«In questa campagna elettorale - ha continuato Marmo - non si parla più di programmi o di proposte. Cercano solo di delegittimarci, o peggio ancora, si appellano al voto utile che per chi conosce la politica vuol dire una sola cosa: disperazione. Ci attaccano perché hanno paura, perché li abbiamo spiazzati, perché davanti al coraggio, alla coerenza, alla dignità non hanno altre armi che l'insulto o le bugie. Ci attaccano perché non ci siamo venduti quando sono venuti a proporci qualsiasi cosa. Eravamo buoni per portare voti a loro, e sicuramente saremmo stati ricoperti di elogi, ma adesso, caso strano, non siamo degni di rappresentare la Città. E questo perché ci siamo rifiutati di sederci attorno a un tavolo marcio».
«Da una parte ci sono gli imbonitori - ha concluso Nino Marmo - che si limitano ad urlare, ad insultare o ad apparire diversi ed estranei da chi ci ha portato a questa situazione, salvo poi, guarda caso, ricandidarli tutti. Dall'altra c'è chi, come noi, vuole proporre delle soluzioni, vuole immaginare una visione di Andria che inizi oggi ma che si sviluppi nei prossimi 10 anni. Noi siamo quei folli, quei visionari che vogliono confrontarsi sulle idee e sui temi, 160 candidati, più 1, che con passione portano avanti questa sfida. Non ci risparmieremo. Fino all'ultimo giorno, andremo casa per casa e strada per strada per far capire quanto sia importante questo voto».
Il discorso di Nino Marmo, seguito da un pubblico numeroso e attento e che più volte ha dimostrato con applausi ed entusiasmo la propria partecipazione calorosa, si è sviluppato intorno alle motivazioni che lo hanno persuaso a candidarsi a Sindaco della Città nonché sui principali obiettivi da perseguire e raggiungere per il bene della Città e degli Andriesi. «Questa è la più bella campagna elettorale della mia vita - ha esordito Nino Marmo - perché mi sta confermando che ci sono tante persone che vogliono impegnarsi per Andria senza compromessi e senza doppi fini dandomi l'opportunità di conoscere nuove storie e nuove esperienze, valore inestimabile per la nostra Città».
«In questa campagna elettorale - ha continuato Marmo - non si parla più di programmi o di proposte. Cercano solo di delegittimarci, o peggio ancora, si appellano al voto utile che per chi conosce la politica vuol dire una sola cosa: disperazione. Ci attaccano perché hanno paura, perché li abbiamo spiazzati, perché davanti al coraggio, alla coerenza, alla dignità non hanno altre armi che l'insulto o le bugie. Ci attaccano perché non ci siamo venduti quando sono venuti a proporci qualsiasi cosa. Eravamo buoni per portare voti a loro, e sicuramente saremmo stati ricoperti di elogi, ma adesso, caso strano, non siamo degni di rappresentare la Città. E questo perché ci siamo rifiutati di sederci attorno a un tavolo marcio».
«Da una parte ci sono gli imbonitori - ha concluso Nino Marmo - che si limitano ad urlare, ad insultare o ad apparire diversi ed estranei da chi ci ha portato a questa situazione, salvo poi, guarda caso, ricandidarli tutti. Dall'altra c'è chi, come noi, vuole proporre delle soluzioni, vuole immaginare una visione di Andria che inizi oggi ma che si sviluppi nei prossimi 10 anni. Noi siamo quei folli, quei visionari che vogliono confrontarsi sulle idee e sui temi, 160 candidati, più 1, che con passione portano avanti questa sfida. Non ci risparmieremo. Fino all'ultimo giorno, andremo casa per casa e strada per strada per far capire quanto sia importante questo voto».