
Cronaca
2 Novembre: alla Questura di Andria commemorati i Caduti della Polizia di Stato
Alla presenza del Vicario del Questore, dr.ssa Lisa Iovanna, dei Funzionari della Polizia di Stato e dei rappresentanti delle Sezioni A.N.P.S.
Andria - domenica 2 novembre 2025
14.58
Nel giorno dedicato alla Commemorazione dei Defunti, la Questura di Barletta – Andria – Trani ha reso omaggio ai Caduti della Polizia di Stato con una cerimonia toccante e partecipata. Nella cornice solenne dell'atrio della Questura, alla presenza del Vicario del Questore, dr.ssa Lisa Iovanna, dei Funzionari della Polizia di Stato e dei rappresentanti delle Sezioni A.N.P.S. di Barletta, Trani e Canosa di Puglia, si è rinnovato il ricordo di quanti hanno sacrificato la propria vita al servizio dello Stato.
Dopo la deposizione di una corona di alloro, in nome e per conto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, dinanzi alla lapide dedicata ai Caduti della Polizia di Stato situata nell'atrio della Questura, si è tenuto un momento di raccoglimento, seguito dalla consueta celebrazione eucaristica nella Cappella della Questura.
Durante la benedizione, il cappellano della Polizia di Stato Don Pietro D'Alba ha ricordato il sacrificio di alcuni appartenenti alla Polizia di Stato originari del territorio: l'Agente Tommaso Capossele, deceduto nel 2000 insieme a un collega mentre si recava nell'agro di Andria per prestare ausilio a una pattuglia impegnata in un incidente stradale; l'Agente Savino Antonucci, ventiquattrenne barlettano, che perse la vita nel 1988 durante un servizio di scorta a un "trasporto eccezionale"; il Commissario Capo Alfredo Albanese, originario di Trani, assassinato nel 1980 a Venezia da un commando delle Brigate Rosse; e la Guardia di P.S. Giuseppe Marchisella, ferito mortalmente nel 1975 durante una rapina all'interno dell'ufficio postale di Piazza dei Caprettari a Roma, ove era in servizio di vigilanza ai valori.
Il Vicario del Questore della sesta provincia pugliese, dottoressa Lisa Iovanna, con il pensiero rivolto all'Assistente Capo Coordinatore Aniello Scarpati deceduto nella giornata di ieri, svolgendo il proprio dovere, ha sottolineato l'importanza dei momenti di commemorazione, che rappresentano un significativo esercizio di memoria e riconoscenza verso il sacrificio di tutti i Caduti della Polizia di Stato. Infine, ha ribadito come "il nostro è il lavoro più bello del mondo, ma spesso richiede un grande sacrificio", un sacrificio che va onorato ogni giorno indossando con orgoglio la divisa della Polizia di Stato.
Dopo la deposizione di una corona di alloro, in nome e per conto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, dinanzi alla lapide dedicata ai Caduti della Polizia di Stato situata nell'atrio della Questura, si è tenuto un momento di raccoglimento, seguito dalla consueta celebrazione eucaristica nella Cappella della Questura.
Durante la benedizione, il cappellano della Polizia di Stato Don Pietro D'Alba ha ricordato il sacrificio di alcuni appartenenti alla Polizia di Stato originari del territorio: l'Agente Tommaso Capossele, deceduto nel 2000 insieme a un collega mentre si recava nell'agro di Andria per prestare ausilio a una pattuglia impegnata in un incidente stradale; l'Agente Savino Antonucci, ventiquattrenne barlettano, che perse la vita nel 1988 durante un servizio di scorta a un "trasporto eccezionale"; il Commissario Capo Alfredo Albanese, originario di Trani, assassinato nel 1980 a Venezia da un commando delle Brigate Rosse; e la Guardia di P.S. Giuseppe Marchisella, ferito mortalmente nel 1975 durante una rapina all'interno dell'ufficio postale di Piazza dei Caprettari a Roma, ove era in servizio di vigilanza ai valori.
Il Vicario del Questore della sesta provincia pugliese, dottoressa Lisa Iovanna, con il pensiero rivolto all'Assistente Capo Coordinatore Aniello Scarpati deceduto nella giornata di ieri, svolgendo il proprio dovere, ha sottolineato l'importanza dei momenti di commemorazione, che rappresentano un significativo esercizio di memoria e riconoscenza verso il sacrificio di tutti i Caduti della Polizia di Stato. Infine, ha ribadito come "il nostro è il lavoro più bello del mondo, ma spesso richiede un grande sacrificio", un sacrificio che va onorato ogni giorno indossando con orgoglio la divisa della Polizia di Stato.
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