Biologica-Mente

Ansia, geni e sesso

Spiegata l’origine di alcuni disturbi comportamentali

L'ansia dipenderebbe da una predisposizione genetica e dal sesso. Non a caso le donne sarebbero, secondo una credenza popolare, più ansiose degli uomini. A spiegarci le cause ci ha pensato il gruppo dell' Isn-Cnr di Catanzaro, in collaborazione con l'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, capeggiati da Gianfranco Spalletta e pubblicando un articolo sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience.

L'ansia è uno stato psicologico, caratterizzato da un insieme di emozioni prevalentemente negative quali paura, preoccupazione e apprensione, spesso accompagnato da manifestazioni fisiche come nausea, difficoltà di deglutizione, palpitazioni, dolori al petto e tremori. Il significato più profondo e anche evolutivo di questo spiacevole sentimento nasce dai nostri antenati e dalla loro quotidiana sfida di sopravvivenza in un ambiente ostile e pericoloso. Sbagliato quindi considerare l'ansia un'emozione totalmente negativa, poiché fin dagli esordi della nostra storia (evolutiva) ci ha aiutato a proteggerci e a percepire in tempo situazioni potenzialmente pericolose. Ci sono casi però, sempre più frequenti, di ansia ricorrente che possono degenerare in disturbi d'ansia durante i quali generalmente non esiste una reale situazione di pericolo imminente. Tra questi per esempio vi sono attacchi di panico, fobie, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi post-traumatici da stress. Recentemente è stato dimostrato che esiste un gene, il 5-Httlpr, che regola l'espressione della serotonina, responsabile della modulazione dei comportamenti emotivi. Quando nel gene è presente una particolare alterazione vi è un aumento della produzione del suddetto neurotrasmettitore, che porta il soggetto ad essere particolarmente incline all'ansia.

L'equipe ha studiato, tramite tecniche di neuroimaging, l'anatomia cerebrale di centinaia di soggetti dimostrando come l'effetto di questa mutazione a livello cerebrale sia molto influenzata dal sesso. Le donne, infatti, hanno una diversa regolazione, presentando livelli di serotonina maggiori rispetto agli uomini. "Quello che abbiamo scoperto è che le donne portatrici della variante genetica che conferisce una dis-regolazione della serotonina sono più ansiose degli uomini e questa predisposizione si manifesta, a livello neurobiologico, con un'alterata anatomia di una regione chiave nella regolazione dell'emozione: l'amigdala" afferma Antonio Cerasa. Anche pazienti affetti da piccoli problemi psichiatrici con base ansiosa presentano le stesse modificazioni anatomiche.

Questi risultati potrebbero portare un giorno attraverso semplici esami come una risonanza magnetica ad individuare individui potenzialmente predisposti a sviluppare disturbi comportamentali di questo genere.
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