Bambini per crescere
Lettori digitali
Gli adolescenti ai tempi del web 2.0
sabato 24 maggio 2014
Chi l'ha detto che i ragazzi di oggi leggono poco? Costantemente connessi, spesso impegnati in infinite conversazioni in chat, sempre online nei gruppi whatsApp, scrivono e leggono una quantità di parole impensabile fino a qualche tempo fa. Sebbene si possano fare tante osservazioni a proposito di autorevolezza delle fonti e correttezza grammaticale, si deve accogliere con interesse e curiosità il cambiamento relativo alla modalità di scrittura e di lettura. Ma soprattutto bisogna trovare il modo per far coesistere, nella realtà adolescenziale, l'affascinante e istantaneo mondo del web e quello più romantico e meno condiviso della letteratura e della carta stampata.
Nella biblioteca dei ragazzi di Rozzano, grazie al prezioso contributo di Giuseppe Bartorilla, bibliotecario, un modo l'hanno trovato: si chiama Bucsity. Si tratta di un blog in cui, alcuni ragazzi delle scuole medie inferiori, parlano, commentano, recensiscono, si confrontano in merito ai libri letti. Il progetto ricalca il concetto dei gruppi di lettura per adulti: ci si confronta sullo stesso libro letto privatamente, per acquisire nuovi punti di vista, per dare valore aggiunto alla lettura, per condividere suggestioni e stati d'animo. Ciò che cambia è il luogo. Quello che prima avveniva nella piazza, in un luogo chiuso, in biblioteca, adesso avviene nel luogo che gli adolescenti conoscono bene, il web 2.0. I bibliobloggers di Bucsity non si limitano a postare commenti e recensioni, vanno anche in radio, intervistano autori e illustratori, partecipano a importanti convegni in cui si parla di loro. Bucsity è un bellissimo esempio di quello che può succedere grazie ai libri e alla lettura.
La biblioteca di Rozzano ha ricevuto, dalla giuria del premio Andersen, il prestigioso riconoscimento "Protagonisti della promozione della cultura e della lettura 2014" e Giuseppe Bartorilla ha tenuto recentemente un seminario su lettura e nuove tecnologie, nella biblioteca "G. Bovio" di Trani.
Nella biblioteca dei ragazzi di Rozzano, grazie al prezioso contributo di Giuseppe Bartorilla, bibliotecario, un modo l'hanno trovato: si chiama Bucsity. Si tratta di un blog in cui, alcuni ragazzi delle scuole medie inferiori, parlano, commentano, recensiscono, si confrontano in merito ai libri letti. Il progetto ricalca il concetto dei gruppi di lettura per adulti: ci si confronta sullo stesso libro letto privatamente, per acquisire nuovi punti di vista, per dare valore aggiunto alla lettura, per condividere suggestioni e stati d'animo. Ciò che cambia è il luogo. Quello che prima avveniva nella piazza, in un luogo chiuso, in biblioteca, adesso avviene nel luogo che gli adolescenti conoscono bene, il web 2.0. I bibliobloggers di Bucsity non si limitano a postare commenti e recensioni, vanno anche in radio, intervistano autori e illustratori, partecipano a importanti convegni in cui si parla di loro. Bucsity è un bellissimo esempio di quello che può succedere grazie ai libri e alla lettura.
La biblioteca di Rozzano ha ricevuto, dalla giuria del premio Andersen, il prestigioso riconoscimento "Protagonisti della promozione della cultura e della lettura 2014" e Giuseppe Bartorilla ha tenuto recentemente un seminario su lettura e nuove tecnologie, nella biblioteca "G. Bovio" di Trani.