Progetto Vivere nella legalità Manzoni
Progetto Vivere nella legalità Manzoni
Scuola e Lavoro

«Vivere nella legalità» per rispettare la legalità

Scuola «Manzoni» ed Arma dei Carabinieri assieme per una città più vivibile. Incontro del secondo step lo scorso 7 marzo in attesa del prossimo del 13 marzo

Passare con il semaforo rosso, a piedi o in auto, scaricare materiale coperto da copyright da internet, bere prima di mettersi alla guida di motorino o altro veicolo, non aiutare una signora in difficoltà ad attraversare la strada. Questi e altri gli esempi per spiegare alle terze classi della Scuola Media «A. Manzoni», dell'istituto comprensivo «Don Bosco - Manzoni», che cosa è la legalità. A farlo a trecentosessanta gradi è stato il Comandante Aiello, della Stazione dei Carabinieri di Andria, giunto a scuola per portare la sua forte testimonianza sulla necessità di rispettare le regole del vivere civile (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/vivere-nella-legalita-la-scuola-manzoni-parla-di-bullismo-e-internet/).

Dopo oltre un ora di spiegazioni ed appassionato appello, un video esplicativo dei pericoli che tutti i giorni si corrono sulle strade con comportamenti non consoni, e sopratutto le tante domande di ragazzi e docenti: «Qualcuno deve parlare ai nostri ragazzi di questi pericoli - ci dicono in coro le docenti dello staff dell'istituto che hanno immaginato il progetto vivere nella legalità - gli atteggiamenti illegali sono all'ordine del giorno e la scuola può e deve far capire assieme alle istituzioni ed alle forze dell'ordine, che le regole esistono perchè vanno rispettate per vivere tutti un po' meglio». Tante le situazioni difficili ma tanti i successi di un progetto immaginato per informare e rendere consapevoli. Tra gli obbiettivi principali di «Vivere nella legalità», vi è senza dubbio la promozione della formazione spirituale e morale ispirata ai principi della Costituzione, nonchè favorire una completa ed efficace alfabetizzazione culturale e sociale, anche attraverso percorsi formativi di educazione alla convivenza civile.

Dopo il primo appuntamento del 7 marzo, spazio ad un secondo incontro con i Carabinieri il prossimo 13 marzo ma non si escludono ulteriori incontri magari dedicati anche alle famiglie. I genitori, infatti, hanno bisogno di sapere cosa fanno i loro ragazzi sul web, ed hanno bisogno di esser il primo esempio utile per la formazione dei propri figli.
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