Attualità
Truffe agli anziani: le regole dell'Arma dei Carabinieri per scongiurare "brutte sorprese"
In tempi di "coronavirus", si rende prioritario prestare attenzione a quanti possono approfittare di questa particolare situazione sociale
Andria - mercoledì 4 marzo 2020
9.44
Poche ma semplici regole, per scongiurare "spiacevoli sorprese" da parte di individui senza scrupoli.
In tempi di "coronavirus", e della particolare situazione di allarme sociale che la collettività sta vivendo, le Forze dell'ordine sono sempre in prima linea per garantire sicurezza e tutela. Giova in questi giorni ricordare le fondamentali regole che l'Arma dei Carabinieri diffonde ai cittadini -numerosi gli incontri che la Compagnia di Andria ha tenuto nei mesi scorsi nelle scuole, parrocchie e centri sociali-, soprattutto le fasce più deboli come gli anziani, per metterli in guardia sulle principali truffe che vengono portate a termine dai malfattori.
Troppo spesso le cronache riportano episodi di criminali che, approfittano della buona fede dei cittadini compiono raggiri. Pertanto è sufficiente prendere alcune precauzioni, come sottolinea il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Fabio Cairo per non cadere in questi tranelli, come ad esempio quello di prestare attenzione quando si apre la porta agli sconosciuti o di non consegnare mai denaro o preziosi in oro a nessuno.
Ecco quindi alcune delle modalità più diffuse, con cui i malviventi agiscono per compiere le truffe, tra cui quelle "del pacco destinato al nipote", "dei falsi funzionari ", "del finto carabiniere" o "del falso avvocato".
Truffa del "Pacco destinato al nipote"
Si presenta alla porta dell'anziano un finto dipendente di una società di spedizione pacchi, riferendo di dover consegnare una scatola diretta a un parente (figlio o nipote generalmente). Il truffatore, stabilito il contatto con la vittima, fa presente che la consegna è urgente ed è di fondamentale importanza per il proprio parente, essendovi all'interno importanti e costosi materiali ordinati da quest'ultimo. Affinché il pacco non venga rispedito al mittente è necessario pagare in contrassegno il valore della merce, sia con denaro in contanti che con monili in oro. Una volta ottenuto l'indebito pagamento, consegnano all'anziano un pacchetto che contiene oggetti di scarso valore.
Truffa dei "Falsi funzionari"
I malviventi suonano alle abitazioni delle vittime presentandosi come funzionari comunali, gestori di utenze casalinghe (luce, acqua, gas, telefonia), INPS, Agenzia delle Entrate, Catasto, o ASL, con la recentissima giustificazione di effettuare finti tamponi salivari per conto della struttura ospedaliera della Provincia a seguito del coronavirus. Si intrattengono con l'anziano in casa, distraendolo e riferendo ad esempio di una perdita di gas, consigliando di riporre in un sacchetto denaro e monili all'interno del frigorifero, in quanto la riparazione prevede l'utilizzo di una sostanza che potrebbe danneggiare gli oggetti di valore, oppure attirando l'attenzione del malcapitato di turno con abili stratagemmi mentre un complice si impossessa di denaro e preziosi presenti nell'abitazione. In alcune varianti viene fatto consegnare denaro e/o monili in oro quale corrispettivo delle prestazioni fornite.
Truffa del "Finto carabiniere o del falso avvocato"
La vittima viene contattata telefonicamente e avvisata che un suo familiare ha causato un incidente stradale e che la controparte deve essere risarcita dei danni subiti, oppure che devono essere pagate delle contravvenzioni al Codice della Strada accertate a seguito di un sinistro, o che il familiare si trova in "stato di fermo" presso un Comando delle Forze di Polizia. In quest'ultima ipotesi viene richiesto il pagamento di una somma in denaro, o il corrispettivo in preziosi e monili d'oro, affinché il figlio/nipote venga riposto in libertà. La vittima poi riceve presso la propria abitazione un sedicente avvocato o un falso carabiniere che, incaricato di riscuotere il pagamento dalla vittima, si impossessa del denaro e preziosi.
Pertanto, quando ci troviamo di fronte a casi di questo genere o simili e si è soli in casa, quando non si ha la possibilità di farsi assistere da qualcuno dei familiari, ricordiamo soprattutto agli anziani di chiamare i numeri di emergenza 112 o 113 dei Carabinieri o della Polizia di Stato, chiedendo il loro prezioso intervento.
In tempi di "coronavirus", e della particolare situazione di allarme sociale che la collettività sta vivendo, le Forze dell'ordine sono sempre in prima linea per garantire sicurezza e tutela. Giova in questi giorni ricordare le fondamentali regole che l'Arma dei Carabinieri diffonde ai cittadini -numerosi gli incontri che la Compagnia di Andria ha tenuto nei mesi scorsi nelle scuole, parrocchie e centri sociali-, soprattutto le fasce più deboli come gli anziani, per metterli in guardia sulle principali truffe che vengono portate a termine dai malfattori.
Troppo spesso le cronache riportano episodi di criminali che, approfittano della buona fede dei cittadini compiono raggiri. Pertanto è sufficiente prendere alcune precauzioni, come sottolinea il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Fabio Cairo per non cadere in questi tranelli, come ad esempio quello di prestare attenzione quando si apre la porta agli sconosciuti o di non consegnare mai denaro o preziosi in oro a nessuno.
Ecco quindi alcune delle modalità più diffuse, con cui i malviventi agiscono per compiere le truffe, tra cui quelle "del pacco destinato al nipote", "dei falsi funzionari ", "del finto carabiniere" o "del falso avvocato".
Truffa del "Pacco destinato al nipote"
Si presenta alla porta dell'anziano un finto dipendente di una società di spedizione pacchi, riferendo di dover consegnare una scatola diretta a un parente (figlio o nipote generalmente). Il truffatore, stabilito il contatto con la vittima, fa presente che la consegna è urgente ed è di fondamentale importanza per il proprio parente, essendovi all'interno importanti e costosi materiali ordinati da quest'ultimo. Affinché il pacco non venga rispedito al mittente è necessario pagare in contrassegno il valore della merce, sia con denaro in contanti che con monili in oro. Una volta ottenuto l'indebito pagamento, consegnano all'anziano un pacchetto che contiene oggetti di scarso valore.
Truffa dei "Falsi funzionari"
I malviventi suonano alle abitazioni delle vittime presentandosi come funzionari comunali, gestori di utenze casalinghe (luce, acqua, gas, telefonia), INPS, Agenzia delle Entrate, Catasto, o ASL, con la recentissima giustificazione di effettuare finti tamponi salivari per conto della struttura ospedaliera della Provincia a seguito del coronavirus. Si intrattengono con l'anziano in casa, distraendolo e riferendo ad esempio di una perdita di gas, consigliando di riporre in un sacchetto denaro e monili all'interno del frigorifero, in quanto la riparazione prevede l'utilizzo di una sostanza che potrebbe danneggiare gli oggetti di valore, oppure attirando l'attenzione del malcapitato di turno con abili stratagemmi mentre un complice si impossessa di denaro e preziosi presenti nell'abitazione. In alcune varianti viene fatto consegnare denaro e/o monili in oro quale corrispettivo delle prestazioni fornite.
Truffa del "Finto carabiniere o del falso avvocato"
La vittima viene contattata telefonicamente e avvisata che un suo familiare ha causato un incidente stradale e che la controparte deve essere risarcita dei danni subiti, oppure che devono essere pagate delle contravvenzioni al Codice della Strada accertate a seguito di un sinistro, o che il familiare si trova in "stato di fermo" presso un Comando delle Forze di Polizia. In quest'ultima ipotesi viene richiesto il pagamento di una somma in denaro, o il corrispettivo in preziosi e monili d'oro, affinché il figlio/nipote venga riposto in libertà. La vittima poi riceve presso la propria abitazione un sedicente avvocato o un falso carabiniere che, incaricato di riscuotere il pagamento dalla vittima, si impossessa del denaro e preziosi.
Pertanto, quando ci troviamo di fronte a casi di questo genere o simili e si è soli in casa, quando non si ha la possibilità di farsi assistere da qualcuno dei familiari, ricordiamo soprattutto agli anziani di chiamare i numeri di emergenza 112 o 113 dei Carabinieri o della Polizia di Stato, chiedendo il loro prezioso intervento.