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Attualità

Trattative per la Fidelis Andria: il punto della situazione

Nelle prossime ore, la Prima cittadina incontrerà il socio di minoranza Pietro La Morte

Se qualcuno pensa che le trattative siano panzerotti da sfornare al momento, sbaglia di grosso. Ci sono situazioni che richiedono tempo per essere definite, ce ne sono altre legate a termini di legge per concludersi.

Per esempio: la prelazione che di diritto il socio di minoranza potrebbe esercitare nel rilevare le quote, scade il 24 aprile e non è il sindaco a dettare questi tempi ma la legge.
15 giorni dal ricevimento della comunicazione ufficiale da parte dell'ex presidente.
Quindi: bisogna attendere.

Nel frattempo, la dad line dettata dal Primo cittadino che direttamente sta monitorando l'intera vicenda societaria e che domani sarà presente accanto alla squadra in quel di Casarano, sta producendo i suoi risultati. Infatti, all'esito dell'incontro svoltosi ieri a Palazzo di Città e annunciato dalla sindaca, l'ex presidente ha fornito documentazione di alcuni pagamenti di posizioni debitorie emerse recentemente che, quindi, possono considerarsi concluse con esito positivo. Stessa cosa dicasi per aspetti logistici con pagamento trasferta e oneri vari.
Si sta tentando la definizione complessiva delle posizioni contrattuali con tutti i giocatori, senza le quali non si potrebbero mai ottenere le liberatorie e creare le condizioni per iscrivere la squadra al prossimo campionato nella stessa serie.
Dietro ogni contratto, molte volte ci sono procuratori o in ogni caso valutazioni che i diretti interessati non possono fare a cuore leggero.
Nelle prossime ore, sempre come annunciato dal sindaco, la prima cittadina incontrerà il socio di minoranza Pietro La Morte che già in passato ha svolto un ruolo delicato di passaggio dalla gestione Roselli a quella Di Benedetto, pure questa traghettata dal sindaco Giovanna Bruno, tifosa e figlia d'arte per essere suo padre giocatore storico della Fidelis Andria.

Che cosa deciderà La Morte? Attenderà il quindicesimo giorno per decidere se esercitare la prelazione e prendere le quote dall'ex presidente Di Benedetto che le ha rese disponibili al costo simbolico di un euro?
Se dovesse prendere le quote, sarà lui il nuovo amministratore della società? In passato La Morte aveva ricoperto il ruolo di amministratore unico della Uniti srl, quale garanzia nel passaggio da Roselli a Di Benedetto. Una responsabilità non di poco conto, esercitata fino all'inizio di questa stagione calcistica, quando poi ha deciso di dimettersi.
Se lui non dovesse prendere le quote cosa succederebbe? Di Benedetto potrebbe venderle a chi vuole? Di certo le quote non sono nella disponibilità del sindaco la cui premura è accompagnare questa fase provando a dare una via d'uscita dignitosa a tutte le parti coinvolte, con una squadra che continua a permanere nelle zone alte della classifica, in un terzo posto che è uno schiaffo morale rispetto a tutto quanto si sta consumando fuori dai 90 minuti di gioco.
Staremo a vedere come andrà a finire e se la strategia di salvataggio messa in campo dal primo cittadino sortirà l'effetto per molti sperato. Sarebbe una beffa se una squadra con queste caratteristiche e questi risultati dovesse ripartire dalla promozione o dall'eccellenza. Poi c'è tutta la questione della debitoria erariale da gestire e soprattutto c'è da individuare una nuova compagine societaria per il futuro. Ci sono davvero questi imprenditori andriesi desiderosi di dedicarsi al progetto Fidelis? Se ci sono come mai non battono un colpo? O forse ce ne sono altri, magari nuovamente non andriesi, possibili interessati al club? Per queste risposte riteniamo andrà via più tempo.
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