pane di Altamura
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Tra i giganti del Made in Italy il pane e la mozzarella pugliese

Iniziativa Coldiretti a Roma, a sostegno della candidatura italiana a patrimonio dell’Unesco

Per festeggiare i primati dell'agricoltura italiana che è leader mondiale per qualità e sicurezza apre il primo salone dei giganti del Made in Italy, dai 10 metri di treccia di mozzarella pugliese al pane di Altamura lungo tre metri per 150 chili di peso fino ad un magnum da 15 litri di vino Primitivo di Manduria DOC. Sono solo alcuni dei "colossi del gusto" che la Coldiretti Puglia ha presentato al Villaggio contadino al Circo Massimo alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione, a sostegno della candidatura italiana a patrimonio dell'Unesco con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

Dala Puglia in esposizione a Roma – racconta Coldiretti Puglia - la più grande forma di pane di Altamura a denominazione di origine protetta (DOP), dal peso di 1,5 quintali e lunga 3 metri, la mozzarella vaccina da guinness, una treccia di fior di latte lunga 10 metri, ottenuta utilizzando ben 150 litri di latte di vacca di razza Bruna, 15 litri di vino Primitivo di Manduria DOC e l'orcio da 6 litri di olio EVO, mezzo metro di altezza e 20 cm di diametro.

La cucina pugliese è ricca - spiega Coldiretti Puglia – di antiche tradizioni rurali che incrementano la capacità di offrire un patrimonio enogastronomico eguali, dove Dop, Igp e le 349 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, in 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

Dai cuochi ai ristoratori, dai contadini agli artigiani, dai negozianti ai tecnici di sicurezza alimentare, dagli addetti della logistica ai sommelier la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, con la Puglia che offre suo contributo importante. Non a caso con un balzo del 41% è record delle vendite all'estero dei prodotti agricoli made in Puglia, trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta, olio e ortofrutta sul podio dei prodotti pugliesi più venduti all'estero. del +9% è record storico per le esportazioni alimentari Made in Italy nel 2023 secondo l'analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativi ai primi quattro mesi dell'anno che vedono le esportazioni alimentari in aumento sul record annuale di 60,7 miliardi fatto registrare nel 2022.

All'estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come l'olio che svetta sul podio con un aumento del 35%, la pasta che fa un balzo del 22%, fino alla frutta e verdura trasformata e conservata del 34%, anche se resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne ai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l'alimentazione degli animali negli allevamenti.

La ristorazione italiana è la più diffusa e apprezzata nel mondo con un valore che raggiunge i 205 miliardi di euro e registra i maggiori livelli di penetrazione negli Usa, con il 33% del totale dei ristoranti, e in Brasile (28%), ma ottimi risultati si raggiungono anche in Francia (22%), Spagna (24%), India (24%), Germania (16%), Cina (14%), Corea del Sud (12%) e Regno Unito (11%) secondo l'analisi della Coldiretti sul Foodservice Market Monitor 2022 di Deloitte

La vera cucina italiana è minacciata nel mondo da una selva oscura di ricette tarocche o quantomeno improbabili con il 60% dei turisti italiani all'estero che secondo l'analisi Coldiretti/Notosondaggi si è trovato nel piatto maccheroni con il cheddar, spaghetti con le polpette di carne, rigatoni con pollo e pesto, pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli o spaghetti allo bolognese con ragu e prezzemolo diffusi in tutto il mondo tranne che nella città emiliana.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all'estero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine, conclude Coldiretti nel sottolineare che "l'agropirateria" internazionale nei confronti dell'Italia ha raggiunto i 120 miliardi.
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